– Notte prima degli esami non è solo una nota canzone di Antonello Venditti e un film che ha sbancato il botteghino, ma una sensazione nazional-popolare come la pizza e il tifo incollati davanti alla tv quando gioca l’Italia ai mondiali di calcio.

In un video appare la ministra Giannini che pare, ai docenti più attempati, rimare con Gelmini; entrambe le titolari del ministero della (Pubblica) Istruzione (la forzista lo aveva tolto dalla denominazione) vantano di aver compattato la protesta dei docenti con due scioperi generali assai partecipati.



“Cari ragazzi e care ragazze — esordisce la ministra eletta nelle liste di Scelta Civica e poi approdata al Pd — è un momento molto atteso quello di oggi, anche con un po’ di ansia, comprensibile, e un po’ di impazienza. È il momento in cui possiamo annunciarvi definitivamente le prove che dovrete superare in occasione del secondo scritto dell’esame di maturità, che sarà il 23 di giugno”.



Greco al liceo classico, matematica allo scientifico, discipline turistiche e aziendali negli istituti tecnici per il turismo, tecnica di produzione e di organizzazione negli istituti professionali di indirizzo produzioni industriali e artigianali.

Ma sicuramente colpisce tecniche della danza al liceo coreutico, dopo che tanti talent show e talent scout hanno popolato la languente televisione generalista inculcando sogni di gloria degna di Fame, Saranno Famosi.

La maturità 2016 sarà quella vecchia, senza che quella riformata venga messa in atto: avrà inizio mercoledì 22 giugno, con la prova di italiano. Il classico tema che tutti ricordiamo, rimpiangiamo: chi di noi non ha in qualche modo amato o odiato il professore di lettere?



Il 23 giugno sarà la giornata della seconda prova scritta, nella disciplina caratterizzante ciascun indirizzo.

Stefania Giannini, in un video postato sulla pagina Facebook del Miur, ha detto: “Nel corso dell’ultimo anno abbiamo avuto un incremento della qualità media delle vostre prove e del risultato finale della Maturità. Questo è di ottimo auspicio. Non mi resta che augurarvi, in bocca al lupo!”.

Lucio Dalla cantava: “Attenti al lupo!”…

I più vecchietti ricordano che dal 1997 non si dovrebbe più chiamare esame di maturità, ma esame di stato, ma si sa… in Italia la volpe perde il pelo, non il vizio! O si tratta di un lupo?

Spesso anche nei comunicati stampa del Miur si perpetua il rito di chiamare l’esame di stato come esame di maturità… forse perché l’esame continua ad essere una sorta di iniziazione, punto di passaggio importante nella vita degli studenti.

Prima dell’intervento di Berlinguer gli studenti venivano presentati alla commissione con giudizi che dovevano elencare pregi e difetti e il peso del giudizio della commissione, formata da docenti esterni e da un membro interno, era molto forte.  

Arriva l’ennesima riforma del 1997: i giudizi vengono rimpiazzati da un punteggio di ammissione che deriva dai risultati conseguiti nel triennio. Dal 2012 per poter aspirare alla lode è necessario essere ammessi con 25 punti (media sempre superiore al 9), prendere il massimo in ognuna delle prove di esame e arrivare al 100…

Negli istituti tecnici si ha economia aziendale per l’indirizzo amministrazione, finanza e marketing, discipline turistiche e aziendali per il turismo, meccanica, macchine ed energia per l’indirizzo meccanica, meccatronica ed energia, struttura, costruzione, sistemi impianti del mezzo per l’indirizzo trasporti e logistica.

La lista potrebbe continuare, ma porre un freno è senza dubbio doveroso.

Tra le varie materie, al di là degli aridi elenchi sciorinati dai tecnocrati del Miur e soprassedendo sull’espressione “videocratica” della ministra Gelmini, rimangono i cuori pulsanti degli studenti che si presenteranno a questo importante appuntamento della loro vita scolastica.

Un antico adagio diceva: Non scholae sed vitae discimus. Non per la scuola, ma per la vita impariamo. Speriamo che sia così; soprattutto, che questa scuola lo permetta.