Nessuna stabilizzazione degli ex Istituti musicali, nonostante la legge in vigore da 16 anni, quella del 1999, lo preveda. Si tratta di 21 enti dislocati in varie parti d’Italia con 800 docenti che iniziano a non percepire più lo stipendio. Questo perché le Province, da cui dipendono finanziariamente, non hanno i fondi per garantire le attività degli 8mila studenti. A Ribera, in provincia di Agrigento, per esempio, gli insegnanti non percepiscono gli stipendi ormai dal mese di novembre, a Teramo da maggio, a Livorno non si riuscirà a chiudere l’anno accademico, stessa cosa a Taranto. Ma la situazione, avverte il sottosegretario Angela D’Onghia, è in una fase di stallo. Questa è la risposta ad un’interrogazione fatta nei giorni scorsi dal senatore Gianluca Rossi del Pd. Ma il processo di statizzazione è ancora lungo. Intanto il governo con la Legge di Stabilità ha stanziato 5 milioni di euro per il sostegno di questi istituti, con un costo a regime di 38 milioni di euro. La legge del ’99 prevede l’equiparazione di questi istituti ai conservatori, con lo Stato che si sarebbe dovuto fare carico degli oneri finanziari. Alcuni docenti, che non sono diventati statali, temono adesso di dover perdere il posto. Proprio perché questo processo si è arrestato. Nel frattempo c’è stata una riduzione di fondi da parte delle Province. All’Istituto di Ribera il budget è stato ridotto da 1,6 milioni a 700mila euro. Intanto in Parlamento hanno lavorato per mettere ordine al sistema con ben nove disegni di legge. (Serena Marotta) 



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