Si avvicina la prova scritta del concorso scuola docenti 2016 e, pur tra le polemiche legate ai ricorsi degli insegnanti non abilitati, i candidati iniziano a pensare alle prove d’esame che li attendono. Per quanto riguarda la data della prova scritta questa sarà comunicata ufficialmente dal Miur il prossimo 12 aprile, anche se secondo quanto anticipato da OrizzonteScuola potrebbe svolgersi il 28 aprile. Per quanto riguarda la tassa obbligatoria da pagare per la partecipazione al concorso scuola docenti 2016 questa si potrà pagare entro la data della prova scritta e la ricevuta andrà esibita il giorno della prova. Così come indicato in un avviso dell’Ufficio scolastico regionale della Campania, riportato sempre su OrizzonteScuola: “Si rammenta che, per la partecipazione alle procedure concorsuali di cui ai DD.MM. 105, 106 e 107 del 23/02/2016, è dovuto, ai sensi dell’art.1 comma 111 della Legge 107/2015, il pagamento di un diritto di segreteria pari ad €.10,00 per ogni classe di concorso o ambito verticale per i quali si concorre. I candidati che ancora non avessero provveduto a tale pagamento sono tenuti a farlo con ogni urgenza, e comunque prima dello svolgimento delle prove scritte. Gli stessi avranno cura, il giorno della prova scritta, di esibire la ricevuta di versamento al personale addetto. In mancanza, verranno ammessi con riserva”.



Sono stati riaperti in Lazio, dall’Ufficio scolastico regionale, i termini per la presentazione delle domande di partecipazione alle commissioni d’esame per il concorso scuola docenti 2016. A riferirlo è OrizzonteScuola. Si potrà dunque inviare la propria candidatura in qualità di presidente, commissario e membro aggregato. La riapertura dei termini per presentare le domande per le commissioni del concorso scuola docenti 2016, è scritto in una nota del 1° aprile 2016 riportata dal sito di riferimento per gli insegnanti, ” è dovuta all’elevato numero di partecipanti alle procedure concorsuali, per cui si è ritenuto opportuno prendere tale decisione al fine di assicurare la più ampia copertura delle esigenze presenti e future e per il corretto funzionamento delle commissioni”. (clicca qui per leggere tutto)



Non si placano le polemiche sul concorso scuola docenti 2016. Dopo la chiusura delle iscrizioni, lo scorso 30 marzo, è stata annunciata da parte di alcuni sindacati la presentazione di ricorsi degli insegnanti esclusi dalla selezione perché non abilitati. E la Flcgil sostiene che “ci voleva riserva per chi ha 36 mesi di servizio”. Lo afferma, come riporta OrizzonteScuola, in una nota pubblicata sul proprio sito: “Prima del bando era stata l’Anief a chiedere al Miur di prevedere una quota riservata per candidati con più di 36 mesi di servizio. Innanzitutto il fatto che i bandi siano stati pubblicati senza un vero e proprio confronto con i sindacati che avrebbe permesso, secondo la Flcgil, di evitare alcuni errori. Il primo, la congruità delle norme sull’accesso ai concorsi della scuola con quelle dei pubblici concorsi che prevedono una riserva di posti per chi ha 36 mesi di servizio. Ciò ha evitato che il Ministero avviasse una riflessione sul reale stato degli organici che avrebbe favorito un piano pluriennale di stabilizzazioni, al di là dei posti messi a concorso. Infatti, secondo i calcoli del sindacato, i posti comuni e di sostegno affidati a supplenze annuali sono stati circa 60 mila, dimostrando una presenza massiccia di docenti precari che si aggirano intorno agli 87mila”.