In vista della tanto temuta terza prova dell’esame di Maturità 2015, gli studenti si chiedono quali materie dovranno affrontare. Le domande contenute nel cosiddetto “quizzone” in programma lunedì 22 giugno potranno infatti riguardare fino a un massimo di cinque materie che (quasi tutti) i maturandi non conoscono, quindi questo fine settimana è dedicato al ripasso di praticamente tutto il programma scolastico. Il Miur sottolinea infatti che non è assolutamente obbligatorio dare comunicazione agli studenti delle materie scelte dalla Commissione per la terza prova: “Non è prevista alcuna comunicazione di questo genere – fa sapere il Miur – La normativa prevede soltanto che la Commissione d’esame, in coerenza con il Documento del Consiglio di classe, scelga collegialmente la struttura della prova”. Ci sono poi altri miti da sfatare: c’è chi sostiene ad esempio che italiano e matematica, materie di prima e seconda prova d’esame, siano automaticamente escluse dalla terza prova. Questo non è vero, però si può dire che le commissioni tendono a diversificare per testare maggiormente la preparazione dei ragazzi, così solitamente vengono scelte altre materie. Non è però raro ritrovarsi italiano e matematica (o anche entrambe) durante la terza prova.
“È umanamente possibile ricordarsi tutti i programmi di storia, filosofia, geologia e inglese per lunedì?”. E’ una delle tante domande che gli studenti impegnati nell’esame di Maturità 2015 stanno postando, più o meno ironicamente, su Twitter. La tensione sta salendo in vista della terza prova di lunedì prossimo e qualche maturando non vede l’ora che sia tutto finito. “Non ne potevano bastare due di prove per la maturità?”, chiede qualcuno, mentre altri proprio non riescono a concentrarsi. “Dov’è la mia voglia di studiare ? Non la trovo”, scrive una ragazza. “Spero piova fino a lunedì così non mi sento in colpa a studiare con il sole fuori”, si legge ancora online, mentre qualcuno la prende a ridere: “Studierò più ore in questo weekend che in tutto l’anno probabilmente”. Qualcuno studia addirittura così tanto che non ha tempo di fare altro: “Mi sento Will Smith in Alla ricerca della felicità che non beve per non perdere tempo ad andare in bagno”.
A pochi giorni dall’inizio della terza prova dell’esame di Maturità 2015, in programma lunedì 22 giugno, una voce circolata con insistenza ha fatto tremare per qualche ora gli studenti. Alcuni quotidiani hanno infatti riportato un’indiscrezione secondo la quale il Miur avrebbe stabilito di inserire obbligatoriamente cinque materie nel “quizzone” (e non un massimo di cinque come è sempre stato). La notizia ha ovviamente generato polemiche e preoccupazione tra gli studenti, ma fortunatamente è arrivata poco dopo la smentita ufficiale del ministero: “Nessuna sorpresa sulla terza prova dell’Esame di Maturità – si legge in una nota diffusa dal Miur nei giorni scorsi – che non deve obbligatoriamente riguardare cinque materie, come trapelato su alcuni organi di stampa, ma fino ad un massimo di cinque, secondo quanto previsto dal Dm n. 429 del 2000. La terza prova è predisposta dalle Commissione d’esame sulla base del documento che è stato definito entro il 15 maggio scorso da ciascun Consiglio di classe”.
Durante il colloquio orale dell’esame di Maturità, gli studenti dovranno esporre la mappa concettuale preparata e consegnata in precedenza. Si tratta di uno schema, o meglio una rappresentazione delle proprie conoscenze su uno specifico argomento analizzato da diversi punti di vista. Ma come realizzare una mappa concettuale? Inutile dire che il primo passaggio è la scelta dell’argomento, il tema centrale che dovrà attraversare diverse materie: queste possono essere tutte collegate in qualche modo all’argomento principale, oppure anche solamente tra loro. Trovato il “cuore” della mappa, è necessario effettuare i collegamenti consultando i programmi di studio delle varie materie per verificare se vi sono temi che si prestano alla realizzazione: ad esempio, con il tema della follia sono facilmente collegabili argomenti come la seconda guerra mondiale (Adolf Hitler), filosofia con Nietzsche e inglese con Virginia Woolf. Individuati i vari collegamenti, non resta altro che realizzare un grafico che deve essere chiaro e ben presentato: i componenti della commissione devono capire alla prima occhiata qual è il tema centrale e i collegamenti, quindi meglio evitare mappe troppo caotiche.
