Fa molto discutere il concorso scuola docenti 2016 dopo il secondo giorno di prove scritte che ha visto altri insegnanti impegnati con prove, soluzioni e quesiti (i risultati si avranno dopo la chiusura delle prove scritte, ovvero dopo il 31 maggio). Ma la sentenza di oggi del Consiglio di Stato ha forse alzato ancora di più il livello dello scontro tra Miur e docenti abilitati, e da oggi anche i non abilitati e solo laureati. Commenta il tutto Domenico Pantaleo, segretario generale della Flc Cgil, entrando nel merito della sentenza che ha di fatto aperto le porte delle prove scritte del concorso a cattedre a tutti i laureati non abilitati e diplomati magistrali ad indirizzo linguistico. «Intanto, confermiamo che la via concorsuale resta sempre quella da seguire, in materia di pubblico servizio. Deve però essere percorsa con giudizio, saggezza, trasparenza e dialogo con le organizzazioni sindacali. Non possiamo che stigmatizzare con forza, invece, la lunga serie di errori commessi dal Miur e dalla ministra su questo particolare concorso, a partire dalla esclusione dei non abilitati che non hanno potuto conseguire l’abilitazione per esclusiva responsabilità dell’amministrazione. Per un errato senso della fretta essi hanno evidentemente combinato enormi pasticci, le cui vittime sono le migliaia di docenti esclusi dal concorso». Secondo il numero 1 di Cgil per la scuola chiede poi a gran voce un ripensamento delle norme concorsuali sulla scuola, predisponendo un percorso separato e preferenziale per gli abilitati con servizio.



Caos per il concorso scuola docenti 2016: dopo la notizia data in mattinata dal Consiglio di Stato – come potete leggere sotto, il Cds ha ammesso i non abilitati al Concorsone – ora il Miur e l’intero mondo scuola sono sin subbuglio perché di nuovo potrebbe cambiare tutto. Dopo il no del Tar nelle scorse settimane, ora il Consiglio di Stato ammette al concorsone anche i semplici laureati senza abilitazione, che però hanno presentato la domanda cartacea e potranno produrre alla commissione la copia della sentenza dei giudici amministrativi che hanno concesso loro l’ammissione con riserva allo scritto. Un terremoto completo, si potrebbe dire: ora infatti il calendario delle prove scritte e l’intero carrozzone di questo bando Miur per 63mila nuovi posti a tempo indeterminato rischia di venire invaso da tutti i richiedenti ricorso degli scorsi giorni. Il tutto lo si deve alla denuncia fatta dal sindacato Anief, spesso in rotta di collisione con il Miur, specie su questo concorso che ora rischia seriamente di trasformarsi in “concorsone”. I numeri dei ricorrenti sembrano essere almeno 20 mila e il calendario finora non li teneva in considerazione: quali i prossimi provvedimenti?



Per il concorso scuola docenti 2016, oggi al secondo giorno di prove scritte per il calendario fitto fitto che porterà il concorsone fino al 31 maggio, sono iniziate le estrazioni delle lettere per gli orali che partiranno nel mese di giugno e definiranno i 63mila vincenti della cattedra a tempo indeterminato. L’orale avrà durata di 45 minuti, con 35 minuti dedicati alla lezione simulata, preceduta da una illustrazione delle scelte di contenuto, metodo e didattica, e poi 10 minuti per le interlocuzioni con il candidato da parte della commissione sui contenuti della lezione e sui fini dell’accoramento della conoscenza per la lingua straniera. Ebbene, stamattina gli Uffici Regionali Scolastici hanno cominciato ad estrarre le lettere dei cognomi dei candidati per poter iniziare a stilare il calendario degli orali e solo alcune regioni hanno già la loro lettera pubblicata sui vari siti Usr. Ecco le estrazioni per le varie classi di concorso in Lombardia: classe B04 lettera “S”, classe A54 “B, classe A51 “O” e da ultima la classe di concorso B17, con lettera estratta dalla commissione che sarà la “Q”.



Ci sono altri ricorrenti al concorso scuola 2016 ammessi alle prove scritte. A comunicarlo è OrizzonteScuola che “su ricorso patrocinato dagli avv. S. Galleano ed E. De Michele, il Consiglio di Stato con ordinanze nn. 1598/16 e 1600/16 riforma rispettivamente l’ordinanza di rigetto (laureati) e sospende la sentenza negativa (diplomati magistrali), alla luce del danno irreparabile e dei precedenti della sezione, concedendo l’ammissione con riserva alle prove concorsuali, che laddove svolte dovranno essere rinnovate”. La notizia arriva il giorno dopo l’inizio delle prove scritte: “i laureati, quindi, hanno diritto a partecipare a tutte le prove ma a vedersi riconosciuto l’inserimento nelle finali graduatorie di merito soltanto dopo il definitivo pronunciamento, se favorevole, del giudice amministrativo”. Per Marcello Pacifico, presidente del sindacato Anief, è “l’ennesima prova che l’azione legale intrapresa con il patrocinio degli avv. F. Ganci e W. Miceli, per migliaia di candidati esclusi, ha e aveva le sue ragione giuridiche”.

