Non l’hanno preso bene il bando del concorso scuola 2016 gli insegnanti abilitati Tfa, Tirocinio formativo attivo. E’ quanto si legge nei commenti postati su Twitter a poche ore dalla pubblicazione, avvenuta ieri, del bando del concorso scuola 2016. I docenti si sentono “truffati” dal governo Renzi che ha stabilito questa selezione. E c’è addirittura chi minaccia “ritorsioni” alle urne. “@SteGiannini Sì, attuazione di un chiaro piano di delegittimazione degli #abilitatiTFA. Risposta conseguente alle urne! #ConcorsoScuola; @CoordNazTFA novità in merito all’inserimento in #GAE? Percorsi simile a SISS trattamento diverso #abilitatitfa #concorsoscuola già falsato; @silviachimienti #M5S ora che iperselezionati #abilitatitfa sono stati danneggiati di nuovo da #concorsoscuola, quale alternativa? Nessuna!; @TG1_RAI perché non date notizia del #ConcorsoScuola di #Renzi che manda a concorso per la SECONDA volta #abilitatiTFA con anni di servizio; @msgelmini #abilitatitfa truffati di nuovo da #ConcorsoScuola falso. Punito merito. @CoordNazTFA ormai è tardi. Non si può far nulla”.



A poche ore dalla pubblicazione del bando del concorso scuola 2016, uscito ieri in Gazzetta Ufficiale, non si placano le polemiche sulla selezione voluta dal ministero dell’Istruzione. La Flc Cgil, secondo quanto riportato da OrizzonteScuola, denuncia i rischi del bando per i docenti precari. E’ Domenico Pantaleo, Segretario generale Flc Cgil, a sostenerlo: “Ancora una volta, senza il confronto con il sindacato, il Miur pubblica un bando di concorso che mortifica il lavoro, le professionalità, la dignità di chi insegna nella scuola da anni. Il bando del nuovo concorso per più di 63mila docenti ripropone un modello di esame scritto molto discutibile, anche per chi si è abilitato con le prove preselettive.Il concorso pubblico rimane per noi il sistema di reclutamento più trasparente. Ma ora si vuole proporre ai docenti abilitati un concorso che per i numeri riguarderà solo i docenti interessati al turnover e non garantirà il posto per tutti, lasciando molti di loro senza lavoro. A ciò si aggiunge l’impianto autoritario della legge 107 del 2015 che con la chiamata diretta da parte dei dirigenti mette in discussione la libertà d’insegnamento e le competenze dei docenti immessi in ruolo”. (clicca qui per leggere tutto) 



Il concorso scuola è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il che fa partire un countdown per i candidati che per accedere ad uno degli oltre 63 mila posti di lavori messi in palio, dovrà superare una serie di prove. Vediamo nel dettaglio come si snoderanno. Ci sarà una prima prova “computer based” della durata di 2 ore e mezzo per rispondere ad 8 quesiti di cui 6 a risposta aperta. Poi si passerà alla prova pratica che varia a seconda della classe per cui si concorre ed infine una prova orale della durata di 45 minuti di cui i primi 35 ci sarà la simulazione di una lezione ed i restanti 10 di interlocuzione con lo stesso candidato. Complessivamente il punteggio da assegnare è al massimo pari a 100 di cui 40 per le prove scritte, 40 per la prova orale e 20 in base ai titoli.



Dopo la pubblicazione del bando del concorso scuola 2016, uscito ieri sulla Gazzetta Ufficiale, sono già annnunciati ricorsi. L’associazione professionale sindacale Anief fa sapere infatti, in una nota, che impugnerà il bando perché “chi ha i titoli per concorrere non può essere estromesso”: “rimangono fuori dal concorsopubblico tutti i docenti precari non abilitati con 36 mesi diservizio, i docenti di ruolo e i giovani laureati”. Sarà impugnata “l’esclusione illegittima dal concorso a cattedre dei circa 5mila abilitandi di sostegno e di tutti gli abilitandi sudisciplina e sostegno che stanno completando il loro percorso formativo (non concluso in quasi tutti i casi per ritardi dipendenti dall’università organizzatrice)”. 

