C’è grande fermento nel mondo dei docenti in cerca di un posto fisso nella Scuola Pubblica Italiana dopo l’annuncio del Governo con il Concorso per mezzo del quale verranno assegnati oltre 63 mila posti. Nelle ultime ore il sottosegretario Faraone ha parlato dell’argomento annunciando delle gustose novità per quanti so no interessanti alla cosa. Nello specifico Faraone ha fatto presente che le prove saranno basate non tanto sulle nozioni bensì sulle metodologie in ragione di uno specifico ordine del giorno approvato dalla Camera. Inoltre, Faraone ha fatto presente che ci sarà maggiore omogeneità tra i diversi ambiti disciplinari, che non verranno dimezzate le domande di lingua straniera e che il punteggio di servizio non sarà ammissibile in toto ma soltanto in misura contenuta.



Non si placa il dibattito sul grande concorso scuola 2016 che si terrà a breve appena uscirà il bando tanto atteso e annunciato il governo per inizio febbraio: polemiche da ogni lato, e oggi in una intervista esclusiva sulle nostre pagine del Sussidiario, Giovanni Cominelli (esperto di politiche scolastiche) il richiamo sulla decisione del governo arriva sul tema dell’educazione. Secondo Cominelli infatti i concorsi tradizionali come sembrano essere anche quelli che partono in questo 2016 non puntando altro che sulla competenza cognitiva e conoscitiva: «Delle altre però, la commissione giudicatrice non può sapere nulla. Il che è come dire che non è in grado di assumere solo per una scuola-auditorium, tutta centrata sul cognitivo, una scuola non-educante. L’attuale meccanismo di assunzione non garantisce minimamente la qualità del personale». Secondo l’esperto dunque l’unica modalità per ribaltare l’odierno empasse del concorso insegnanti, sarebbe quella per cui le scuole possano assumere direttamente. “Troppo idealista? Al momento serve un governo che cambi la struttura del sistema scolastico e a quanto pare ancora non si dà», chiosa Cominelli in questa intervista.



Docenti ancora in attesa del bando per il concorso scuola 2016. La pubblicazione, prevista in un primo momento per i primi giorni di febbraio, è slittata. IL bando sarà pubblicato entro i prossimi 15 giorni: ad affermarlo Davide Faraone, sottosegretario del Ministero dell’Istruzione durante la trasmissione Rai “La radio ne parla”, come riporta OrizzonteScuola.it. Faraone ha anche aggiunto che i posti banditi dal concorso scuola saranno 63mila e per quanto riguarda le prove ha confermato marzo per lo scritto e giugno per l’orale. Presente in trasmissione anche Gianna Fracassi della segreteria nazionale della Cgil. La sindacalista ha però sottolineato che il concorso scuola “coprirà soltanto 5mila posti sul sostegno” quindi non tutti i posti vacanti: “Inoltre c’è il problema dei docenti precari con 36 mesi di servizio per i quali bisogna rispettare la sentenza europea”. Infine è stata sollevata anche la questione degli insegnanti dell’infanzia eslcusi dal piano del Governo sulla Buona scuola. 

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