Si avvia alla conclusione il concorso scuola 2016 per quanto riguarda le prove scritte che si svolgeranno per un’altra settimana, fino al prossimo 31 maggio, e già è iniziata lo scorso 19 maggio la correzione degli elaborati. OrizzonteScuola fa sapere come avviene: si è iniziato dalla lingua italiana e l’ordine è stato casuale e anonimo. Lo scorso 18 maggio il Miur ha pubblicato una nota in cui ha sollecitato gli Uffici scolastici regionali a comunicare i nominativi dei componenti le commissioni, al fine di assegnare ai commissari utenza e password, per correggere le prove scritte. La procedura per l’assegnazione è infatti la seguente: “l’USR definisce le commissioni, le comunica sul sistema SIDI e le pubblica; il sistema SIDI comunica al Cineca i nominativi dei componenti le commissioni. Il Cineca, ricevuti i suddetti dati, autorizza l’accesso all’applicativo per la correzione dei compiti, fornendo utenza e password agli interessati tramite mail”.
Ancora denunce riguardo al concorso scuola 2016 da parte dei docenti impegnati in questi giorni con le prove scritte. OrizzonteScuola pubblica un’altra lettera di un insegnante che fa una riflessione sul concorso: “penso che il concorsone vada interpretato in senso genetico, ne va individuato la madre e il padre per capire la sua vera natura: la fretta di fare purché si faccia, in qualunque modo e il padreternismo imperante. La prima ha generato la cecità che ha oscurato il senno, ha rigettato i buoni consigli dei saggi, ha respinto le sane proposte degli esperti e i suggerimenti di buon senso dei docenti, si è ostinata perfino a interpretare, mistificandole, le stesse esigenze della scuola. Il secondo ha prodotto l’arrogante pretesa che ciò che si fa è indiscutibilmente cosa buona e giusta a prescindere , decidere ex cathedra, andare avanti, dimostrare il delirio dell’onnipotenza a tutti i costi: l’esempio più luminoso non a caso è la riforma scolastica che fu definita “BUONA” ancor prima del suo concepimento, perché “buoni” erano e sono i suoi genitori (tali parentes, tali filii). (clicca qui per leggere tutto)
Continuano nonostante le polemiche le prove scritte del concorso scuola 2016. Questa è l’ultima settimana di test che si concluderanno con le prove della scuola primaria e dell’infanzia martedì prossimo 31 maggio. Stamattina sono previste, come riferisce La Tecnica della Scuola, le prove scritte per le classi A31 (Scienze degli alimenti) e A56 (strumento musicale nella scuola secondaria di primo grado – pianoforte). Nel pomeriggio si svolgeranno le prove della classe BB02 (conversazione in lingua straniera – inglese) e A41 (Scienze e tecnologie informatiche). Le prove scritte del concorso scuola 2016 durano 150 minuti. prevedono 8 domande che riguardano la materia di insegnamento di cui 2 in lingua straniera (inglese, francese, tedesco o spagnolo, obbligatoriamente l’inglese per la primaria). I quesiti sono suddivisi in 6 a risposta aperta (di carattere metodologico/didattico e non nozionistico) e 2 (quelle in lingua) a risposta chiusa.
Secondo giorno di prove scritte del concorso scuola docenti 2016 di questa ultima settimana di test prima degli orali delle prossime settimane: inutile dire che anche le polemiche continuano di pari passo con le prove d’esame, dall’inizio fino alla fine, una “presenza” costante. L’ultima querelle almeno viene sollevata da uno stesso ispettore del Miur, Max Bruschi, che su Orizzonte Scuola segnala un problema occorso nei giorni precedenti: sembrerebbe che alcuni docenti si siano inseriti nella procedura concorsuale pur non essendo in possesso dei titoli necessari. Più di un insegnante avrebbe cercato di fare il furbo con una falsa autocertificaizone in cui venivano immessi requisiti richiesti pur senza averli in realtà. «Una falsa autocertificazione è un reato per la legge», ha tuonato Bruschi: le possibili irregolarità sanzionate e segnalate da alcune scuole italiana, verranno comunque verificate, qualora non fossero ancora scoperte, durante l’immissione in ruolo. A questo punto, visto che comunque poi non ci potrebbe esserci ovviamente l’assunzione e si rischia di entrare nel penale, lo stesso ispettore lancia un appello: «tutti coloro i quali riconoscessero di non avere le carte in regola per proseguire nel proprio cammino concorsuale sono invitati a fare un passo indietro: il reato non verrà cancellato ma certamente finirà per avere un peso indubbiamente minore in merito alle conseguenze penali a cui dovrà inevitabilmente andare incontro il candidato che ha prodotto falsa dichiarazione».