L’esame di maturità è ormai entrato nel suo rush finale con gli oltre 500 mila maturandi sparsi in tutti Italia che hanno da poco archiviato anche la terza prova. Terza prova che nei commenti della vigilia sembrava essere la più temuta da parte degli stessi studenti, soprattutto in ragione del vasto bacino culturale dal quale vengono presi i vari quiz. Tuttavia, spulciando tra i commenti lasciati sui vari social network dagli studenti che si sono cimentati nella prova, sembra che essa si sia rivelata meno complessa del previsto: “Tutti a dire che la terza prova è quella più difficile, quella che ti mette più tensione.. Io ero tranquillissimo”, “Terza prova spettacolo” e “Ok anche la terza prova è andata”.
Ormai per tutti, anche gli studenti che hanno sostenuto l’esame nel pomeriggio, si può dire conclusa la fase degli scritti di questa maturità 2015: con la terza prova di oggi, l’unico scoglio rimasto ancora per mezzo milione di studenti è il colloquio orale che nei prossimi giorni coinvolgerà l’intero parco di maturandi. Nell’attesa dunque spasmodica di conoscere il voto finale complessivo (e anche di andare meritatamente in vacanza!), proprio oggi il Miur pubblica dei dati che forse non tranquillizzeranno al massimo molti studenti, specialmente quelli che intendono da settembre iscriversi all’università: sono usciti infatti i dati sugli immatricolati 2014 e i risultati emersi sono preoccupanti per gli studenti non brillantissimi in questi esami di maturità. Calano ancora gli immatricolati all’università ma nello stesso tempo si sottolinea un’ineluttabile correlazione tra voto e tipologia di diploma; in sostanza, chi si rientra nella fascia “prendo sessanta e via” non risulta avere poi grandi probabilità di proseguire gli studi universitari, rispetto ai colleghi usciti con voti massimi dagli esami di stato. Se da un lato il 92% dei diplomati con voto 100 si iscrive in un ateneo (risultato ottimo) dall’altro la metà dell’intero numero di maturati non prosegue gli studi. Nello specifico, l’11,4% dei diplomati al professionale si iscrive in un ateneo, mentre il 30% proviene dai tecnici: più alte e normalizzate invece le cifre sui licei classico e scientifico, con quote ben oltre il 50%.
Oggi è il giorno tanto temuto da mezzo milione di studenti italiani, alle prese con la terza prova della maturità 2015, ultimo vero scoglio prima del conclusivo colloquio orale, al termine del quale verrano poi sommati i vari voti di scritti, orali e crediti per formare l’effettivo voto finale di maturità. Mentre gli studenti ci accingono a finire/iniziare ancora la terza prova scritta, sono in tanti quelli che stanno recriminando per degli scritti non proprio brillanti e il timore rimane uno e uno solo: la bocciatura. Il forum di studenti Skuola.net ha preparato in questa direzione un’indagine, compiuta insieme a Leggo, che prova a verificare quali sono gli istituti “da incubo” per gli studenti italiani. Le percentuali di più alta bocciatura sono concentrate negli istituti tecnici e professionali, in particolare le città di Napoli, Milano, Roma e Palermo fanno da padrone in questa graduatoria. L’istituto che prende la medaglia d’oro è a Napoli, il Melissa Bassi di Scampai: in questi dati, mostra l’indagine, non è solo la severità dei prof che incide ma è anche il grande impatto della dispersione scolastica, soprattutto negli istituti di frontiera. Tra i licei invece, severissimi sono gli scientifici Natta di Milano e Primo Levi di Torino, mentre tra i classici spicca il Platone e il Plauto, entrambi di Roma. L’inchiesta è arrivata al terzo anno, e conta ormai una statistica di più di 600 scuole superiori nelle 10 città più popolose d’Italia.
