Con una mail circa 55mila insegnanti nelle scorse ore hanno ricevuto la proposta di assunzione, ovvero la terza fase e ultima della riforma scolastica del Governo Renzi, la cosiddetta Buona Scuola. La fase C ha avuto inizio così e durerà fino alla mezzanotte del 20 novembre quando dovrà essere data una risposta all proposta. Il problema che sta sorgendo, anzi sta ritornando dopo aver scatenato numerose polemiche anche durante la precedente fase della riforma, è sempre quello della modalità di scelta e abbinamento tra richiesta, provincia di partenza e posto assegnato. Il sindacato è sul piede di guerra per il modo di procedere altamente top secret sulla modalità di scelta dell’algoritmo che governa l’assegnazione di questi docenti precari. Marcello Pacifico (presidente Anief), come riporta Il Sole 24 Ore, ha spiegato che attraverso il Tar si risalirà ai criteri adottati e verranno valutati con i loro legali se sono state rispettate le norme vigenti. Inoltre sarà sempre il Tribunale Amministrativo regionale a stabilire ed esprimersi sul ricorso presentato dai sindacati del mondo della scuola rispetto alle esclusioni dei docenti abilitati all’insegnamento ma esclusi dal piano straordinario della Buona Scuola, perché non presenti nelle Graduatorie ad esaurimento o di merito. La richiesta di Anief e di altri sindacati è dunque quello di una maggiore trasparenza in questa scelta che per alcuni docenti è una cambiamento notevole di vita dal momento che bisogna spostarsi di città: è stato richiesto dunque l’accesso agli atti e criteri più esplicativi.
Il momento è arrivato, si attendeva da circa due mesi nel mondo sempre più agitato della scuola italiana e di fatto coincide con la terza fase della riforma scolastica: da sono state mandate, tramite le Istanze Online, le 55mila mail agli insegnati precari che attendevano la fase C della Buona Scuola del governo Renzi per sapere la proposta di assunzione. È l’ultimo passaggio della riforma scolastica e di fatto anche l’ultima occasione per tutti i docenti precari pendenti in questo momento in Italia per trovare un posto di assunzione. Un algoritmo del Miur ha deciso nelle ultime ore disciplina e provincia in cui assegnare le proposte di assunzione per gli insegnanti con le relative polemiche evidenti che vari sindacati, con in testa, l’Anief hanno generato. Attraverso la posta elettronica del sistema sul sito del ministero Istanze on line, oltre 50mila insegnanti comuni e 6mila di sostegno hanno ricevuto la grande notizia, ma come sono le reazioni? Innanzitutto vi dicim o che la risposta dei precari deve pervenire entro e non oltre 10 giorni, ovvero quindi fino al 20 novembre 2015. Qualora ci fosse un rifiuto alla proposta verranno cancellati definitivamente da tutte le graduatorie pre-ruolo, e dovranno quindi ricominciare a fare le supplenze o i concorsi come semplici laureati, insomma tutto da capo. Ovviamente per questo motivo i sindacati sono sul piede di guerra, sopratutto per la modalità top secret con cui agisce questo algoritmo: la richiesta di molti è che invece vengano rese pubbliche le istanze e gli atti con cui viene scelta la destinazione di questi docenti che in queste ore sono alle prese con una scelta che è molto di più che lavorativa, specie se ci saranno notevoli cambi di regione per il nuovo posto di assunzione. Dai primi aggiornamenti sembra che comunque nella grande maggioranza dei casi, la provincia di provenienza dei 55 mila insegnati è stata quasi sempre rispettata e questa è di per sé una notizia comunque importante. Lo stesso ministero dell’istruzione del Ministro Stefani Giannini ha stabilito che una volta accettata invece la proposta, il contratto dei docenti avrà una decorrenza economica dal momento del raggiungimento della sede assegnata, mentre la decorrenza giuridica è fissata dal primo settembre 2015.