Potrebbe essere questa la settimana decisiva per la pubblicazione del bando del concorso scuola 2016, atteso dai docenti già dai primi di dicembre e non ancora uscito. I bandi saranno tre: per infanzia e primaria, secondaria di I e II grado, sostegno, e i posti messi a concorso sono 63.712. Dopo la firma, la scorsa settimana, da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella del Regolamento sulle nuove classi di concorso, si attende ora l’uscita del bando del concorso scuola 2016. Secondo il sindacato Anief la pubblicazione del bando potrebbe arrivare già domani o al massimo entro venerdì. Un bando molto contestato dagli insegnanti. In particolare per il sindacato Anief, che sta valutando se impugnare o meno il bando, contesta la riduzione delle 150 classi di concorso di quasi un terzo e la decisione di accorparle entro otto grandi contenitori di materie di insegnamento.
Non si placano le polemiche sul concorso scuola 2016, con le nuovi classi di concorso che sono attese per la pubblicazione del bando: era previsto da dicembre, poi slittato a febbraio, ancora non arriva la data tanto attesa ma dovremmo davvero essere agli sgoccioli per la pubblicazione di questo concorso dibattuto da tutti e criticato da molti. Arrivano le parole negative anche dal sindacato Anief che con il presidente Marcello Pacifico si esprime contro la scelta delle varie novità utilizzate dal Governo Renzi: «stiamo valutando se e come impugnare anche le nuove classi di concorso, visto che pure i Giudice di secondo grado della giustizia amministrativa ha già espresso forti critiche. Intanto di sicuro, appena usciranno i bandi di concorso, informeremo gli esclusi su come impugnare il bando che li vede ingiustamente estromessi: li faremo partecipare comunque alla selezione». Ma quali sono i punti contestati realmente? La riduzione delle 150 classi di concorso di quasi un terzo e sopratutto la decisione di accorparle entro otto grandi contenitori di materie di insegnamento: «viene secondo noi così penalizzata la qualità dell’insegnamento e della didattica».