Anche per questa maturità 2015 – mentre in questa giornata si andranno a concludere tutte le prove scritte prima dell’ultimo vero scoglio, il colloquio orale – il caro vecchio cellulare è stato il miglior alleato dei maturandi. A dirlo è l’indagine condotta da Studenti.it che racconta come il 22% degli studenti alle prese con gli esami di stato ha dichiarato che avrebbe copiato grazie all’ausilio di un dispositivo elettronico, in generale è comunque il 43% degli studenti che sono rimasti con lo smartphone in tasca senza consegnarlo all’inizio delle prove. Una percentuale molto bassa nonostante tutte le attenzioni e le raccomandazioni del ministero: è vero che non tutti poi l’hanno utilizzato, ma tra bigliettini e cellulari – come testimoniano in molti sui social – anche quest’anno gli studenti italiani hanno voluto mettersi al riparo da eventuali crisi e momentanei black-out. Alle commissioni il compito di tener conto di tutto, con gli studenti che sperano in una grande clemenza dei vari professori.
Nel calendario della maturità 2015, nel giorno di oggi è segnato in rosso l’evento tanto atteso e temuto: la terza prova o cosiddetto “quizzone” è in corso, per molti già terminato stamani, per altri la prova si attende nel pomeriggio. Col passare del tempo iniziano ad uscire vari commenti su rete e social dei maturandi che come ogni anno si dividono in pro e contro il test con risposte multiple, ultimo vero scoglio prima del definitivo colloquio orale. Per alcuni studenti però in particolare, questo “quizzone” si è tramutato in un moderna disfatta di Caporetto: in maniera particolare si trova su Facebook la testimonianza di un ragazzo, Nicolò, che per molto tempo sicuramente ricorderà questo esame: “Erano 4 fogli separati, sulla prima facciata c’erano 2 quesiti, sul retro il terzo, in totale 3 domande per ogni materia. Io ho risposto a tutte le domande delle prime facciata e non mi è venuto in mente nemmeno per scherzo di guardare sul retro, ero troppo concentrato su quelle che avevo davanti”. Ora di certo, dovrà prepararsi al meglio per l’orale, come tutti quelli che sanno già di aver avuto particolari difficoltà in questa prova: nel colloquio si partirà dalla correzione.
La strana differenza di “fuso orario” in questa terza prova della maturità 2015 inizia a farsi sentire: mentre infatti alcuni si stanno rilassando dopo la tensione accumulata in questi giorni per il grande “quizzone”, in attesa del risultato delle prove scritte, altri invece continuano il ripasso e provano ad intercettare ancora gli argomenti giusti che verranno proposti nelle domande della commissione. Magari proprio dando un’occhiata sui social alle tematiche dei loro compari maturandi in giro per la rete che hanno iniziato a postare vari commenti e giudizi sulla terza prova: in generale non ci sono grosse polemiche al momento e le domande sembrano essere state pensate bene, rispetto al programma d’esame firmato da professori e studenti lo scorso 15 maggio. Molte le “grida” di giubilo, “finitaaaaa!” la fa da padrone come commento; altri invece si concentrano sui prossimi risultati scritti, altri ancora si lamentano per le domande di filosofia su Hegel, il grande temuto da molti studenti. Ma un maturando più di tutti sembra aver trovato più difficoltà della media e afferma con grande ironia: “Penso di aver copiato anche il mio nome”. Dovrà quindi sperare nelle altre prove?
Per molti studenti la terza prova scritta di questa maturità 2015 sembra essere giunta al termine, con ormai un ultimo rimanente ostacolo prima delle tanto agognate vacanze. Le prime reazioni degli studenti sembrano essere abbastanza positive e raccontano di un compito prevalentemente rassicurante, con molte domande abbordabili e non impossibili. Clemenza delle commissioni dopo le prime prove piuttosto complesse? Prima di avere in serata le intere impressioni degli studenti italiani, quando dunque tutti avranno finito la terza prova, il forum specializzato Studenti.it pubblica una simpatica gallery in cui vengono raccolti le modalità più ingegnose dei maturandi per avere qualche aiutino in più durante il “quizzone”: passano gli anni, giungono smartphone e tablet ormai dappertutto, ma i cari e vecchi bigliettini di una volta continuano ad essere al centro dei pensieri degli studenti italiani. Ecco dunque i modi più stravaganti ed efficaci: basterà per passare l’esame?
