Problemi ancora aperti sul concorso scuola docenti 2016: non solo ricorsi e caos compensi, ma spunta il problema su numerosi posti disponibili in alcune cattedre anche a pochi giorni dall’inizio delle prove scritte, il 29 aprile 2016. Come riporta il sito specializzato di Orizzonte Scuola, ci sono molti posti disponibili sugli elenchi Usr per il bando Miur nella classe di concorso lingua italiana per stranieri. Si tratta di una nuova classe a cattedra, attivata con la riforma delle classi di concorso: al momento molti posti ancora scoperti restano negli elenchi, in regioni come la Liguria, la Lombardia, ma anche il Piemonte e la Calabria. Solo in Toscana e Puglia il numero dei pretendenti è in pareggio con i posti disponibili ma comunque non superiore come numero il che fa comprendere come la prova scritta potrebbe essere una mera formalità per chi si è iscritto. Ci saranno novità nei prossimi giorni, magari con dispense speciali da parte del Miur?



Si avvicina l’inizio delle prove scritte del concorso scuola 2016: le date sono ormai state comunicate dal Miur e per i candidati il primo giorno della selezione sarà il prossimo 28 aprile e si andrà avanti fino al 31 maggio. Intanto, a dieci giorni dal via, il sito di riferimento per i docenti OrizzonteScuola, per quanto riguarda il sostegno nella scuola primaria, pubblica i numeri dei candidati per regione e li mette a confronto con i posti disponibili: “I docenti che affronteranno le prove scritte del concorso scuola 2016 sono 6915 a fronte di 3817 posti messi a bando. Ci saranno 3100 docenti che resteranno fuori. Il maggior numero di domande nel Lazio, con 1932 partecipanti a fronte di 553 posti a disposizione, mentre la Lombardia presenta un numero di domande presentate addirittura inferiore ai posti messi a bando. Stessa cosa in Veneto con 274 domande presentate a fronte di 346 posti banditi”. (clicca qui per vedere la tabella)



A poco più di una settimana dall’inizio delle prove scritte del concorso scuola 2016, nuove notizie per i candidati sulle sedi della selezione. Secondo quanto riferito da OrizzonteScuola, i siti degli Uffici scolastici regionali starebbero rifacendo gli elenchi che individuano la distribuzione nelle sedi e nelle aule anche se non ci sarebbero avvisi ufficiali sulla pagina del Miur dedicata al concorso. Sul sito di riferimento dei docenti si legge che “gli USR stanno giustificando il rifacimento degli elenchi con ‘errore tecnico’, in quanto i primi elenchi riportavano una distribuzione secondo un ordine anagrafico, e non secondo l’ordine alfabetico, come richiesto dai bandi del concorso. Dunque, si corre ai ripari. Ma c’è il rischio che non tutti i candidati possano avere appreso delle modifiche (clicca qui per leggere tutto)



Ancora polemiche sui compensi per i commissari delle prove scritte del concorso scuola 2016. Nonostante il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini abbia annunciato ieri la possibilità di un aumento dei compensi, queste rassicurazioni non sono state evidentemente una risposta sicura per i docenti visto che in alcune regioni sono stati riaperti i termini per la presentazione delle domande. Il Piemonte li ha riaperti per la seconda volta. Intanto, come riporta OrizzonteScuola, Francesca Puglisi, responsabile nazionale Scuola del Pd. “ha presentato un emendamento con il quale sarà aggiunto un ulteriore stanziamento di fondi, tra gli 8-10 milioni di euro che contano già sui circa 2 milioni di euro derivanti dai pagamenti dei 10 euro di diritti di segreteria da parte degli oltre 165mila candidati alla maxi-selezione. Parte dei soldi necessari saranno decurtati dal fondo per le scuole che durante il 2016 dovranno affrontare una minore disponibilità, ma che sarà poi recuperata l’anno successivo, nel 2017. Un taglio, quindi, momentaneo legato alle contingenze del concorso. Che fortunatamente si terrà ogni tre anni”.

Dopo le parole di ieri del ministro Giannini sul concorso scuola docenti 2016 riguardo al compenso dei commissari che dovranno giudicare le prove scritte, ha replicato immediatamente ogni angolo delle opposizioni, con il Movimento 5 Stelle che ha esercitato parole più dure e dirette contro l’operato dell’intero Miur in questi mesi caotici. Il calendario con le date del concorso scuola non hanno calcato le discussioni sui ricorsi, sulle anomalie degli elenchi Usr in cui compaiono le date per ogni docente per l’inizio delle prove e sopratutto sui compensi molto bassi per ora destinati ai commissari. Se Giannini ha annunciato ieri un emendamento in cui il problema compensi è stato inserito come priorità, sono le sue parole più specifiche sulla qualità dell’aumento che hanno scatenato le polemiche politiche: «nei limiti dei paramenti possibili ma aumenteremo in modo consistente. Più o meno il doppio di quello che era previsto», sembra abbia detto ai giornalisti presenti all’Università Bicocca di Milano: immediata la reazione dei grillini chini una nota sul loro blog scrivono, «se abbiamo ben compreso il ministro Giannini intenderebbe raddoppiare il pagamento dei commissari impegnati nel prossimo concorsone, portato il compenso da uno a due euro l’ora. Se si tratta di uno scherzo, è di pessimo gusto. Se invece si tratta della realtà, informiamo il ministro che il lavoro va non solo retribuito ma anche in modo effettivo. Sono un’elemosina due euro all’ora. Magari potrebbe cominciare ad azzerarsi lo stipendio, così da comprendere meglio il valore del denaro».