Sono tanti gli studenti che vorrebbero arrivare all’esame di Maturità con una pagella come la sua, da record. Luca Marannino, studente del Liceo Berchet di Milano, ha ottenuto tutti dieci e un nove (in storia dell’arte). Ai microfoni di Corriere.it si definisce “un normale ragazzo di 19 anni, arrivato alla fine della scuola con dei risultati altini”! Una pagella perfetta la sua, un ragazzo definito da un insegnante “non un genio, ma un ragazzo che sa sfruttare le proprie doti”. E’ riuscito anche a trovare il tempo per scrivere un libro “Secchione ma non troppo”, in cui racconta la sua vita tra sport, basket e oratorio. Nell’intervista rilasciata al Corriere.it, Luca si è anche rivolto ai suoi colleghi maturandi dispensando qualche consiglio: “Ragazzi, tranquilli, non è niente di impossibile! Rilassatevi e dormite il più possibile nelle ore che precedono l’esame”.
La tensione inizia a farsi sentire in vista della terza prova dell’esame di Maturità 2015 in programma lunedì prossimo, 22 giugno. Tanti maturandi, impegnati a ripassare tutte le materie che potrebbero essere contenute nel “quizzone”, sono tornati a farsi sentire su Twitter per condividere il loro stato d’animo a poche ore dall’ultimo scritto dell’esame di Stato. “C’è troppa roba per la #terzaprova! Spero che le materie siano quelle che vogliamo noi”, si augura uno studente che, come i suoi colleghi, non conosce le materie che la commissione ha scelto di inserire nel temuto test. Eppure sembra che qualcuno già conosca le materie che andranno a comporre la terza prova: “Io mi chiedo perché tutti sanno le materie di #terzaprova tranne noi!”, si lamenta qualcuno su Twitter. Altri ragazzi sono poi già rassegnati: “Studio o non studio andrà male comunque” oppure “Voglia di studiare vieni a me, ti prego”. E ancora: “Malgrado abbia passato giorni a prepararmi alla #terzaprova mi sembra ancora di non sapere nulla”.
Concluse le prime due prove dell’esame di Maturità 2015, gli studenti sono tornati sui libri per un ultimo ripasso prima della terza prova in programma lunedì 22 giugno, ultimo test scritto prima del conclusivo colloquio orale. Non essendo ministeriale, la terza prova sarà diversa per ciascuna scuola e verrà decisa dalla Commissione d’esame: i prof potranno scegliere di proporre domande su qualsiasi materia (fino a un massimo di cinque) ma nella commissione dovrà obbligatoriamente essere presente un docente della materia scelta. Ad esempio, se nella commissione non c’è il prof di filosofia (o nessun altro abilitato all’insegnamento della materia) non potrà uscire tra le domande della terza prova. Per gli studenti si tratta ovviamente di una prova molto temuta visto che riguarda praticamente tutto il programma affrontato durante l’anno scolastico: per aiutare il ripasso, alcuni siti specializzati (come Studenti.it, clicca qui per vedere) hanno messo punto dei test per allenarsi sulle diverse materie che potrebbero uscire.
Nei giorni più intensi per migliaia di liceali, chiamati a svolgere i temuti esami di Maturità 2015, il “Corriereuniv.it” ha pensato di fare un sondaggio tra gli insegnanti per scoprire quali sarebbero state le loro scelte durante la prima prova scritta se si fossero trovati al posto dei loro alunni. Dei 300 insegnanti intervistati dal “Corriereuniv.it”, il 49,3% avrebbe scelto la traccia di tipologia D, il tema generale incentrato sulla figura del Premio Nobel per la Pace Malala Yousafzai e sulla frase: “Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo”. Seconda posizione, ma molto distanziato con il 19,1%, per il tema letterario: “Letteratura come esperienza di vita”, mentre a completare il podio vi è l’analisi del testo del brano di Italo Calvino “Il sentiero dei nidi di ragno”. Scelte antitetiche rispetto ai ragazzi impegnati nella Maturità, che per il 50,7% hanno deciso di concentrarsi sul saggio tecnico-scientifico inerente i “cambiamenti nella comunicazione”: un tema che solo il 5,9% degli insegnanti intervistati avrebbe scelto.