Ieri è stato finalmente pubblicato in gazzetta ufficiale il bando per il concorso docenti 2016, come previsto dalla legge 107/2015 “Buona Scuola”. I posti a bando – si legge sul sito del Miur – sono 63.712, di cui 57.611 relativi alle varie discipline e 6.101 di sostegno. La suddivisione per grado di istruzione è la seguente: scuola dell’infanzia 7.237; scuola primaria 21.098; scuola secondaria di I grado 16.616; scuola secondaria di II grado 18.255. A questi posti vanno aggiunti altri 506 posti per tutti i gradi di istruzione e relativi alla nuova classe di concorso A023, insegnamento dell’italiano come lingua seconda. Al concorso, per soli docenti abilitati, ci si potrà iscrivere solo online a partire dalle ore 8.00 di lunedì 29 febbraio e fino alle ore 14.00 del 30 marzo 2016. Il candidato può presentare la domanda in una sola regione. Chi ha i titoli per partecipare ad una procedura concorsuale relativa ad un ulteriore ciclo di istruzione rispetto a quello prescelto (infanzia e primaria, secondaria di I e II grado, sostegno) può farlo e presentare la domanda anche in una regione diversa da quella prescelta per il primo bando. Per partecipare e iscriversi al bando, giova ripeterlo, occorre essere abilitati; l’abilitazione alla docenza – distinta dall’assunzione in ruolo – risale al decreto ministeriale n. 249 del 10 settembre 2010, che ha stabilito un nuovo percorso per la formazione iniziale del personale docente. Dunque no potranno partecipare al concorso i docenti già entrati in ruolo, compresi coloro che sono entrati in ruolo con la fase C, quella del potenziamento dell’offerta formativa, che ha concluso il piano straordinario della riforma varata con la “Buona Scuola”. Tra i docenti abilitati che possono presentare domanda ci sono quelli che hanno concluso il I e il II ciclodi TFA (tirocinio formativo attivo), chi ha concluso il PAS (percorso abilitante speciale), ma anche i “congelati” Ssis, i laureati in Scienze della formazione primaria (ex vecchio ordinamento) che si sono laureati dopo il 2010-2011 (per la scuola dell’infanzia e per quella primaria) e i candidati aventi diploma magistrale abilitante, entro il 2001/2002 come stabilito dal DPR 25 marzo 2014. In bocca al lupo a tutti.

Finalmente stato pubblicato il bando del Concorso scuola 2016 con le classi di concorso previste dalla Riforma della Buona Scuola: dopo mesi di attesa, qui sotto potete trovare tutte le informazioni definitive uscite poco fa sulla Gazzetta Ufficiale. Il Miur e il ministro Giannini si dicono soddisfatti, 63mila docenti ora potranno iscriversi alle nuove classi di concorso e sopratutto partecipare all’esame diviso in prova scritta e orale, riformate rispetto all’ultimo concorso effettuato.  Ecco dunque tutte la date utili per il nuovo bando appena pubblicato: si potrà inoltrare la domanda di iscrizione a partire dalle ore 8.00 di lunedìì 29 febbraio e fino alle 14 del 30 marzo 2016. La domanda si potrà presentare solo online accedendo al portale dedicato (clicca qui) ricordando che il concorso per i docenti è dedicato esclusivamente agli insegnanti abilitati. Per aiuto e info sulla compilazione da lunedì 29 febbraio è attivo un servizio di assistenza telefonica (0809267603) dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 13 e dalle 14 alle 8. Da ultimo, con successivo avviso su Gazzetta Ufficiale, è previsto per il prossimo 12 aprile 2016 le date delle prove scritte che si svolgeranno a partire dalla fine si aprile. 

Finalmente è uscita il bando del Concorso Scuola 2016, pubblicato pochi minuti fa sulla Gazzetta Ufficiale e sul sito del Ministero dell’Istruzione: 63mila posti in tutta Italia con le varie classi di concorso come previste dalla Riforma della Buona Scuola, con gli insegnanti che in questi momenti stanno con impazienza andando a scovare le varie specifiche per poter presentare la propria candidatura ai tre bandi appena usciti. Dopo mesi di attesa sono stati filamenti pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale i bandi sopra citati per la precisione di 63712 posti per docenti in tutta Italia: 7237 per la scuola d’Infanzia, 21.098 per la Primaria, 16616 per la Secondaria di I grado e 18255 per la Secondaria di II grado. Ecco le prime parole pronunciate dal Ministro Giannini all’Ansa a pochi secondi dall’uscita del bando: “Oggi segniamo un’altra tappa fondamentale dell’attuazione della Buona Scuola. Rimettere in moto la macchina dei concorsi era essenziale per dare certezza sui tempi delle selezioni a chi vuole entrare in modo stabile nella scuola. Si torna alla Costituzione, avremo un bando ogni tre anni con cadenza regolare”. 

Continua il mistero attorno alla pubblicazione del bando di Concorso Scuola per 63mila posti nelle varie classi di concorso, come annunciato dal Ministero e dal Governo a inizio 2016. Ebbene, l’uscita doveva essere per oggi ma il tempo passa e ancora di comunicazioni sulla Gazzetta Ufficiale o sul sito del Miur non ce ne sono: si diffondono dunque varie voci che per piccoli dettagli ancora non pronti e per errori tecnici nella compilazione delle classi di valutazione per le abilitazioni, non farebbero uscire il bando oggi, ritardando a questo punto a lunedì, ultimo giorno di febbraio (ricordiamo che la data limite di febbraio era stata data da Renzi e Giannini ad inizio anno). Ebbene, mentre si rincorrono le voci e le indiscrezioni, il Ministero dell’Istruzione continua ad affermare, con la nota ufficiale, che il bando uscirà oggi, 26 febbraio 2016. “Le lunghe attese sono finite, il bando per il concorso scuola è pronto per essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale per il 26 febbraio”. Tra qualche ora scopriremo se il canale ufficiale aveva ragione o se invece a prevalere saranno le indiscrezioni.

