Questa mattina a Bologna, la Digos ha dato esecuzione – su delega della Procura – al sequestro preventivo dell’Aula C della Facoltà di Scienze Politiche, un provvedimento voluto dal Tribunale del Riesame, occupata dall’omonomico collettivo di ispirazione anarchica da 20 anni. Gli uomini della Digos si sono presentati all’alba ma non c’era nessuno all’interno e di conseguenza non è scattata alcuna denuncia. Tuttavia, nel fascicolo della Procura risultano già 11 indagati per invasione di edifici sulla storica occupazione. L’ingresso è stato chiuso con un lucchetto ed è stata affissa la scritta di “locale sottoposto a sequestro dell’autorità giudiziaria”. I locali dell’Aula C in Strada Maggiore erano oggetto di polemiche e lamentele da parte dei residenti della zona. Alle dieci gli attivisti che si sono recati presso l’Aula C hanno trovato la stampa davanti ai locali sequestrati e hanno insultato i giornalisti chiamandoli “sciacalli”. Intanto il procuratore aggiunto Valter Giovannini ha spiegato che “non c’è alcuna correlazione” sul sequestro e alcune polemiche recenti su presunti ritardi nell’esecuzione del provvedimento, “Le esecuzioni di provvedimenti di sequestro delicati hanno i loro tempi tecnici”, ha detto. Inoltre, sabato scorso, alcuni attivisti dell’Aula C, secondo quanto emerso, avrebbero partecipato all’occupazione di un centro Cesare Ragazzi in via Zago. (Serena Marotta)