In attesa della terza prova dell’esame di Maturità 2015 in programma lunedì 22 giugno, studenti ed esperti continuano a commentare i primi due test scritti proposti quest’anno dal Miur. “Non c’era niente di impossibile, il livello di difficoltà delle richieste era normale, bastava aver studiato bene le formule”, ha detto a ilfattoquotidiano.it Umberto Bottazzini, professore di Storia della matematica all’Università statale di Milano. “È stata giusta la scelta di inserire lo studio della probabilità – ha aggiunto l’esperto commentando il compito per i ragazzi del liceo Scientifico – Un concetto stuzzicante, a volte snobbato nei programmi scolastici, ma fondamentale nella vita, soprattutto nella società attuale, precaria, imprevedibile, in cui il mercato evolve molto velocemente. Serve per valutare rischio e successo in qualsiasi attività”. Anche i problemi erano “abbastanza facili da risolvere”, ha spiegato Bottazzini che giudica positivamente il problema sul piano tariffario di un operatore telefonico: “I ragazzi sono quasi più esperti di noi adulti. Hanno a che fare tutti i giorni con sim card, compagnie telefoniche, promozioni. Per questo oltre che divertente, non dovrebbe essere stato difficile ottenere la funzione che rappresenta il costo medio al minuto di una chiamata fuori dall’Italia”. Nel secondo problema, invece, “la calcolatrice non serve a nulla. Se uno non conosce la teoria c’è poco da fare”.
La notizia ha fatto il giro del mondo, e chissà quante ragazze italiane impegnate in questa Maturità 2015, avrebbero voluto essere nei panni della giovane kazaka sostituita agli esami dal fidanzato Ayan Zhademov, che non sopportando di vedere la propria amata in preda a una crisi di panico, ha deciso di indossare gonna e parrucca e di svolgere l’orale al suo posto. Il noto giornalista Massimo Gramellini, nella sua rubrica “Il buongiorno” su “La Stampa”, in merito al comportamento di Zhademov ha commentato: “Un pazzo, uno sciocco, un esibizionista, penserà qualcuno. Eppure tra le lettrici di queste note ci sarà chi si starà chiedendo: il mio uomo, che già fatica a sostituirmi in una coda alla posta, farebbe mai una cosa del genere per me?”. Secondo Gramellini “certi slanci irrazionali appartengono soltanto agli anni dell’adolescenza, quando la vita è ancora una vicenda assoluta, non mediata dal disincanto e dall’esperienza”, ma il gesto di un milionario locale di pagare solo metà delle 1400 sterline di multa inflitte al giovane, sanno tanto di “nobile compromesso, tipico del mondo adulto”.
Nonostante i controlli e gli avvertimenti di docenti e ministero, anche quest’anno tanti studenti sono riusciti ad evitare i divieti e a utilizzare il cellulare in classe. Conclusa la seconda prova dell’esame di Maturità 2015, il sito Studenti.it ha realizzato un’indagine dalla quale emerge che il 22% dei maturandi ha affermato che avrebbe copiato proprio grazie all’utilizzo dello smartphone o di altri dispositivi elettronici, mentre il 21% ha fatto sapere che avrebbe deciso solo al momento. Ben il 43% degli intervistati ha invece confessato di aver portato un cellulare o un tablet durante le prime due prove scritte (la terza prova è in programma lunedì 22 giugno). Tenere con sé uno smartphone non è così difficile: quando i docenti chiedono di consegnare tutti i dispositivi che verranno poi riconsegnati al termine dell’esame, i ragazzi si disfano di un vecchio cellulare che probabilmente non utilizzano più, mentre tengono quello di ultima generazione in tasca pronto all’uso.
