“Italo Calvino è uno degli scrittori italiani più sopravvalutati”. Lo dice il critico d’arte Vittorio Sgarbi, contattato da ilsussidiario.net per commentare le tracce scelte dal Miur per la prima prova dell’esame di Maturità 2015. “Con nomi come Cesare Pavese, Gabriele D’annunzio o Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Calvino è sicuramente un minore ed è la prova della smemoratezza culturale italiana”, spiega ancora Sgarbi, facendo notare come nella traccia artistico-letteraria il ministero abbia fatto un autentico strafalcione: “Nel testo d’esame vengono riportate le immagini di un’opera di Matisse, intitolata ‘La lettrice in abito viola’ del 1898, ma si tratta de ‘La lettrice in bianco e giallo’, opera risalente al 1919”. Sgarbi lamenta anche l’uso di tre pittori stranieri, Van Gogh, Matisse e Hopper invece di artisti italiani, segno, dice, di una profonda ignoranza culturale anche questo. Per quanto riguarda la ricorrenza della resistenza, dice che se ne poteva fare a meno: “Si può ricordare anche tutti i giorni, ma non al tema della maturità. Il fatto che tanti giovani ignorino quei fatti significa solo che il fascismo per fortuna è stato digerito e dimenticato”. E’ favorevole invece al fatto che si sia evitato di parlare dell’Expo: “Si sarebbe ottenuta solo una doppia retorica, quella di chi avrebbe scritto che si sono sprecati un sacco di soldi, e per quanto riguarda il padiglione Italia è vero, e chi avrebbe fatto la retorica dei vantaggi per l’economia italiana”.



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