Novità per gli aspiranti medici: i test per il prossimo anno si svolgeranno l’8 e il 9 settembre e non ad aprile, come tentato l’anno scorso, che suscitò tante proteste perché andava ad accavallarsi con gli esami di maturità. Ma la novità non è solo la data della prova d’esame, ma nei test stessi dove saranno ridotte le domande di cultura generale. Pare non sia completamente archiviata l’ipotesi di abolire del tutto il test, ispirandosi al modello alla francese. Un’ipotesi che sta tanto a cuore al ministro dell’istruzione Stefania Giannini, che ha dichiarato: «Intendo chiarire una volta per tutte che non ho mai confuso il numero programmato con l’accesso alla facoltà di Medicina. Il numero programmato è uno strumento sano, il sistema di accesso è invece imperfetto e spero che, per migliorarlo, si possa arrivare entro un anno al modello alla francese», ha detto la Giannini. Da quest’anno, per evitare inutili perdite di tempo per i ragazzi, arriva per loro una mano, ovvero i test di autovalutazione per aiutarli a comprendere le proprie attitudini. Intanto il Miur, dopo i numerosi ricorsi dello scorso anno, sta lavorando per una revisione dettagliata dei test. Infatti i ricorsi sui test di ingresso e “l’episodio di domande invertite al concorso nazionale”, scrive, “hanno mostrato chiaramente la debolezza del sistema” per l’accesso alla professione medica”, scrive il ministro in una lettera indirizzata al “Mattino”. E continua: “Si tratta, è evidente, di una debolezza strutturale che riguarda tutta la filiera formativa dei futuri medici: dall’accesso al corso di studi all’ingresso in corsia”. (Serena Marotta)