E via con la terza prova di questa maturità 2015, oggi mezzo milione di studenti sta affrontando – o sta per affrontare per i più sfortunati – il terzo ed ultimo compito scritto prima dei colloqui orali che cominceranno per legge 48 ore dopo dalla pubblicazione dell’esito degli scritti. Lo schema classico, come ogni anno dimostra, sembra prevedere l’ansia pre-test, la tensione durante e il relax/liberazione del fine prova, orientandosi con calma alla prova successiva. Per alcuni maturati in Italia però questo schema non regge: infatti per gli studenti dell’Alto Adige, come ricorda il forum Studenti.it, la terza prova è doppia, con annesso doppio carico di tensione. Oggi infatti era la volta della parte in tedesco della prova, mentre il resto è previsto per domani, nella normale versione italiana. Una particolarità di cui probabilmente gli studenti altoatesini ne avrebbero volentieri fatto a meno.
Oggi è il grande giorno della terza prova, per molti è già in corso, per altri inizierà a scaglioni nella giornata, tenendo conto delle varie differenze ed esigenze dei vari istituti scolastici: oggi infatti la prova è interna, con le singole commissioni che decidono argomenti e domande. In questa maturità 2015 tanti sono gli studenti che stanno sostenendo gli esami, quasi mezzo milione, di questi cresce il numero dei maturandi stranieri. Secondo i dati Miur, ben il 9% del totale degli studenti al quinto anno sono stranieri: secondo l’indagine condotta da Studenti.it, questi ragazzi vengono da paesi lontani, amano l’Italia quasi più degli italiani e intendo proseguire gli studi all’università, sognano di affermarsi professionalmente qui nel Belpaese. Questo sarebbe l’identikit dei maturandi stranieri intervistati che stanno affrontando gli esami di stato 2015. L’inizio per i maturati stranieri non è stato facile, di certo la prova d’italiano è risultata la più complessa, aggiungendo anche una certa diffidenza pregiudiziale di qualche commissario nei loro confronti per il solo fatto di essere stranieri e quindi non con un italiano sempre fluentissimo. Ma molte delle storie raccontate in questa indagine parlano di ottima integrazione, con buonissimi rapporti con gli altri studenti e i professori: si va da chi sogna di lavorare nel settore logistico, chi dopo la maturità intende intraprendere la carriera da fashion designer e chi vuole diventare un ingegnere civile. Insomma, c’è vita e speranza oltre questi esami di stato.
Il “60 politico”? Ormai sembra non fare più così gola. Tanti studenti che in questi giorni stanno affrontando l’esame di maturità (oggi è in programma la terza prova) non vogliono accontentarsi di uscire con un voto qualsiasi. Secondo quanto emerso da una recente indagine condotta dal sito specializzato Studenti.it, il 53% dei maturandi aspira a ottenere un buon voto, il 26% punta a un voto nella media mentre solo il 21% si accontenterebbe del 60. Un voto alto, si legge ancora nel sondaggio, conta soprattutto per coloro che dopo l’esame cercheranno subito di entrare nel mondo del lavoro: eppure ci sono anche maturandi che puntano al 100 e lode per ottenere il premio in denaro messo a disposizione dal Miur o accedere alle agevolazioni economiche messe a disposizione dalle università.
La terza prova è cominciata, ma non per tutti: infatti, per via della particolarizzazione di questo terzo appuntamento nella maturità 2015, ovvero una prova interna in cui le domande e le materie vengono scelte dalle singole commissioni, vi è ancora qualcuno che il “quizzone” non l’ha cominciato e che dunque sta ancora fremendo nella terribile “ansia” pre-test. Per favorire il ripasso dell’ultim’ora, il sito specializzato Studenti.it ha pubblicato ulteriori simulazioni d’esame su tutte le tematiche e gli argomenti delle materie che potrebbero venir scelti dalle singole commissioni d’esame. Dunque ripassare fino all’ultimo facendo prove su prove o concedessi un ultimo meritato riposo prima della “battaglia”? Ai maturandi l’ardua sentenza.