Forse una buona notizia per questo concorso scuola docenti 2016 che oggi arriva al suo secondo giorno i prove scritte per le varie classi di concorso a cattedra: il calendario si infittisce ma dal Ministero dell’Istruzione arriva il tanto atteso fondo di stanziamento per i commissari che nelle scorse settimane hanno sollevato un giusto polverone per i compensi ridotti ai minimi storici. È stato varato il testo dal Governo e dal Miur che prevede 8 milioni di euro in più per il concorso scuola 2016 da attribuire ai membri delle commissioni. I soldi saranno detratti dal fondo d’istituto, ovvero dalla didattica per questo 2016, il quale però a sua volta dovrebbe essere rimpinguato con un taglio ai fondi della “Buona scuola”. La riforma del Miur prevedeva infatti uno stanziamento per il miglioramento e la valorizzazione dell’istruzione scolastica: per questo anno saranno inferiori le cifre per permettere almeno ai commissari del concorso di ricevere un compenso maggiore, arrivando almeno a 3 euro circa all’ora per i vari commissari. Della serie, “bene ma non benissimo”.

Continuano i commenti al concorso scuola 2016 dopo il primo giorno di prove scritte che si sono svolte ieri. L’Unione sindacale di base – Usb contesta la selezione come si legge in un comunicato pubblicato da OrizzonteScuola: “Primo giorno del concorso e già ci vengono segnalate una serie di irregolarità che potrebbero inficiare la validità dello stesso. Quasi ovunque i colleghi evidenziano l’assenza totale delle commissioni, con la sola presenza dei tutor d’aula e in alcuni casa la mancanza anche dei referenti degli USR regionali. (…) Ci chiediamo se le commissioni d’esame esistano o siano entità metafisiche, e se il Miur abbia deciso per incapacità di sopperire in modo irregolare con i soli comitati di vigilanza delle singole scuole. Non abbiamo mai visto un concorso così dozzinale e superficiale, in cui vigilanti e candidati sono abbandonati a se stessi senza alcun riferimento istituzionale chiaro, con procedure diverse da regione a regione, da scuola a scuola, da aula ad aula. (…) Ribadiamo ancora una volta il nostro NO al concorso a cattedra, pretendiamo che i precari delle GaE, che in questi anni hanno garantito il funzionamento della scuola pubblica statale, siano immessi in ruolo senza alcun passaggio concorsuale, ma per diritto. Chiediamo inoltre che gli abilitati PAS e TFA siano inseriti immediatamente all’interno delle GaE per essere coinvolti in un piano assunzionale che rispetti le abilitazioni acquisite, annullando immediatamente la truffa di un concorso iniquo e dozzinale”. (clicca qui per leggere tutto)

Si sono svolte ieri le prime prove scritte del concorso scuola 2016 all’insegna delle polemiche e degli scontri tra sindacati e Miur. Nel primo giorno della selezione Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal hanno contestato il concorso scuola 2016 definendolo “iniquo” e hanno annunciato uno sciopero generale il prossimo 23 maggio. Per quanto riguarda le prove scritte, a pochi minuti dal via al concorso scuola 2016, sono state denunciate su Twitter irregolarità nel loro svolgimento: c’è chi ha chiamato addirittura i carabinieri per “la mancanza del verbale di insediamento della commissione e delle griglie di valutazione”. Irregolarità subito smentite dal Miur sempre sul social network. Ma da parte dei candidati che hanno affrontato le prove scritte sembra che il concorso scuola 2016 sia stato più “facile del previsto”. Sono di questo tono infatti i primi commenti raccolti dall’agenzia di stampa Ansa e riportati da OrizzonteScuola: “La prova era fattibile, l’unico problema forse è stato il tempo, troppo poco per finire i quesiti” – spiega Valeria, una candidata di Cagliari – “Principalmente si chiedeva di applicare le metodologie didattiche alla disciplina. I quesiti di inglese erano facili”. “Non era la prova che mi aspettavo, me l’aspettavo più complicata, con altri argomenti. Mi ha spiazzato”, sottolinea Valentina. “Abbiamo perso tanto tempo a studiare le vertenze generali – ha detto un’altra candidata – ma sarebbe stato meglio concentrarsi sulla disciplina”.

