Parla con una lettera aperta al Miur e ad Orizzonte Scuola, il portale del mondo scolastico, un docente attaccando il concorso scuola 2016 definendo “concorso truffa”: è uno dei tanti docenti che ha aderito al Comitato contro il concorsone promosso dal Governo Renzi e pubblicato come bando su Istanze Online a fine febbraio. Secondo il docente, il provvedimento fa acqua da tutte le parti: «Sicuramente qualcuno dirà che è “interpretare male”, il fatto che con la Buona Scuola siano già stati assunti docenti presenti nelle graduatorie di merito del concorso a cui erano risultato idonei. Quel concorso non era abilitante, quindi non erano né vincitori di concorso né dotati di abitazione». Ma la polemica in questa lettera pone l’accento anche sul fatto per cui in graduatorie sarebbero presenti anche chi si trovava parcheggiato in graduatorie da decenni, senza aver mai fatto lezione e «che ha abbandonato altri posti di lavoro per essere assunto nella scuola. I criteri dello stato sono tutt’altro che equi».
Il Concorso scuola 2016 non accenna a diminuire per quanto riguarda numero di polemiche e questioni poco chiare: la strada per 60mila docenti circa è ancora lunga e le pratiche da chiarire sono ancora tante. Il portale Orizzonte Scuola segnala una domanda di una lettrice, anche le i docente, che chiama in causa il tema delle graduatorie di merito. La lettrice chiede, «questione idoneità al concorso, nel bando si dice che all’esito delle procedure concorsuali i candidati sono collocati in una graduatoria di merito comune a ciascuna procedura, ma quanti sono i posti?». La risposta della commissione scuola del servizio arriva immediata: «Le graduatorie di merito derivanti dal nuovo concorso a cattedra 2016 presenterà un numero di idonei del 10%, nonché “i concorsi per titoli ed esami sono nazionali e sono indetti su base regionale, con cadenza triennale, per tutti i posti vacanti e disponibili, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, nonchè per i posti che si rendano tali nel triennio. Le relative graduatorie hanno validità triennale e perdono efficacia con la pubblicazione del successivo concorso con nuove graduatorie”», afferma il testo del bando.
Che ci siano delle polemiche per il nuovo concorso scuola 2016 ormai è un dato di fatto, il bando pubblicato su Istanza online ormai da 15 giorni continua a generare problemi ed elementi poco chiari, che vari sindacati proseguono nella contestazione e protesta. Tra questi, la Cisl segnala alcuni problemi sulle nuovi classi di concorso e sui titoli di accesso: come scritto sul portale Orizzonte Scuola, in caso di domanda di partecipazione a posti di “un ambito disciplinare verticale” rispetto ad esempio alle classi di concorso A11-A13 deve essere compilata una sola domanda. Non è di immediata comprensione, per cui ad esempio si deve cliccare sulla funzione “aggiungi abilitazione all’insegnamento” nel campo “classe di concorso a richiesta e titolo di accesso”: a quel punto bisogna procedere all’inserimento dell’ambito e di ciascuna altra classe di concorso. Infine, bisognerà procedere analogamente per la partecipazione a posti di scuola primaria e scuola dell’infanzia, continua a segnalare la stessa Cisl.
In vista delle prove del concorso scuola 2016 l’associazione ADAM, Associazione Docenti Abilitati per Merito TFA, chiede al ministero dell’Istruzione che i docenti possano avere subito dei quesiti-tipo sui quali esercitarsi. La presidente dell’associazione, Alessandra Operamolla, scrive una lettera alla Dirigente del Miur Rosa De Pasquale, lettera pubblicata da OrizzonteScuola: “Visto il carattere straordinario di questo concorso, che rientra nel piano assunzionale previsto dalla L.107, si chiede pertanto al Ministero la diffusione di una batteria di quesiti-tipo, che possano essere utilizzati dai candidati come esempio per la loro preparazione al concorso nell’esiguo lasso di tempo a loro disposizione”. L’associazione chiede inoltre delucidazioni su vari punti del concorso scuola 2016, dai criteri adottati per la valutazione di tutte le prove ai quesiti in lingua straniera, passando per l’affidabilità del sistema telematico (clicca qui per leggere la lettera)