Dopo le novità presentate per il bando di concorso della scuola nel prossimo triennio 2016-2019 dal Governo, ovviamente arrivano i primi commenti e in molti casi si tratta di polemiche vere e proprie su alcune parti della norma a concorso, inserita nella Riforma sulla Pubblica Amministrazione. I colleghi di Orizzonte Scuola hanno intervista il membro del Cspi, Beppe Bagni, il quale a caldo ha polemizzato sull’aspetto troppo nozionistico della prova orale del concorso – ricordiamo come detto qui sotto, che il bando parte ad inizio febbraio e le prime prove si terranno a fine marzo. «Si continua a pensare di controllare il docente per la propria disciplina, ci ha già pensato l’università e va data per accertata. L’impegno da chiedere era sulle capacità di progettazione, co-progettazione, conoscenza delle norme. Bisognava riprendere lo spirito della legge delega sulla formazione iniziale dei docenti con questa logica magari: hai degli insegnanti abilitati, dunque perché controllare ancora il nozionistico quando è già saputa? Bisognava puntare invece su didattica disciplinare, progettazione e alternanza».



In questi giorni sta tenendo banco la discussione relativa al Concorso Scuola 2016, annunciato dal Governo Renzi e che dovrebbe consentire l’inserimento di circa 63 mila docenti. Sull’argomento ha detto la propria il presidente del Cspi (Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione) Beppe Bagni che ha rimandato al prossimo mercoledì un giudizio ufficiale sul concorso. Tuttavia, Bagni ha evidenziato che “Mi sembra si sia operato correttamente rispetto alla 107, anche se nella legge c’è il problema dell’accesso per soli abilitati. Se gli insegnanti con tre anni di servizio e senza abilitazione perdono il treno TFA sono fuori dalla scuola. Invece di farlo riservato si poteva pensare di aprirlo a quanti hanno i 36 mesi di servizio indicati dalla Corte di Giustizia europea”.



Non convince appieno il nuovo concorso scuola 2016 emesso finalmente ieri dal Governo all’interno della Riforma della Pubblica Amministrazione, con i canali social e web dal mondo della scuola che lamentano alcuni dettagli del nuovo bando, ma intanto proviamo ad entrare ancora nel dettaglio per capire di che cosa si tratta effettivamente. Qui sotto trovate le info specifiche su date, scadenze e prove scritte, mentre ora concentriamoci sull’esame orale che si terrà come ultimo step del concorso scuola 2016 che entro tre anni fornirà circa 63mila cattedre per docenti in tutta Italia. L’orale durerà 45 minuti, di cui 35 di prova simulata e 10, qui sta la novità, dedicato ad un colloquio sugli argomenti del corso con prova in lingua straniera, scelta a piacere dal candidato tra inglese, francese, tedesco o spagnolo. Verso l’internazionalizzazione, come nel caso delle due risposte su 8 della prova scritta che prevedono la stessa pratica, con l’aumento degli studenti di vari Paesi e idiomi che “costringono” prese di posizioni importanti in termini di nuova formazione.



Il concorso per la scuola in questo 2016 è finalmente arrivato, con la decisione del governo e con circa 200mila docenti che potranno provare il bando da 63mila posti fissato da Renzi e Giannini, dopo la presentazione di ieri. Qui sotto potete trovare tutti i dettagli dell’impianto del concorso, con modalità e date di scadenza, ma intanto approfondiamo ora una delle parti dell’esame che avverrà a fine marzo che di fatto selezionerà tutti gli ammessi al bando e se passata la prova nel giro di tre anni troveranno una cattedra di ruolo. La prova scritta presenta delle novità, anche queste annunciate nel dettaglio dal ministro Giannini ieri a Palazzo Chigi: la prova durerà 150 minuti e assegnerà 40 punti sui 100 previsti da tutto il concorso. Saranno 8 le domande scritte e che saranno prodotte su computer – l’esame è tutto elettronico -, a tematica aperta con due domande che saranno in lingua a scelta del candidato. Le lingue potranno essere oltre all’inglese, anche francese, tedesco e spagnolo e comunque di livello B2, dove si intende non la certificazione ma il livello della conoscenza. Viene invece eliminata la norma presente in bozza di preselezione per tutti gli ordini di scuola.

E dunque le grandi novità sul concorso scuola 2016 sono finalmente arrivate dopo mesi di attesa: il Governo ha dato il via libera e ieri mattina il premier Matteo Renzi e il Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini hanno presentato tutte le novità per il mondo della scuola, dalle nuove classi di concorso che diventano 116 mentre prima erano 168 con 13 classi nuove tra cui Lingua italiana per stranieri, fino proprio al grande concorso che metterà in palio 63.712 posti nel prossimo triennio 2016-2019. La nuova norma del governo, inserita all’interno della Riforma della Pubblica Amministrazione, vede anche per la prima volta nelle classi di concorso gli scienziati politici che potranno per la prima volta nella storia della scuola insegnare, a patto di aver conseguito almeno 96 CFU nelle proprie materie di riferimento. Ecco invece le novità sul concorso, nello specifico del bando che potrà essere valido per circa 200mila docenti papabili: in sostanza 1 su 3 ce la farà, come ha detto la Giannini, e le modalità del bando avranno le seguenti specifiche. Ci saranno 3 bandi che avverranno entro la prima settimana di febbraio: uno per infanzia e primaria, uno per la secondaria di I grado e II grado, uno per il sostegno, vera novità di questo concorso. Le prove di selezione invece arriveranno entro fine marzo: la prova scritta sarà a computer ma non sarà un quiz bensì ci saranno domande con risposta aperta di un quarto sarà in lingua straniera per entrare sempre di più nel progetto pratico di internazionalizzazione.