Richieste anche da parte del Movimento 5 Stelle riguardo al concorso scuola 2016: la questione sollevata è quella relativa agli insegnanti di sostegno. Secondo quanto riportato da OrizzonteScuola, è questo il commento dei deputati M5S in commissione Cultura all’interrogazione presentata alla Camera a prima firma Maria Marzana: “Il nostro sistema scolastico soffre di una carenza strutturale di insegnanti di sostegno e questa situazione non verrà sanata neppure con il concorso 2016. E’ necessaria una risposta immediata che superi la logica emergenziale: chiediamo quindi al Miur di tutelare i  docenti prossimi al conseguimento del titolo di abilitazione e di specializzazione al sostegno consentendo loro la partecipazione al concorso 2016 o, in alternativa, di prevedere per gli stessi una fase transitoria nel periodo compreso tra il concorso e l’entrata in vigore del nuovo sistema di formazione e reclutamento dei docenti”.



Caos e caso in Molise, dopo la pubblicazione del bando per il Concorso Scuola e la relative iscrizione alla prova d’esame su Istanze online: come riporta oggi il Fatto Quotidiano, scoppia il caso attorno alle prove che sono state accorpate in alcune regioni per la mancanza di fondi. Vista l’esiguità delle cattedre disponibili e dei candidati attesi, non conviene allestire una commissione, ma il problema è arrivato al Molise, il piccolo Molise: la regione ha troppi pochi posti a disposizione per i test, e dunque è stato deciso di destinare i docenti che provano il test in Abruzzo e Calabria per sostenere le prove. «Il Molise non esiste» si diceva nel proverbio e la situazione sembra essere proprio questa: immediata la reazione e le polemiche dei molisani che sui social si scatenano. «Il governo vuole risparmiare, ma come al solito lo fa sulla nostra pelle: a rimetterci i soldi saremo noi alla fine. L’aereo e l’albergo ce li paga Renzi, visto che siamo precari e non abbiamo diritto a ferie retribuite?».



Continua a far discutere, tra annunci di ricorsi e interrogazioni parlamentari, il concorso scuola 2016, il cui bando è ormai stato pubblicato e la procedura di iscirizione avviata. I docenti abilitati che possono partecipare alla selezione possono già presentare domanda online. E sempre online si può presentare, per chi ne ha i requisiti, la domanda per diventare commissario d’esame. Su questo punto Elena Centemero, deputata e responsabile scuola e università di Forza Italia, ha presentato un’interpellanza al ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, sostenendo, come riporta OrizzonteScuola, che i compensi attribuiti sono “inadeguati ai compiti svolti”: “La retribuzione per i commissari, senza esonero dal servizio, è fissata in 50 centesimi per ogni elaborato corretto e per ogni candidato esaminato nella fase orale. Quindi la retribuzione oraria sarà circa di 65 centesimi di euro. Come si può pensare di trattare così il lavoro di un docente? Come si può pensare di trovare dei bravi docenti nella funzione importante di commissario d’esame in un concorso?”. 



Ancora denunce riguardo al concorso scuola 2016. Scoppia il caso Sardegna: i parlamentari sardi Capelli (Centro Democratico) e Luciano Uras (Sel) hanno presentato un’interrogazione congiunta alla Camera dei Deputati e Senato al Ministro dell’Istruzione, secondo quanto riportato da OrizzonteScuola:  “Ancora una volta i cittadini sardi sono penalizzati e rischiano di dover subire un’ennesima discriminazione per il solo fatto di vivere su un’isola. Infatti, nel bando di concorso finalizzato al reclutamento del personale docente pubblicato dal Ministero dell’Istruzione, nonostante sia convocato su base regionale, è stato, non si comprende perché, deciso di far sostenere ai candidati sardi la prova fuori dalla regione di appartenenza, prova che si terrà presumibilmente in piena estate, con la conseguente difficoltà per i candidati di trovare aerei liberi da e per la Sardegna”. “Sappiamo – scrivono i due parlamentari sardi – che la prova scritta è computer based. E per questo ci chiediamo come sia possibile che manchi in tutta la Sardegna un laboratorio d’informatica adatto in modo da poter far svolgere la prova ai candidati sardi nella loro regione”. I parlamentari chiedono dunque cosa intende fare il ministero per risolvere la questione.

Non si placano le polemiche riguardo al concorso scuola 2016 per il quale saranno immessi in ruolo nei prossimi tre anni 63.712 docenti. Tra questi però non sono contemplati gli educatori, come denuncia il sindacato Anief. “Gli educatori sono a tutti gli effetti insegnanti: non è possibile averli ignorati in occasione sia della riforma sia del concorso scuola a cattedre”, sottolinea Marcello Pacifico, presidente nazionale dell’Associazione sindacale professionale. “Posso annunciare – continua il sindacalista Anief – che ricorreremo in tribunale anche per loro: per permettere ai tanti precari che operano da anni nelle strutture formative e convittuali di partecipare al concorso scuola 2016. Nei prossimi giorni, verrà resa nota anche la piattaforma rivendicativa attraverso cui si intende dare il giusto merito a questa professionalità sempre più dimenticata da chi governo la scuola italiana”. E in attesa dei ricorsi annunciati continuano per gli insegnanti abilitati le iscrizioni online al concorso scuola 2016 (entro il 30 marzo) e per far parte delle commissioni giudicatrici (entro il 19 marzo).