Le dichiarazioni di Faraone esprimono il pressappochismo e l’arroganza del governo: così risponde il segretario generale di Cisl Scuola Francesco Scrima. “Secondo il sottosegretario Faraone i sindacati starebbero cavalcando paure da essi stessi costruite. Minoranza chiassosa, ci definisce. Si faccia un giro nelle scuole e si renderà conto di come stanno realmente le cose, di quanta ‘fiducia e speranza stiano suscitando le proposte del governo non solo fra i lavoratori, ma anche fra le famiglie e gli studenti” ha detto a proposito di quanto dichiarato nelle scorse ore dal sottosegretario all’istruzione. Scrima nega poi quanto sostenuto da Faraone e che cioè lo sciopero di domani metterebbe in crisi le 100mila assunzioni di precari annunciate dal governo: “Incapace di dialogo, preferisce il ricatto. Basterebbe questo a motivare ampiamente un dissenso che riguarda non solo il merito di buona parte delle proposte contenute nel disegno di legge, ma anche il metodo che il governo ha scelto, di sistematico rifiuto del confronto e del dialogo sociale”.



“Se lo sciopero deve esprimere un dissenso, questo dissenso deve essere motivato”. A dirlo è Davide Faraone, sottosegretario all’Istruzione intervenuto in un post su Facebook per chiedersi quanto sia giusto scioperare “contro 100.000 assunzioni proposte dal governo”. “In quale altro settore della pubblica amministrazione oggi ci sono tutte queste assunzioni? Si può essere contro un concorso grazie al quale entreranno in ruolo altri 60.000 docenti? Contro la decisione di far diventare insegnanti in futuro solo tramite concorso?”, si chiede ancora l’esponente del Pd. “Domani in piazza ci sarà una minoranza del paese, la più chiassosa, ma sempre di minoranza si tratta – aggiunge Faraone sul social network – I sindacati conservatori costruiscono le paure e poi le cavalcano. Noi abbiamo dal primo giorno puntato sulla fiducia e sulla speranza. È più dura, ma siamo certi che ce la faremo. Il paese ha bisogno di riforme. Anche la scuola”. Faraone replica poi al segretario Cgil, Susanna Camusso, “che in un’intervista oggi a la Repubblica dice che questa riforma premia il dirigente scolastico più forte rispetto a quello più bravo, creando scuole di serie A e di serie B, quest’ultime concentrate in zone a rischio come Scampia o lo Zen di Palermo. Ma la Camusso c’è stata mai allo Zen di Palermo? Io ho fatto politica lì per anni e vi assicuro che ci sono scuole che fanno molto bene in quel quartiere, sopperendo anche alle mancanze dello Stato. Noi premieremo le scuole che fanno bene, non quelle più ricche”.



In occasione dello sciopero previsto per domani contro la riforma della scuola, il ministro dell’istruzione Stefania Giannini ha parlato di una prova di forza contro il governo. “Lo sciopero è un legittimo strumento per manifestare dissenso, i motivi per cui si sciopera mi lasciano francamente molto perplessa perché sono estranei a quanto vogliamo fare con la buona scuola” ha detto parlando dopo l’inaugurazione dello spazio Kinder Ferrero all’Expo. Ha poi detto che il disegno di legge è ancora in fase di discussione e quindi occorre aspettare la discussione parlamentare. Lo sciopero di domani vede una partecipazione sindacale massiccia come non accadeva dal 2007 con la presenza di Flc-Cisl, Cis, Uil Scuola, Snals, Gilda e Cobas. Manifestazioni sono previste a Milano, Aosta, Catania, Palermo, Roma, Bari e Genova. Inoltre in altre 53 città i docenti si sono autoconvocati per un flash mob.

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