Si è conclusa la tre giorni dedicata alle prove scritte dell’esame per ottenere l’abilitazione per operare come avvocato sul territorio italiano. Per superare gli scritti e quindi accedere alla prove orali, ricordiamo che è necessario ottenere un punteggio minimo pari a 90, complessivo delle tre prove. Nella giornata odierna è andata in scena la prova scritta incentrata sull’atto giudiziario. In attesa di conoscere i risultati di questa esame 2015, vi segnaliamo la corretta soluzione della prova scritta dell’atto penale, da molti molto temuta. Clicca qui per prendere visione della soluzione redatta da una nota rivista del settore.E dopo 7 ore la terza prova dell’esame per avvocato si è conclusa, finendo tra l’altro la tre giorni di prove scritte di questo grande concorsone per l’abilitazione ad avvocati, con migliaia di candidati sotto esame. Ora l’attesa si farà davvero lunga, come dicevamo qui sotto, con i risultati scritti che potrebbero arrivare in estate, di sicuro non prima del giugno 2016. Ma quando arriveranno tali risultati, dove saranno pubblicati? Il Ministero della Giustizia ha emesso un comunicato, come ogni anno, in cui afferma che i risultati saranno resti noti sulla pagina ufficiale del Ministero della Giustizia dedicata all’esame avvocato, previa identificazione tramite codice fiscale e password di cui sono stati minuti i candidati nel momento dell’iscrizione. A giugno 2016 dunque verrà reso noto l’ordine in cui i candidati che vogliono iscriversi all’albo degli avvocati dovranno presentarsi per sostenere la prova orale, ovviamente a seconda della lettere di inizio sorteggiata il primo giorno delle prove scritte. Un percorso lungo che richiede una determinata pazienza.
Prosegue il grande esame per avvocato 2015/2016 con la terza prova che ormai tutti sanno essere l’atto giudiziario da redigere, con le relative tre tracce di diritto civile, privato e amministrativo che potrete vedere qui sotto. Ma quando invece si sapranno i risultati totali delle prove scritte? Oggi infatti è il terzo e ultimo giorno consecutivo delle prove (diritto civile, penale e atto giudiziario oggi) ma prima degli orali, a cui si accede solo con un punteggio minimo di 90 punti agli scritti, potrebbero passare dei mesi. Ogni anno infatti la correzione del test scritto dei laureati in giurisprudenza che hanno partecipato all’esame di abilitazione per diventare avvocato, hanno dei risultati molto lunghi nel tempo. La tempistica dipende dalle Corti di Appello e dai relativi abbinamenti delle commissioni incaricate della correzione dei test: vi possiamo dire che secondo la tradizione degli ultimi decenni vede la pubblicazioni ufficiale degli esiti non prima di giugno, o comunque della prossima estate.
Sono passate circa 4 ore dall’inizio della prova per l’esame di avvocato 2015/2016 e su vari siti specializzati sono già uscite le tracce ufficiali della giornata di oggi, che prevede la terza e ultima prova scritta. Un atto giudiziario che prevede tre tracce tra diritto civile, penale e amministrativo e pone al candidato ben 7 ore di tempo complessivo per la redazione dell’atto, con la possibilità di consultare per questo ultimo anno (dal prossimo non sarà più possibile) i codici annotati con la giurisprudenza. Secondo il sito di Altalex, specializzato in questioni giudiziarie e sulle pratiche per aspiranti toghe, sono per l’appunto già pubblicate le tracce intere di questa giornata: in quella di civile, si presenta un caso con ricorso per questioni legate ad una banca e a vari sostituti di credito. Per la traccia di penale invece il caso trattato è un furto in un supermercato, mentre per quello amministrativo si tratta di un caso sulla gestione di rifiuti in una città immaginaria. Per leggere nel dettaglio il testo completo delle tracce è molto semplice, basta cliccare qui.