La terza prova ormai è iniziata e per quasi mezzo milione di studenti italiani tutte le ansie della vigilia, con annessi ripassi e “secchiate” dell’ultima ora, si spengono per far spazio alle vere domande che le commissioni hanno da poco recapitato ai ragazzi: la maturità 2015, nella sua parte scritta, vede oggi la sua fine. Da oggi pomeriggio infatti i maturandi metteranno via astucci e penne e inizieranno a ripetere per esercitarsi al colloquio orale conclusivo, al via 48 ore dopo la comunicazione degli esiti delle prove scritte. Intanto però, anche negli ultimissimi istanti pre-test, sui social come Instagram vengono postate moltissime foto per immortalare il momento a loro modo storico: l’ultima prova scritta dopo 13 anni di scuola, salvo “incidenti di percorso”. C’è chi candidamente posta la foto della sua riserva di munizioni personale fatta da bigliettini d’ogni sorta e misura, chi invece ripassa fino all’ultimo, chi decide per un più classico selfie di classe, con annesse facce terrorizzate, e chi invece si è lasciato troppo prendere dall’ansia, tanto da dimenticare per un attimo le regole grammaticali di base (). Insomma, un melting pot di esperienze e situazioni, riassunte tutte dal modello di ispirazione di molti maturandi in questo momento: il grande Socrate e il suo sapere “particolare”.
L’attesa è finita. Per la terza volta nel giro di pochi giorni mezzo milione di studenti si apprestano ad iniziare la prova scritta per l’esame di maturità 2015. Questa però sarà l’ultima, prima dei colloqui orali che cominceranno 48 ore dopo l’esposizione dei voti delle tre precedenti prove scritte. Tra pochi minuti scatterà dunque la terza prova, o più comunemente detta “quizzone”, la novità degli ultimi anni tanto temuta dai maturandi per l’estrema difficoltà, a detta loro, di tenere a mente tutto lo scibile del famigerato documento del 15 maggio, che raccoglie tutti i percorsi e gli argomenti affrontati in tutte le materie durante il quinto anno di studi superiori. Come anche per le altre due prove, a pochi istanti dal via più di tutto impazza l’ansia via social, un modo sempre più goliardico di esorcizzare il grande spauracchio dell’esame. Su twitter poi i ragazzi si scatenano: si va da chi afferma di star “morendo dentro le proprie lacrime”, chi invece dà l’ultimo commiato alla rete prima del suo “tragico esame” e chi riassume tutto con la formula esatta per la maturità, scomodando niente meno che il genio Albert Einstein, con ovviamente un piccolo ritocco. () Attraverso #quasimaturi, l’hashtag lanciato anche quest’anno dal ministero dell’Istruzione, in tanti sono intervenuti sui social per raccontare i momenti di tensione prima di entrare in classe per affrontare la prova. Anche il Miur stesso è tornato a farsi sentire su Twitter: “Oggi #terzaprova, #quasimaturi all’uscita raccontateci come è andata! #maturita2015”. In quanti troveranno le forze e la voglia di far sapere al Miur come è andato l’esame?
E’ in programma oggi la terza prova dell’esame di Maturità 2015, ultima tappa prima del conclusivo colloquio orale. Come i primi due scritti, anche questo avrà un valore massimo di 15 punti (la sufficienza equivale a 10) ma a differenza dei primi due test non è stato compilato dal Ministero dell’Istruzione e proprio per questo sarà diverso in ogni scuola. E’ la Commissione d’esame infatti a decidere quasi tutti gli aspetti della terza prova, di quante e di quali materie si compone il compito, le domande e anche la durata (anche se solitamente non si concedono più di tre ore). Nonostante ciò, la Commissione deve obbligatoriamente comunicare al Miur tutte le sue intenzioni, come ad esempio contenuti, metodi, spazi, tempi, criteri, obiettivi raggiunti, strumenti di valutazione e altro ancora. Le materie d’esame nel test possono essere al massimo cinque, ma è possibile restringere il cerchio con qualche piccolo trucchetto: è importante ad esempio sapere che possono essere inserite solo le materie che i prof che compongono la commissione sono abilitati ad insegnare, quindi gli studenti possono concentrarsi esclusivamente su quelle. Per quanto riguarda le domande, queste possono presentarsi sotto diversi aspetti: si possono trovare quesiti a risposta singola o a risposta multipla, oppure anche una trattazione sintetica degli argomenti o dei problemi scientifici a soluzione rapida. In altri casi gli studenti potrebbero dover presentare lo sviluppo di un progetto, oppure dei casi pratici o professionali.
