Non solo i docenti che hanno partecipato al concorso scuola 2016, anche il sindacato Anief chiede il superamento del tetto del 10% degli idonei nelle graduatorie di merito. L’Anief ha annunciato per lunedì 14 novembre uno sciopero nazionale con manifestazione a Montecitorio a Roma. Sono varie le richiesta del sindacato al governo. Riguardo al concorso scuola 2016 l’Anief sostiene che sia “necessario superare il tetto del 10% degli idonei e consentire lo scorrimento delle graduatorie di merito per il 50% delle assunzioni. Ruoli, peraltro, da garantire subito ai vincitori rimasti senza posto”. L’Anief inoltre sostiene che “va tolto poi il vincolo triennale sulla provincia di immissione in ruolo e garantito per intero il servizio pre-ruolo ai fini della ricostruzione di carriera; riconoscere l’elevato rischio psico-fisico connesso allo svolgimento della funzione docente, perché lavoro usurante, senza alcuna distinzione di ordine e grado; rispettare i diritti degli studenti disabili con più docenti di sostegno; adeguare l’organico di fatto all’organico di diritto”.



Ancora denunce per quanto riguarda il concorso scuola 2016 che sta continuando in alcune regioni mentre in altre sono state pubblicate le graduatorie di merito. I docenti hanno contestato vari aspetti della selezione bandita dal Miur per portare dietro le cattedre quasi 64mila docenti nei prossimi tre anni. Ecco lettera, pubblicata da OrizzonteScuola, di una laureata in Scienze della Formazione Primaria che contesta l’inserimento dei diplomati: “Mi chiedo perché l’interesse maggiore da parte dei sindacati e/o avvocati è per tutti coloro che avendo conseguito il magistrale ante 2002, avendo,fatto ricorso e ottenuto sentenze favorevoli per l’inserimento nelle gae scavalcando persone che già erano di “diritto”? Perché per quelle già inserite a pieno titolo in gae ,che per una serie di motivi non hanno partecipato alla domanda nazionale (legge 107) per non lasciare famiglie e tutto ciò che comporta la lontananza vengono”abbandonate” ? Credo che hanno tutto il sacrosanto diritto di avere un minimo di “preferenza” dato che hanno dovuto per “forza” superare un concorso o abilitarsi con la Laurea” (clicca qui per leggere tutto).



Dopo praticamente due mesi e mezzo dall’inizio della scuola il concorso docenti 2016 che avrebbe dovuto mettere in via di sistemazione i posti degli insegnanti precari e rilanciato l’operato del Miur dopo anni di grave non curanza dei problemi strutturali della scuola, si è ancora a discutere su alcuni dispositivi e provvedimenti mancati del Ministero Istruzione da un lato e di accuse a volte gratuite e poco verificabili di sindacati e associazioni di categoria. Scoppia un altro mini-caso sul concorsone denunciato da un insegnante sul portale Orizzonte Scuola: in pratica, il docente ha sostenuto la prova del concorso docenti lo scorso 18 maggio 2016 per la classe di concorso A040 (Scienze e tecnologie elettriche ed elettroniche). «In data 9 agosto 2016 l’USR Lazio, coordinatore per la mia classe di concorso comprendente anche Sardegna, Marche ed Umbria (regione per la quale ho partecipato) ha pubblicato sul proprio sito l’elenco degli ammessi alla prova orale». A quel punto avviene invece l’intoppo per cui la denuncia pubblica di questo insegnante diviene urgente: «Non avendo superato la prova, nella stessa data ho inviato tramite PEC una richiesta di accesso agli atti, per capire le motivazioni della mia esclusione. Ebbene ad oggi , dopo 80 giorni, ancora non ricevo alcun documento rimanendo all’oscuro sul motivo della mia esclusione». Un fatto certamente strano che ha scatenato la rabbia del docente – e come lui anche altri in questi mesi hanno denunciato il medesimo comportamento – e i dubbi su alcuni procedimenti degli Usr, i quali sono attesi ad una risposta definitiva e ufficiale su questi strani casi sparsi in tutta Italia (va detto ad onor del vero, non così frequenti).