Concluse le prime due prove, l’esame di Maturità 2015 è al giro di boa. Lunedì è in programma la terza e ultima prova scritta, dopo di che gli studenti dovranno affrontare il colloquio orale. Ma come vengono corrette le prove scritte e come fa la commissione d’esame ad assegnare un punteggio in quindicesimi? Ricordiamo infatti che le tre prove scritte valgono al massimo quindici punti ciascuna, mentre all’orale si può ottenere un massimo di 30 punti: a questi vanno aggiunti i crediti scolastici, per un massimo di 25. Inoltre la commissione può decidere di assegnare 5 punti extra a chi, tra scritti e orale, ha conquistato la bellezza di 70 punti. Durante l’anno però il voto dei compiti in classe viene assegnato in decimi, quindi come si fa a trasformare questa valutazione in quindicesimi? Il sito Studenti.it ha fornito un’interessante tabella che mostra questo particolare aspetto dell’esame di Stato. Facciamo qualche esempio: il voto “4” in decimi corrisponde a un “7” in quindicesimi, mentre un “6” in decimi corrisponde a un 10 nell’altra scala. Il 10 sarà ovviamente un 15, mentre un 7/10 sarà equivalente a un 11,5/15.
Fine settimana di pausa per l’esame di Maturità 2015 che, dopo la prima e la seconda prova (andate in scena rispettivamente il 17 e 18 giugno), riprenderà lunedì 22 giugno con la temuta terza prova. Le prime due tappe dell’esame di Stato hanno suscitato reazioni tutto sommato positive, nonostante la presenza di Tacito al Classico che sembrava aver scatenato il caos (la versione era però decisamente fattibile). Nella prima prova (clicca qui per gli approfondimenti), gran parte degli studenti (50,7%) ha scelto di svolgere il tema di ambito tecnico-scientifico dedicato ai cambiamenti recenti del mondo della comunicazione, mentre il 14,4% dei maturandi ha affrontato la traccia di ambito artistico-letterario “La letteratura come esperienza di vita”. Interessante anche il tema di ordine generale che ha preso spunto da un brano di Malala Yousafzai, la ragazza pakistana premio Nobel per la Pace 2014, svolto dal 12,1% dei ragazzi. Subito dopo ecco l’analisi del testo, un brano di Italo Calvino (scelto dal 9%) che è stato leggermente criticato perché raramente affrontato nel programma scolastico. E’ stata invece di Tacito la versione di latino per gli studenti del liceo Classico, un brano tratto dagli Annales su “gli ultimi giorni di Tiberio”. Dopo il panico iniziale per un autore non certo semplice, alla fine il testo si è rivelato abbastanza traducibile per quasi tutti gli studenti. Tutto tranquillo anche nella prova di matematica che, come fatto sapere da diversi siti specializzati, era in linea con le simulazioni effettuate dal Miur durante l’anno scolastico: un compito certamente complicato ma che poteva riservare sorprese ben peggiori. Fine settimana sui libri adesso per mezzo milione di studenti che lunedì dovranno vedersela con la terza prova, diversa per ogni scuola.
In attesa della terza prova, gli studenti tornano in questi giorni sui libri per tentare di concludere al meglio l’esame di Maturità. In tanti riprenderanno in mano anche la tesina che andrà discussa durante la conclusiva prova orale che sancisce la fine dell’esame di Stato: il lavoro dovrebbe essere ormai concluso quasi per tutti (i ritardatari ci sono sempre) e molti docenti hanno già chiesto di consegnare la mappa concettuale nella giornata dedicata alla prima prova. Come ogni anno, tornano puntualmente i temi più gettonati che riscuotono sempre un grande successo per la facilità con la quale riescono a collegare perfettamente le diverse materie: c’è ad esempio il tema del sogno (argomento sviluppati da numerosi autori in filosofia e letteratura) ma anche quello della follia (Hitler, Pirandello, Nietzsche, solo per citare qualche nome), fino al “viaggio” inteso non solo come spostamento ma come esperienza interiore e personale (geografia, filosofia, scienze e storia).
Per oltre mezzo milione di studenti alle prese con l’esame di terza media 2015, oggi è in programma la prova Invalsi uguale per tutte le scuole. Gli alunni dovranno vedersela con un test che, come spiegato dal ministero dell’Istruzione, si pone l’obiettivo “di verificare i livelli generali e specifici di apprendimento conseguiti dagli studenti in Italiano e Matematica durante il I ciclo d’istruzione” ma che farà comunque media con il voto finale. Gli alunni avranno a disposizione 75 minuti per ciascuna delle due materie. Ricordiamo che sul sito ufficiale dell’Invalsi (www.invalsi.it) sono disponibili i test degli scorsi anni per chi vuole esercitarsi.
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