Ormai non si contano le contestazione del sindacato Anief contro il concorso scuola docenti 2016 dall’inizio della riforma Buona Scuola che ha presentato le novità del sistema a concorso dei docenti italiani. Oggettivamente molto non è funzionato e per il Miur ora bisogna – già in atto da giorni – correre ai ripari per evitare di lasciare troppe cattedre scoperte d qui a fine anno. Tanti problemi che per il sindacato Anief sono intollerabili: «L’adozione di quella che doveva essere la Buona Scuola, si è trasformata in un calvario organizzativo, con decine di migliaia di docenti di ruolo che ancora devono essere utilizzati e assegnati agli istituti, 100mila precari, di cui 40mila di sostegno che attendono la nomina annuale e una buona parte degli insegnanti “potenziatori”, inviati dagli uffici scolastici, rivelatisi diversi da quelli chiesti delle scuole e quindi inutilizzabili». Il cantiere aperto eccessivo della scuola italiana non piace ad Anief che nel comunicato pubblicato su Orizzonte Scuola tenta anche un secondo affondo, oltre agli insegnanti di sostegno: «Quanto sta accadendo in questi giorni nelle scuole è peggio delle nostre previsioni perché non solo i docenti “potenziatori”, sono sempre più utilizzati come tappabuchi, anziché sui progetti e le attività aggiuntive create dagli istituti per migliorare l’offerta formativa ma, ora, si scopre che tali insegnanti sono spesso utilizzati per discipline per le quali non solo non solo abilitati ma, persino, neppure in possesso del titolo di studio, come invece prevede la legge», dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario organizzativo Cisal.



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