Ancora polemiche sul concorso scuola 2016 e sui docenti esclusi dalla selezione. Il deputato regionale del Piemonte Andrea Appiano (PD), scrive al ministro dell’Istruzione Stefania Giannini per fare una denuncia. La lettera è pubblicata da OrizzonteScuola: “Nei giorni scorsi ho ricevuto una delegazione di insegnanti abilitati PAS, i quali mi hanno sottoposto una questione che mi pare a dir poco surreale. Si tratta, infatti, di insegnanti che avevano titolo a frequentare i percorsi PAS sin dal 2013, ma che per ragioni organizzative sono stati inseriti nella terza annualità – quella corrente – del percorso speciale.Per quanto concerne tale annualità, il PAS è stato avviato nell’autunno 2015 dall’Università degli Studi di Torino, d’intesa con l’USR Piemonte, e si è concluso con 211 abilitazioni, principalmente nelle classi di concorso di matematica, tecnologia, lettere, educazione motoria, inglese e francese. Tutte queste abilitazioni sono state conseguite nel mese di aprile 2016, ciò che ha impedito ai 211 insegnanti di accedere al concorso previsto dall’articolo 1, comma 114, della legge 107/2015, legge che ha individuato, come requisito di ammissione al concorso stesso, il possesso del titolo di abilitazione all’insegnamento “conseguito entro la data di scadenza del termine per la presentazione della domanda”, ossia entro il 30 marzo 2016” (clicca qui per leggere tutto)
Continuano le prove scritte del concorso scuola 2016 e proseguono le lamentele degli insegnanti riguardo alla selezione bandita dal Miur. Chi ha già effettuato i test racconta come è andata. Sono tante infatti le testimonianze inviate dai docenti a OrizzonteScuola. Ecco quella di Paola Colombo che scrive: “(…) La sensazione nel prepararmi allo scritto è una sensazione di smarrimento; quale sarà la tecnica più efficace? Non è facile scrivere senza un destinatario conosciuto, senza sapere i criteri che verranno maggiormente presi in considerazione. Un salto nel vuoto. Scrivo, mi esercito. Per ignoti. La conseguenza di ciò è che stiamo diventando come operai intenti confezionare Uda complete e sintetiche alla velocità della luce, condensando al loro interno il più alto concentrato di terminologia specifica (non si sa mai che a scremare gli scritti ci sia un software). Ciò che ne risulta è una serie di compitini aridi e impersonali, vuoti. (…) Non si diventa insegnanti in un quarto d’ora”. (clicca qui per leggere tutto)
Potrebbero allungarsi i tempi per i ricorsi al concorso scuola 2016 dopo la comunicazione del Tar del Lazio sul fatto che si “possano svolgere sezioni suppletive”. Il Tribunale regionale amministrativo ha inviato la comunicazione agli avvocati dei candidati. Ecco il commento infatti dell’avvocato Santi Delia, riportato da la Tecnica della Scuola: “Il Tar ha rinviato la trattazione di molti ricorsi al mese di giugno e luglio, dividendo la trattazione dei ricorsi non solo per la data del 19 maggio (ultima utile per giungere ad eventuali sessioni suppletive entro il 31/5) ma anche dopo”. Il legale ha poi spiegato che i tempi potrebbero essere lunghi in particolare per i docenti laureati privi di abilitazione: “Il 19 maggio si celebrerà l’udienza per i nostri ricorsi pilota dei Dottorati (solo il primo gruppo che aveva ottenuto il provvedimento favorevole ed ha già sostenuto le prove), dei diplomati magistrale linguistico e #gminfanzia2012”.
Dopo la comunicazione del Tar del Lazio, riguardo a ricorrenti del concorso scuola 2016, sul fatto che si “possano svolgere sezioni suppletive”, arriva il commento dell’Anief. Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato afferma, secondo quanto riportato da OrizzonteScuola che “i giudici hanno giustamente fatto rilevare che, qualora dovesse esprimersi favorevolmente ai ricorrenti, il Ministero dell’Istruzione dovrà necessariamente programmare un nuovo calendario di prove, con date successive al 31 maggio, visto che quando arriverà il giudizio monocratico con ordinanze cautelari, sempre in attesa di entrare nel merito, la maggior parte delle prove scritte potrebbero già essere state svolte”. E aggiunge: “A questo punto è chiaro che dovranno essere valutate le posizioni dei ricorrenti, non tutte omogenee. Come è ormai scontato che la battaglia legale continuerà comunque presso il Consiglio di Stato, avverso le pronunce del TAR da parte di entrambe le parti. Nel frattempo, il Ministero dell’Istruzione farebbe bene ad attrezzare sin d’ora le sedi d’esame dei ricorrenti”.
Proseguono le prove scritte del concorso scuola 2016, iniziate lo scorso 28 aprile e in programma fino al prossimo 31 maggio. I docenti abilitati che si sono iscritti alla selezione bandita del Miur sono alle prese con i test mentre gli insegnanti che hanno fatto ricorso sono ancora in attesa di sapere se saranno ammessi. Riguardo ai ricorrenti il Tribunale amministrativo regionale del Lazio ha emanato una nota, pubblicata da OrizzonteScuola, in cui comunica che per la valutazione dei candidati esclusi al concorso scuola 2016 saranno “adottate le misure più idonee per la tutela degli interessi protetti dei ricorrenti, anche con soluzioni alternative all’ammissione con riserva, in sede cautelare, alle prove concorsuali eventualmente mediante apposita sessione riservata di esame, per coloro che ottengono una decisione giudiziale di merito favorevole”. Secondo il sindacato Anief si tratta di una comunicazione “rilevante” che arriva a pochi giorni dall’atteso parere della Camera di Consiglio del Tar: il prossimo 19 maggio si saprà infatti se i 25mila laureati ricorrenti potranno partecipare alla nuova procedura per l’eventuale calendarizzazione delle prove suppletive del concorso scuola 2016.