Sul concorso scuola docenti 2016 arriva l’attacco diretto anche di una importante associazione di insegnanti come la Gilda: dopo l’inizio delle prove scritte di questo nuovo concorso scuola a cattedra che finiranno il 31 maggio, ecco le parole di denuncia del corpo docenti di Gilda. «Sul concorso scuola partito oggi con le prime prove scritte gravano la mancata comunicazione ai candidati delle griglie di valutazione in base alle quali saranno valutati i loro elaborato e l’incognita dei commissari, su cui al momento si soltanto che nei prossimi giorni il Governo depositerà un emendamento per aumentare i compensi». La Gilda si riferisce anche direttamente alle parole del ministro Giannini di questa mattina a RaiNews24, «al ministro ricordiamo che i 63mila insegnanti che entreranno in ruolo non rappresentano nuove assunzioni, ma semplicemente la copertura del turnover per sostituire i docenti che andranno in pensione. Non c’è alcune investimento, è solo uno spot elettorale».

Dopo l’annuncio oggi, primo giorno di prove scritte del concorso scuola 2016, da parte dei sindacati di uno sciopero generale il prossimo 23 maggio, risponde il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini. “Trovo singolare proclamare uno sciopero contro un governo che assume ed annunciarlo nel giorno in cui parte un concorso da 63.712 posti. Ricordo che questo è un governo che investe sull’istruzione 3 miliardi di euro in più all’anno”, ha dichiarato il ministro secondo l’agenzia Ansa riportata da OrizzonteScuola. Secca la replica del segretario generale della UIL Pino Turi, come si legge sul sito di riferimento per i docenti: “La dignità del lavoro non è negoziabile. Quel che il ministro e il governo continuano a non comprendere è un assunto semplice: le assunzioni non cambiano le condizioni di lavoro di chi si impegna in ogni giorno a scuola. Abbiamo docenti bravissimi che garantiscono livelli di qualità alla nostra scuola pubblica, quella della Costituzione: proprio loro sono quelli che stanno firmando per mantenere la libertà di insegnamento, per uscire dalla strettoia della scelta del dirigente. Evitare derive autoritarie in una scuola laica, libera e indipendente è un elemento che interessa l’intero Paese. Il ministro non conosce i docenti e si vede.

Non il miglior modo di partire per il concorso scuola docenti 2016: nonostante le smentite del Miur che assicurano non vi siano state alcuna irregolarità nello svolgimento di questo primo giorno di prove scritte, da Roma arrivano due denunce di possibili irregolarità durante gli esami del concorso scuola. Due docenti iscritte e partecipanti al concorsone nell’Istituto Comprensivo Salvini di Roma hanno denunciato ai carabinieri (fonte Repubblica) la mancanza del verbale di insediamento della commissione e le griglie di valutazione mancanti per comprendere come andranno giudicate le prove scritte. Durante lo svolgimento dell’esame, le due professoresse hanno richiesto l’intervento dei carabinieri a cui stanno ora sporgendo denuncia formale. Di questo caso in mattinata si era diffusa sui social, in maniera confusa, la presenza di presunte irregolarità nello svolgimento della prova: ora ci sono gli elementi ufficiali che danno la cifra di come attorno al concorso scuola docenti non vi sia una perfetta e tranquilla situazione.

Nel giorno in cui il concorso scuola docenti 2016 vede la sua partenza ufficiale con le prime prove scritte in calendario, le polemiche scoppiate sono molteplici: su una di queste ha voluto rispondere il ministro Stefani Giannini che all’Ansa ha reagito piuttosto duramente alla notizia dello sciopero generale della scuola indetto questa mattina dai sindacati per il prossimo 23 maggio. «Trovo singolare proclamare uno sciopero contro un governo che assume ed annunciarlo nel giorno in cui parte un concorso da 63.712 posti. Ricordo che questo è un governo che investe sull’istruzione 3 miliardi di euro in più all’anno». Immediata la contro replica del segretario generale della Uil, Pino Turi, riportata sul portale di Orizzonte Scuola: «la dignità del lavoro non è negoziabile, quel che il ministro e il governo continuano a non comprendere è un assunto semplice, le assunzioni non cambiano le condizioni di lavoro di chi si impegna in ogni giorno a scuola. Docenti bravi che garantiscono livelli di qualità alla nostra scuola pubblica, quella della Costituzione: loro stanno firmando per mantenere la libertà di insegnamento, per uscire dalla strettoia della scelta del dirigente. Il ministro non conosce i docenti e si vede».

