Una nuova protesta investe il concorso scuola 2016. I docenti che hanno partecipato alla selezione bandita dal Miur contestano il limite del 10% degli idonei nelle graduatorie di merito. Il concorso scuola 2016 non è ancora concluso in tutte le regione e sta continuando anche ad anno scolastico già iniziato. Le polemiche finora sono state tante e l’ultime riguarda appunto gli idonei. Questi sono alcuni tweet pubblicati dagli insegnanti sul social network: “abbiamo superato un #concorsoscuola difficile, vogliamo trasparenza e correttezza dal Miur, GM pubblicate oltre il 10% #idoneifantasma; @SteGiannini @davidefaraone pensate prima agli #idoneifantasma oltre il 10% del #concorsoscuola poi al #tfa terzo ciclo! @MiurSocial; @davidefaraone @MiurSocial #idoneifantasma #concorsoscuola GM visibili e i 3 punti che ci spettano in GI, trasparenza e correttezza!; Perché ministro @SteGiannini ha assunto tutti gli idonei del2012 e noi superstiti #concorsoscuola 2016 siamo #idoneifantasma @davidefaraone; Potete spiegarci il razionale del 10% degli idonei del #concorsoscuola ? #idoneifantasma @davidefaraone @SteGiannini @MiurSocial”.



Il concorso scuola 2016 continua a ricevere contestazioni dai docenti e dai sindacati che non smettono di sottolineare quali sono state le problematiche legate alla selezione degli insegnanti. Sono tanti i candidati che sono stati bocciati al concorso scuola 2016 e le prove non sono ancora concluse in tutte le regioni. Per quanto riguarda la Sardegna i candidati non hanno ancora ricevuto l’esito delle prove scritte perché i compiti non sono stati corretti. La denuncia arriva, come riporta OrizzonteScuola, da Alessandro Cherchi, segretario generale regionale Uil scuola della regione. Il sindacalista solleva poi la questione della ‘supplentite’ sostenendo che “l’alto numero di bocciature si traduce in questo: molte cattedre restano vacanti e a metterci una pezza vengono chiamati i supplenti, cioè proprio coloro che non hanno superato il concorso”. Critiche infine al concorso scuola 2016 nell suo complesso: “Non c’è stata alcuna rivoluzione, nonostante i toni entusiastici dell’Ufficio scolastico regionale e del suo direttore Francesco Feliziani. Tra bocciature e immissioni in ruolo affrettate e sbagliate la scuola resta ancora in piedi grazie ai precari”.



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