È dunque cominciato l’esame di avvocato 2015/2016, parte terza con la redazione di un atto giudiziario in cui il candidato ha appena finito di scrivere la dettatura delle tracce (l’esame in sé è cominciato alle ore 9) e si sta apprestando a risolvere le tre tracce presenti, con tutti i riferimenti normativi utili che potranno aiutare in questo difficile compito, anche se forse il più amato dagli aspiranti avvocati. Si conclude dunque oggi la parte scritta dell’esame per avvocati, visto che da oggi pomeriggio in poi – dura sette ore la prova – ci si concentrerà sugli orali, che vi ricordiamo arriveranno solo se verranno presi almeno 90 punti in queste tre prove scritte. A differenza però dalle prime due parti, in questa terza prova scritta viene svolto un atto che rappresenta una delle attività rientranti del praticantato che tutti devono aver svolto nei 18 mesi successivi. In molti esperti commentano come aver svuto un buon “dominus” avrà permesso all’aspirante toga di scrivere un atto di citazione, una comparsa di risposta, e altro ancora con relativa semplicità. Si tratta in sostanza di una grande esperienza di scrittura che poi diventerà fondamentale nel lavoro di avvocati: un grosso in bocca al lupo a tutti i candidati, l’esame scritto è appena cominciato.
Per l’esame avvocato 2015/2016, dopo le prime due fatiche, arriva il terzo e ultimo scritto: la terza prova che, dopo diritto civile e penale, prende in esame un atto giudiziario. Dalle ore 9 le tracce per gli aspiranti avvocati saranno dettate, come per le precedenti due prove, e da quel momento partirà la ricerca delle soluzioni possibili rispetto alla fattispecie illustrata; vi ricordiamo che le ore di tempo disponibile per l’intera prova è di 7 ore. Nella prova di oggi il candidato dovrà mostrare le sue conoscenze di diritto processuale e sostanziale, nella redazione di un atto giudiziario in una delle tre materie che potrà scegliere: diritto penale, diritto amministrativo e diritto privato. Come raccontano i vari esperti del settore che tengono corsi durante l’anno proprio per preparare esami come quello per avvocati, l’elaborazione dell’atto giudiziario simboleggia una vera a propria cartina tornasole per verificare se il candidato abbia svolto la pratica forense nei 18 mesi precedenti. Conoscenze richieste sono infatti teoriche pratiche e dei vari codici, una sorta di osmosi tra i vari strumenti di diritto processuale e sostanziale.
Oggi si è tenuta la seconda prova per l’esame di avvocato 2015 che mette in palio l’ingresso all’ordine degli avvocati dopo il superamento dei tre scritti (ieri, oggi e domani 17 novembre 2015) e poi il passaggio anche della prova orale che verrà raggiunta solo dopo superamento con soglia di punteggio minima di 90 punti per gli scritti. Ma come funziona la modalità di valutazione delle varie prove? In commissione ci sono cinque commissari d’esame che dispongono di dieci punti di merito per ogni prova scritta e per ogni materia della prova orale e dichiara quanti punti intende assegnare al candidato. Sono poi ammessi alla prova orale tutti i candidati che hanno conseguito nelle tre prove scritte un punteggio complessivo, come dicevamo, di almeno 90 punti e comunque con un punteggio non inferiore a 30 punti per almeno due prove. Per le prove orali invece, sono considerati idonei i candidati che ricevono un punteggio complessivo per le prove orali non inferiore a 180 punti e con il punteggio che non potrà essere inferiore ai 50 punti per almeno cinque prove.