La terza prova dell’esame di Maturità è senza dubbio il passaggio più temuto dagli studenti. I più fortunati hanno fortunatamente già saputo da qualche professore quante e soprattutto quali materie troveranno nel compito, mentre altri dovranno per forza di cosa ripassare praticamente il programma di tutte le materie che potrebbero uscire. Ovviamente questo non è semplice e contribuisce a far salire la tensione. Come i primi due appuntamenti scritti dell’esame di Maturità 2015, anche la terza prova si sta dimostrando decisamente “social”. Tra momenti di panico, tensione generale e qualche risata, tantissimi studenti si sono rifugiati su Facebook, Twitter e Instagram per condividere i propri stati d’animo e farsi qualche risata. Tra i “meme” che più di tutti si ricorderanno di quest’anno c’è sicuramente quello di Harry Potter e il cappello magico. Nel primo film della saga vediamo il maghetto indossare il cappello che dovrà associare i nuovi studenti a una delle quattro case di Hogwatrs (Grifondoro, Tassofrasso, Corvonero e Serpeverde) e in tanti ricorderanno Harry Potter ripetere insistemente “non Serpeverde, non Serpeverde” nella speranza di finire a Grifondoro, come poi accadrà. A poche ore dalla seconda prova, circolava insistentemente lì’immagine di Harry Potter con in testa il cappello e sotto la scritta “Non Tacito” che però non ha evidentemente portato fortuna agli studenti del liceo classico che hanno dovuto affrontare proprio una versione di Tacito. Adesso, in vista della terza prova, su Twitter e Instagram circola questa fotoche invece riporta “Non Hegel”, noto filosofo tedesco. Sarà proprio lui a creare scompiglio in molte scuole? Sempre attraverso i social, qualcuno conferma la confusione pre-test postando alcune foto come questa per scherzarci su e prenderla a ridere: “Il problema dello studiare tutti i programmi delle materie della terza prova – si legge nell’immagine – è che potrei rischiare di dare un’interpretazione filosofica alla sintesi proteica o ai conflitti mondiali ponendoli all’interno di un intervallo [a,b] producing a stream of consciousness in the artist e suscitare il sublime nel pittore allo stesso tempo”.
Dopo un fine settimana di pausa e ripasso, tornano domani gli esami di maturità che quest’anno impegnano quasi mezzo milione di studenti. E’ in programma domattina, lunedì 22 giugno 2015, la terza prova degli esami di Stato, uno dei passaggi più temuti dai maturandi che non conoscono quali materie dovranno affrontare nel test che verrà compilato dalle singole commissioni d’esame e sarà dunque diverso in ogni scuola. Non avendo alcun tipo di informazione, i ragazzi devono praticamente ripassare tutto il programma scolastico per evitare di farsi trovare impreparati: l’unica consolazione? Probabilmente solo il fatto che dopo quest’ultimo scritto sarà la volta del colloquio orale, ultima prova che sancisce la fine degli esami e l’inizio delle vacanze. Nonostante i ragazzi non conoscano le materie che andranno a formare il “quizzone”, da un recente sondaggio realizzato da Skuola.net emerge uno scenario diverso: il 40% dei maturandi, infatti, è già venuto a conoscenza delle materie grazie a qualche prof troppo “chiacchierone” che ha volutro dare una mano agli alunni che in questo modo dovranno ripassare solamente il programma delle materie scelte. Sono tanti gli studenti che non vedono di buon occhio la terza prova: il 36% crede che le materie dovrebbero essere sempre comunicate in anticipo, mentre l’8% preferirebbe un test uguale per tutti (come la prova Invalsi) per eliminare eventuali disparità tra classi e commissioni.
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