Come prevedono le disposizioni del ministero dell’istruzione per l’esame di stato, uno studente del liceo Francesco Sbordone di Napoli non era stato ammesso alla maturità per aver fatto più assenze dalle lezioni di quanto consentito. Così dice il ministero: “ai fini della validità dell’anno, per la valutazione degli allievi è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale”, che però aggiunge anche la possibilità di casi eccezionali in cui si possono decidere deroghe. Lo studente intanto aveva fatto ricorso e il Tar della Campania lo ha accolto. Nella sentenza si sottolinea l’importanza della presenza alle lezioni per un corretto apprendimento, ma si dice che bisogna valutare le circostanze (disagi familiari ad esempio) e soprattutto il fatto che lo studente in questione dal punto di vista del profitto meritava comunque di essere promosso. In soldoni: puoi saltare le lezioni ma se ottieni lo stesso bei voti puoi essere promosso: “Una bocciatura motivata solo dal numero di assenze potrebbe risultare iniqua ed ingiustamente punitiva, col rischio di nuocere gravemente al percorso formativo e di vita del ragazzo”.



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