Oggi è andata in scena la seconda giornata dell’esame di avvocato 2015/2016 che come ogni anno permette o sbarra la strada per agli aspiranti avvocati che si presentano alle tre prove scritte e all’eventuale orale qualora passassero la soglia minima degli scritti (90 punti). Dopo la prima prova andata in scena ieri con il parere motivato in materia di diritto civile, oggi è stato il turno della seconda prova, ovvero un parere motivato da scegliersi tra due questioni in materia regolata dal codice penale. Domani sarà invece la volta del terzo e ultimo scritto che riguarda un atto giudiziario che postuli conoscente di diritto sostanziale e di diritto processuale, su un quesito proposto dove il candidato può scegliere tra diritto privato, penale e amministrativo. Sette ore dal momento della dettatura del tema e grande attesa per i primi risultati: vi ricordiamo che sono ammessi alla prova orale i candidati che abbiano conseguito, nelle tre prove scritte, un punteggio complessivo di almeno 90 punti e con un punteggio non inferiore a 30 punti per almeno due prove. Oggi come la prova di domani e quella di ieri, sono state le ultime in cui è stato possibile consultare i codici annotati con la giurisprudenza, mentre dall’anno prossimo questo non sarà più possibile. Una seconda prova di difficoltà piuttosto ingente, commentano gli esperti e i vari studi legali sul web, e che propongono ovviamente due tracce di diversa estrazione. Grande attesa per migliaia di candidati che si presentano per conseguire il titolo nazionale dell’ordine degli avvocati: con oggi se ne va la prova forse “più semplice” visto che di norma è il codice civile che preoccupa di più e questo è avvenuto già ieri, ora però grande concentrazione per le varie soluzioni e per la prova di domani che simulerà un atto giudiziario. Per sapere invece le tracce uscite oggi, basta guardare qui sotto.
“Tizio, alla guida della sua autovettura a bordo della quale si trova anche Caio, a causa dell’eccessiva velocità, perde il controllo del veicolo che finisce contro un albero. A seguito dell’urto, Caio riporta la frattura scomposta del bacino e del femore e viene ricoverato in ospedale, dove viene sottoposto ad intervento chirurgico. Dopo l’intervento eseguito dal chirurgo Sempronio, a causa dell’applicazione al femore fratturato di viti eccessivamente lunghe, si determinano emorragie, infezione e cancrena che rendevano necessarie 3 emotrasfusioni. Nell’esecuzione di tali trasfusioni, il medico Mevio errava nell’individuazione del gruppo sanguigno e in conseguenza Caio decedeva. Tizio si reca da un avvocato per conoscere le conseguenze penali della sua condotta. Il candidato assunte le vesti del legale di Tizio, rediga motivato parere nel quale, premessa una ricostruzione della posizione di tutti i soggetti coinvolti, illustri gli istituti e le problematiche sottese alla fattispecie in esame”.
>>> Sentenza di riferimento: Cass. Pen., sez. V, sentenza 18 luglio 2012, n. 29075.
Clicca qui per vedere la seconda traccia in materia penale
“Tizio, approfittando delle difficoltà economiche in cui versa Caio, presta a questi una somma di denaro pari ad € 20.000 facendosi promettere in corrispettivo interessi usurai. Successivamente, a seguito della mancata restituzione integrale da parte di Caio della somma prestata e degli interessi pattuiti, Tizio incarica della riscossione del credito i suoi amici Mevio e Sempronio. Quest’ultimi, ben consapevoli della natura usuraia del credito, contattano ripetutamente al telefono Caio e gli chiedono il pagamento del credito, minacciando di ucciderlo. Poiché Caio risponde di non poter pagare per mancanza di denaro, Mevio e Sempronio si portano presso l’abitazione di questi e dopo aver nuovamente richiesto il pagamento senza però ottenerlo, lo costringolno a salire su di un’autovettura a bordo della quale lo conducono in aperta campagna. Dopo averlo fatto scendere dall’auto lo colpiscono entrambi ripetutamente con calci e pugni, I due quindi si allontanano minacciando Caio che se non pagherà entro una settimana torneranno da lui. Caio viene trasportato da un automobilista di passaggio in ospedale ove gli vengono diagnosticate lesioni consistite nella frattura di un braccio e del setto nasale con prognosi di guarigione di giorni 40. Caio decide di rivolgersi alla polizia a cui riferisce nel dettaglio sia la condotta posta in essere da Mevio e Sempronio in suo danno, sia il prestito usuraio effettuato da Caio. Attraverso l’individuazione fotografica operata da Caio, la polizia identifica Mevio e Sempronio. Il candidato, assunte le vesti dell’avvocato di Mevio e Sempronio, individui le fattispecie di reato che si configurano a carico dei suoi assistiti e gli istituti giuridici che trovano applicazione nel caso in esame”.
>>> Sentenza di riferimento: Cass. Pen., Sez. II, sentenza 21 marzo 2014, n. 13244.
