L’estate non è ancora arrivata ma i giovani, che precorrono sempre i tempi, hanno già messo le mani avanti. Si tratta della Maturità 2016, non di maniche corte e sandali. I nostri giovani studenti stanno adottando qualsiasi soluzione scaramantica per attirare la fortuna dalla loro parte. Nella speranza, ovviamente, che venga sorteggiato quell’unico argomento di quella materia d’esame su cui hanno puntato tutto, anche la paghetta settimanale. Ormai non è più tempo di buttarsi a capofitto sullo studio di tutti i testi, è invece l’ora del fantaesame e di tutto quello che ci può suggerire un’improbabile statistica. Un pubblico così folto non lo riesce a racimolare neanche il più grande dei concerti ma siamo sicuri che le parole di Maria de Filippi descriverebbero al meglio il momento tragicomico vissuto da alcuni studenti. C’è anche chi, impietosito, si chiede che cosa possa fare per aiutare questi poveri alunni a superare il momento di crisi. Come ogni battaglione che si rispetti, anche i maturandi hanno finalmente il loro inno su cui marciare e che descrive al meglio lo stato d’animo in cui versano. Al ritmo di “Maturando”, una parodia di “Guerriero” del cantante Marco Mengoni, gli studenti potranno sicuramente mantenere un giusto ritmo che li porti verso l’ambita meta. Visto che ci sono piaciute particolarmente le parole divertenti del testo –potete trovare l’inno Maturando – ne riportiamo alcune che definiscono al meglio i metodi intramontabili che prima o poi, nelle diverse epoche, ogni studente fai-da-te ha adottato almeno una volta. “Esame mio bello, esame che te credi? Io mi piazzo i bigliettini dalla testa ai piedi. E tu che sai tutto, a fianco a me sarai, tu l’analisi del testo non la sbagli mai”.  



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