Cresce il mistero attorno al bando per il Concorso Scuola 2016: oggi doveva essere il giorno X ma al momento ancora non si vedono alcune pubblicazioni ufficiali nel sul sito del Miur e neanche sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. Alcuni parlano di ritardi dovuti ad errori tecnici nella compilazione del bando, come scriviamo qui sotto, mentre la maggior parte aspetta ancora la comunicazione per oggi dell’attesissimo concorso scuola per circa 63mila docenti. Sul portale Orizzonte Scuola, che è provvisto di un canale aperto con il ministero, ci sarebbero alcune anticipazioni riguardo agli ultimi nodi da sciogliere. Rimane infatti insoluto il problema della tabella di valutazione dei titoli: forti dubbi restano per la questione della valutazione dei punteggi da assegnare alla varie abilitazioni con la selezione e il punteggio di servizio. In origina il testo di riforma del governo parlava di 5 punti assegnabili ad abilitazioni tipo Tfa mentre per ogni anno di servizio un misero 0,5: polemiche fortissime si sono mosse subito e infatti il Governo ha tentato di correggere il tiro con la commissione ministeriale del concorso che starebbe rivedendo la quesitone punteggi (forse proprio questo il motivo del ritardo del bando). La soluzione, sempre secondo le fonti di Orizzonte Scuola, riferirebbero di 0,7 punti per ogni anno di servizio, fino a 5 punti abilitazione in base al voto e 5 punti bonus per le abilitazioni con selezione.

L’attesa per la pubblicazione del bando definitivo in Gazzetta Ufficiale del Concorso Scuola 2016 prevista per la giornata odierna potrebbe essere caratterizzata da un ulteriore ritardo. Ad annunciarlo è il portale Businessonline.it che ipotizza il concretizzarsi dell’ennesimo slittamento dell’uscita del bando a causa di un possibile errore nelle definizioni delle nuove classi di concorso. Questo aspetto potrebbe avere come conseguenza un ritardo non solo nella pubblicazione del bando per il Concorso Scuola 2016 ma anche per il terzo ciclo del Tfa. Nello specifico – secondo il portale – l’errore riguarderebbe il contenuto dell’Allegato A1 che racchiude la lista degli esami che gli aspiranti docenti avrebbero dovuto sostenere nel corso dei loro studi di laura del Vecchio Ordinamento e che permettono l’accesso al Concorsone. Oggetto di confusione sarebbero le classi A23 e A25 relative rispettivamente alla lingua italiana per discenti di lingua straniera (inserita nell’allegato A1 e rappresentante una delle nuove classi di concorso) e Lingua inglese e seconda lingua comunitaria nella scuola secondaria di primo grado (non indicata nell’allegato A1 nonostante siano presenti i relativi esami).

Come annunciato dal Ministero dell’Istruzione e rilanciato da Orizzonte Scuola, il Concorso Scuola 2016 con il bando definitivo dovrebbe uscire a fine febbraio, ma oggi è prevista la pubblicazione della Gazzetta Ufficiale nella quale dovrebbero a questo punto essere inseriti i bandi del concorso tanto attesi da dicembre. Il via libera, come ben sapete, arriva dopo la pubblicazione della riforma delle classi di concorso che saranno alla base dei bandi, con validità a partire dal 23 febbraio 2016. 63mila docenti attendono di sapere il destino del loro bando e capire dove potersi candidare con i nodi che sono quasi tutti sciolti: la nuova lingua straniera comprenderà due domande a risposta chiusa di comprensione nell’esame, invece che a risposta aperta come sembrava in un primo momento, con il dubbio che però ancora rimane sul calcolo del valore dei titoli, a partire dagli anni di servizio e il rapporto con le abilitazioni selezionate. Da quanto anticipa il portale Orizzonte Scuola, secondo le ultime indiscrezioni sembra che il Ministro stia cercando in queste ultime ore il modo di valutare il servizio in proporzione agli anni di insegnamento. Per tutte le ultime novità nel corso della giornata vi aggiorneremo sulle possibili novità di presentazione del bando di concorso scuola 2016.

In attesa della pubblicazione del bando del concorso scuola 2016, che secondo le indiscrezioni del sindacato Anief dovrebbe uscire oggi, il Movimento 5 Stelle pensa già agli esclusi dalla selezione. E’ stata depositata infatti dal M5S una risoluzione in commissione Cultura alla Camera. Secondo quanto riportato da OrizzonteScuola, il M5S chiede di “dare avvio a una fase transitoria per assumere gli abilitati esclusi dal prossimo concorso scuola 2016 su tutti i posti vacanti, anche al 30 giugno, per i quali sono state assegnate quasi 100 mila supplenze anche quest’anno, e prorogare il limite dei 36 mesi per le supplenze, attualmente previsto per il 1 settembre 2016″. E i parlamentari del Movimento 5 Stelle aggiungono che “il concorso scuola 2016 taglierà fuori circa 120 insegnanti abilitati. Insomma, la grande campagna di reclutamento promessa con la Legge 107 ha spostato solo qualche granello di sabbia all’interno del meccanismo del reclutamento”.