Serve un’equazione per calcolare i 120 giorni di attività didattica che servirebbero per il superamento della prova per i docenti neoassunti fase c 2015/2016. E’ quanto consiglia il Presidente Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani, professor Romano Pesavento, su OrizzonteScuola.it: “Secondo il nostro orientamento, la soluzione interpretativa da seguire è quella per cui è necessario ricorrere allo stesso meccanismo applicato, per determinare le condizioni di cui al comma 116 nei casi di part-time. In altre parole, occorre rideterminare proporzionalmente i giorni relativi alle attività didattiche, in base alla data di presa di servizio. Partendo da quest’ultima, dovrà essere innanzitutto calcolato il totale di giorni di servizio possibili (TGSP) e risolvere la seguente proporzione, per calcolare il totale dei giorni di didattica da realizzare (TGDR): TGDR:TGSP=120:180 => TGDR=120xTGSP:180”.
Novità per i neoassunti 2015/2016. OrizzonteScuola.it ha riportato la notizia ufficiosa sui 120 giorni di attività didattica che servirebbero per il superamento della prova. Il Presidente Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani, professor Romano Pesavento, ha voluto rispondere ad alcune domande mosse durante il primo incontro con i neoassunti della provincia di Lucca. Per quanto riguarda i 120 giorni effettivi di attività didattica previsti per poter superare il periodo di prova, Pesavento avrebbe detto che bisogna ricalcolare i suddetti giorni in base ad una proporzione che includa la data in cui si è iniziato a prestare servizio. Sarebbe quindi una decisione che viaggia in parallelo con quanto ha proposto l’avvocato e professore Alessio Parente come portavoce del Coordinamento. Grande soddisfazione per la proposta, visto che non discrimina l’anno di prova dei neoassunti della fase C, che invece precedentemente si trovavano esclusi dal calcolo proprio in quanto assunti il primo dicembre del 2015. In caso contrario avrebbero dovuto calcolare i 120 giorni di attività didattica a partire da quella data. I sindacati, così come riporta sempre OrizzonteScuola.it, avrebbero richiesto di portare a termine quei chiarimenti che il Miur aveva promesso il 29 dicembre scorso e che non hanno ancora trovato concretezza.