Il concorso scuola docenti 2016 è un coacervo di polemiche, caos, possibilità e speranze per 165mila insegnanti in tutta Italia che oggi hanno incominciato, con le prime classi di concorso al via sulle prove scritte. Tra le prime irregolarità segnalate, a Roma e Palermo, la secca smentita del Miur che su Twitter ha dichiarato, ”il concorso è partito regolarmente, non risulta nulla e smettiamola di creare polemiche laddove non ci sono” e le prime parole degli insegnanti fuori dalle sedi di esame, vi sono molte voci contrastanti su questo concorso scuola. Non da ultimo, dopo le parole del ministro Giannini, si scatena un ennesimo scontro tra l’unione dei sindacati sul mondo scuola, l’Anief e lo stesso Miur. Alle accuse di non risolvere il problema del precariato con questo nuovo “concorsone”, ha risposto Francesca Puglisi, responsabile Scuola, Università e Ricerca del Pd, rilasciando queste parole. «L’Anief ha perso al Tar tutti i ricorsi in cui chiedeva di aprire l’ammissione al concorso scuola ai non abilitati. Conferiamo ciò che avevamo detto nei giorni scorsi, le regole per diventare insegnante con la Buona Scuola sono molto chiare: accedono al concorso coloro che sono in possesso dell’abilitazione».

Hanno annunciato oggi i sindacati, nel primo giorno delle prove scritte del concorso scuola 2016, uno sciopero generale il prossimo 23 maggio. L’annuncio è arrivato da Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal durante la manifestazione a Ro,a in concomitanza con l’avvio della selezione dei docenti. Per le parti sociali il concorso scuola 2016 è infatti “iniquo, farraginoso e non adeguato alle esigenze dei territori e dei docenti stessi”, come riporta Tgcom24. Insieme con i docenti, Ata e dirigenti provenienti da tutta Italia, i sindacati hanno manifestato per “raccontare la loro idea di scuola: una #scuolavera, fatta di partecipazione, collegialità, autonomia e contrattazione, una scuola che valorizza tutte le professionalità e ascolta i bisogni di tutto il personale che vi lavora ogni giorno”. Nei giorni scorsi è stata sottoscritta in tutte le scuole da tanti lavoratori la petizione con la quale i sindacati uniti hanno lanciato una nuova fase di mobilitazione: “E’ il nostro lavoro che fa la scuola”, recita la petizione.

Sono partite tra mille polemiche le prime prove scritte del concorso scuola docenti 2016: il calendario date preciso lo troverete su Gazzetta Ufficiale, ma intanto il web e tutti i docenti che dovranno fare gli esami nei prossimi giorni si stanno chiedendo i primi risultati e possibili soluzioni dei quesiti posti. Ha parlato per presentare il “concorsone” il ministro Stefania Giannini, intervistata da RaiNews24: «sono prove innovative che tengono conto che gli aspiranti docenti partecipanti a questo concorso, a partire da oggi, sono tutti abilitati. Quindi abbiamo già avuto modo di verificare le loro competenze, la loro conoscenza delle materia su cui si presentano. Ci interessa verificare come sanno insegnare, quindi sia nell’orale sia nello scritto sarà prevalente la metodologia, la volontà di vedere se saranno dei buoni insegnati». Ha parlato poi ancora della questione ricorsi, dicendo che «ci sono stati alcuni ricorsi, parliamo di unità su 165mila domande inoltrare quindi un numero piccolissimo». Per la Giannini il concorso scuola è un ritorno alla Costituzione, «il bando è stato fatto come è logico che avvenga sulla base dei posti vacanti e disponibili e si è intrecciato con la disponibilità degli insegnanti che hanno quel tipo di specializzazione».

Mattinata subito convulsa: il concorso scuola docenti iniziato oggi con le prime prove scritte viene subito investito da caos sui social per presunte irregolarità riscontrate e intervento dei carabinieri in alcune sedi di esame. Come raccontiamo qui sotto, il Miur ha subito smentito la notizia ma di certo prosegue la “cattiva stella” sotto cui è nato questo concorsone per insegnanti. Intanto in mattinata è intervenuta l’onorevole Simona Malpezzi del Pd che attaccando il rebus delle griglie di valutazione, altro annoso problema per queste prove scritte del concorso Miur: «”da quanto le griglie di valutazione sono pubbliche in un concorso?” Questa la risposta del Miur a chi chiedeva perché non siano state ancora definite. In realtà nel concorso 2012 i criteri per la stesura delle griglie di valutazione da parte delle commissioni furono emanati dal Ministero prima della prova scritta, in modo da permettere ai candidati di avere dei parametri generali ai quali riferirsi. Poi magari ogni commissione avrà fatto storia a sé, ma una indicazione ministeriale c’era stata. In goni caso alle richieste dei candidati, portate avanti dal M5s, lecite o meno, non è stata mai data alcuna risposta dal Miur».

