I test per le professioni sanitarie sono iniziati ieri e già in rete sono state denunciate irregolarità nell’esecuzione della prova. Un esempio? Violazione dell’anonimato. Carte d’identità in bella vista sul tavolo, quando i dati anagrafici dovrebbero invece essere compilati su una scheda e sigillarli in una busta. Così è stato a Bari, come hanno raccontato alcuni ragazzi sui social network e come riportato da siti specializzati come Studenti.it. Da Novara a Milano a Napoli, tutti hanno segnalato la mancanza di anonimato. Intanto chi è stato vittima di irregolarità sui test di ammissione può presentare ricorso, segnalando l’accaduto all’Unione degli studenti Universitari, che ha attivato un indirizzo mail: ricorsi@unionidegliuniversitari.it. Le facoltà dove sono iniziati i test di selezione sono quelle di fisioterapia, logopedia, infermieristica e sono 85mila gli studenti aspiranti, mentre i posti a disposizione sono 25mila. Un questionario a risposta multipla deciderà le sorti sul futuro di questi ragazzi. Poi c’è la selezione ancora più difficile per Medicina, con 10mila posti a disposizione e 65mila aspiranti dottori. (Serena Marotta)



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