Manca un mese agli esami di stato e il lavoro di preparazione ad affrontarlo è già un indizio della maturità che ogni studente o studentessa ha acquisito. In questo mese di particolare importanza è il lavoro di preparazione di quella che ormai tutti chiamano “tesina” di maturità e con la quale ogni ragazzo o ragazza inizierà la fase del colloquio. È’ questo un momento che il candidato o candidata può impostare in modo libero, una possibilità per documentare la sua capacità critica e creativa. E’ diventata ormai una prassi consolidata la presentazione della tesina all’esame di stato, anche se il regolamento non dice proprio questo, ma ciò che si è sviluppato in questi anni ha imposto la tesina come contenuto di apertura. 



Cosa dice il regolamento dell’esame di stato? Che il colloquio “ha inizio con un argomento o con la presentazione di esperienze di ricerca e di progetto, anche in forma multimediale, scelti dal candidato. Rientra tra le esperienze di ricerca e di progetto la presentazione da parte dei candidati di lavori preparati, durante l’anno scolastico, anche con l’ausilio degli insegnanti della classe. Negli indirizzi musicali dei licei pedagogici lo studente può iniziare il colloquio mediante l’esecuzione di un brano sul proprio strumento musicale. Analogamente, negli indirizzi sperimentali coreutici, il candidato può introdurre il colloquio mediante una breve performance coreutica. Preponderante rilievo deve essere riservato alla prosecuzione del colloquio, che, in conformità dell’articolo 1, capoverso articolo 3-comma 4, della legge 11 gennaio 2007, n. 1, deve vertere su argomenti di interesse multidisciplinare proposti al candidato e con riferimento costante e rigoroso ai programmi e al lavoro didattico realizzato nella classe durante l’ultimo anno di corso. Gli argomenti possono essere introdotti mediante la proposta di un testo, di un documento, di un progetto o di altra questione di cui il candidato individua le componenti culturali, discutendole. E’ d’obbligo, inoltre, provvedere alla discussione degli elaborati relativi alle prove scritte”.



Così viene regolato il colloquio, e uno studente potrebbe anche iniziarlo con un argomento che sceglie lui perché gli interessa o lo sa spiegare bene. Ma nessuno oggi farebbe così, tutti presentano una tesina, iniziano il colloquio discutendo la tesina che hanno preparato. E va bene così, va benissimo! La mia convinzione è che basterebbe la discussione della tesina ad un colloquio, perché si capisce che maturità un ragazzo o una ragazza ha raggiunto dal tipo di tesina che propone e dal come la propone. 

La tesina di maturità è importante per due ragioni che dovrebbero essere considerate in sede di valutazione. 



1. La prima ragione riguarda la scelta. L’argomento della tesina deve essere legato a quello che si è fatto nella programmazione scolastica, anche se non necessariamente; è il fattore decisivo, che fa alzare di valore il lavoro presentato o viceversa lo fa precipitare nella mediocrità. Si tratta di scegliere sia qualcosa che interessa sia qualcosa che permetta allo studente di mettere in gioco la sua umanità. La tesina di uno studente o studentessa matura è quella in cui uno parla di sé. Scegliere di parlare di sé e di farlo attraverso un argomento scolastico è il primo segno di maturità. 

2. La seconda ragione riguarda il lavoro che sulla tesina è stato fatto, sia di approfondimento critico sia di identificazione dei nessi con diverse discipline (diverse e non tutte! Perché tutte sarebbe una inutile forzatura). Questo lavoro è estremamente importante, decisivo per cogliere la maturità di uno studente o una studentessa. Infatti è maturità quella di chi sa far emergere i nessi che costituiscono la cultura, la razionalità di cui è costituito il reale. Per questo, nel tempo che rimane uno dei lavori più significativi che può fare uno studente o una studentessa è quello di mettersi alla ricerca dei nessi che l’argomento scelto ha con diverse discipline, così che presentarsi all’esame sia la possibilità di documentare la ragionevolezza dell’argomento presentato. E’ decisivo che attraverso questo lavoro della tesina uno studente o una studentessa metta alla prova le capacità sintetiche acquisite. Il lavoro della tesina è un banco di prova unico! 

Come si capisce la tesina è un’occasione di personalizzazione di cinque anni di scuola superiore, una occasione molto interessante e da vivere con passione, giocando la propria umanità. Una grande occasione sperando — non da ultimo — che vi siano commissari di maturità capaci di valorizzarla.