Si starebbero già riscontrando irregolarità nelle prove scritte del concorso scuola 2016 iniziato questa mattina. E’ quanto si legge su Twitter dove sono stati pubblicati vari tweet che seganalo problemi nelle sedi: “.@silviachimienti A Roma e Palermo chiamati carabinieri per #concorsoscuola @fattoquotidiano @Radio24_news @Corriere @OGiannino @Striscia; #concorsoscuola in Sicilia stanno chiamando i carabinieri @matteorenzi @maxbruschi @SteGiannini; .@SteGiannini #concorsoscuola carabinieri chiamati nelle sedi d’esame per mancanza di commissari @Radio24_news; @Agenzia_Ansa #concorsoscuola sta saltando per chiamate ai carabinieri #concorsotruffa; #concorsoscuola In alcune scuole italiane il concorso è fermo:mancano commissari e griglie di valutazioni. Si registrano tensioni. @RaiNews. Ma il Miur, sempre su Twitter, smentisce le irregolarità nel concorso scuola 2016 con questo tweet: “Leggiamo notizie che parlano di caos e problemi. Smentiamo, #concorsoscuola partito regolarmente | @orizzontescuola @TecnicaScuola”.

Sono partite questa mattina le prime prove scritte del concorso scuola docenti 2016, il grande concorsone dopo mesi di polemiche e discussioni arriva alla prova effettiva per i primi candidati iscritti: il resto del calendario come sempre si trova pubblicato su Gazzetta Ufficiale e nello specifico, per poter controllare la propria specifica data e collocazione di esame sono disponibili i vari elenchi stilati da Usr regionali con relative commissioni. Ieri sera il Miur (non esattamente con perfetto tempismo dato che forse sarebbe servito qualche giorno prima per preparasi al meglio) ha pubblicato un video tutorial sul canale YouTube in cui la prova del concorso scuola docenti viene spiegata nel dettaglio. Sono 6 quesiti a risposta aperta, 2 quesiti articolati ciascuno in 5 risposte chiuse, volte a verificare la comprensione della lingua straniera. La guida del tutorial mostra anche alcune pratiche che sono vietate durante le prove di cui una fa già molto discutere: essendo un esame computer based «è vietato avvalersi di supporti cartacei per lo svolgimento delle prove», ma questo preoccupa i candidati visto che specie per le materie scientifiche potrebbe esserci il bisogno di schemi, calcoli e prove prima di dare la risposta esatta, ma non si possono usare fogli o avere matite per fare tutto ciò. Già al Tfa era così e anche se si capisce il motivo – evitare qualsiasi scambio e confronto tra candidati – rischia di mortificare il docente sotto esame.

Partono oggi le prove scritte del concorso scuola 2016. Una selezione che prende il via nonostante le polemiche e i ricorsi dei docenti esclusi perché non abilitati. Il sindacato Anief denuncia la mancanza di molti commissari e delle griglie di valutazione per cui “il rischio di discrezionalità nel giudicare gli elaborati svolti dai candidati rimane alto”. Altro nodo ancora da sciogliere è quello dei ricorrenti: è possibile “che i giudici provvedano in extremis a incrementare il numero dei partecipanti, attraverso apposito decreto cautelare di ammissione”. Ieri infatti il Tribunale Regionale di Giustizia Amministrativa di Trento ha deciso di ammettere, con riserva, i ricorrenti a sostenere le prove scritte del concorso scuola 2016. E si attende, il prossimo 19 maggio, la discussione dei ricorsi da parte del Consiglio di Stato. Intanto alcuni Uffici scolastici regionali, quelli di Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Veneto secondo quanto riferito da OrizzonteScuola, hanno già predisposto i locali e le attrezzature informatiche necessarie per lo svolgimento di sessioni allargate o suppletive. Il presidente dell’Anief Marcello Pacifico sottolinea che “quella di ammettere i ricorrenti con riserva rimane un’ipotesi ancora percorribile, a patto che il giudizio del giudice d’appello venga emesso prima del termine delle prove scritte, che corrisponde con l’ultimo giorno di maggio. In caso di accoglimento, lo stesso Tar Lazio dovrà mutare il precedente orientamento negativo e ordinare, di conseguenza, al Miur la partecipazione di tutti gli esclusi”.