Traccia atto giudiziario civile:
“La banca Alfa, avente sede legale a Milano, con ricorso depositato presso il tribunale di Milano, ha in sintesi esposto: di essere creditrice della società beta della somma di euro 60.000 a titolo di saldo debitore relativo ad un rapporto di apertura di credito regolato in conto corrente, cessato alla scadenza del termine stabilito dalle parti; che l’adempimento delle obbligazioni da parte di Beta era stato garantito da Tizio, il quale si era impegnato a pagare ad alfa “a semplice richiesta scritta e senza eccezioni” tutto quanto dovuto dalla società debitrice a titolo di capitale e interessi moratori al tasso convenzionalmente stabilito; di aver dunque interesse ad ottenere l’emissione di un decreto ingiuntivo di tale importo nei confronti del predetto garante. Con atto di citazione validamente notificato, Tizio ha proposto opposizione eccependo: la nullità del decreto ingiuntivo, in quanto emesso da un giudice privo di competenza territoriale (pertanto, questa al tribunale di Bologna, luogo della propria residenza e nel quale era stato stipulato il contratto di garanzia), la natura di fideiussione del contratto di garanzia stipulato in favore di Alfa, con conseguente non spettanza degli interessi ultralegali in concreto applicati, in quanto non oggetto di pattuizione scritta tra Alfa e Beta; la nullità della pattuizione degli interessi, in quanto la sommatoria del tasso di quelli corrispettivi con il tasso di quelli moratori conduce al superamento della soglia dell’usura. Assunte le vesti del legale della banca Alfa, rediga il candidato l’atto giudiziario ritenuto più utile alla difesa della propria assistita.”
Traccia atto giudiziario penale:
“Tizio, incensurato, si reca presso un supermercato dove preleva da uno scaffale una bottiglia di vino, che immediatamente nasconde sotto il giubbotto, quindi oltrepassa la barriera della cassa senza pagare ed esce dal supermercato, ma subito dopo viene fermato da un addetto alla sorveglianza che lo aveva seguito sin dal suo ingresso nell’esercizio commerciale e lo aveva visto mentre prelevava e occultava la bottiglia. L’addetto alla sorveglianza chiama la polizia e tizio viene identificato e denunciato. Nessuno presenta querela. Tizio viene sottoposto a processo e all’esito del giudizio, viene condannato, previo riconoscimento delle attenuanti generiche, ritenute equivalenti alle aggravanti contestate, alla pena di mesi 6 di reclusione ed euro 200 di multa, condizionalmente sospesa, in ordine al reato di furto aggravato di cui agli artt. 624 e 625.1,2 e 7 cp per l’uso del mezzo fraudolento e l’esposizione del bene sottratto alla pubblica fede. Il candidato, assunte le vesti del legale di Tizio, rediga l’atto ritenuto più idoneo alla difesa dello stesso”
Sentenza di riferimento: Cassazione penale, SS.UU., sentenza 17/07/2014 n° 52117
Traccia atto giudiziario amministrativo:
“La società Alfa spa è affidataria del servizio di gestione rifiuti urbani del Comune di Beta, a seguito di procedura di evidenza pubblica. Il contratto con scadenza al 30.09.2015, con atto del 25.9.2015, è prorogato fino al 31.12.2015, in vista dell’espletamento di una procedura di gara, come espressamente affermato dal Comune nell’atto di proroga.
Con deliberazione del C.C., in data 25.10.2015, il Comune di Beta decide la costituzione della Società denominata Gamma spa – compartecipata da altri Enti Pubblici Locali e, in forma minoritaria, dalla spa privata Omega – per la gestione del servizio in questione.
Con successiva deliberazione consiliare, in data 31.10.2015, motivata con un generico riferimento all’interesse pubblico alla gestione diretta del servizio, il Comune di Beta dispone l’affidamento diretto (in house) alla Gamma spa del servizio di gestione dei rifiuti urbani, a decorrere dal 1.1.2016.
Il legale rappresentante della Società Alfa si reca immediatamente da un avvocato e gli rappresenta i fatti.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Alfa, rediga l’atto ritenuto più idoneo alla tutela delle ragioni della propria assistita, illustrando gli istituti e le problematiche sottese alla fattispecie in esame”.