Ci va giù ancora duro il sindacato Cisl sul concorso scuola docenti 2016 che avrebbe la colpa di non tener alcun rispetto per i precari: mentre si sono concluse oggi altre prove scritte e il calendario proseguirà anche domani, proseguono le polemiche attorno al Concorsone del Ministero dell’Istruzione. ll settore scuola dentro alla Cisl, tramite le parole del segretario nazionale Lena Gissi, contestano il concorso scuola rigettando la decisione del Miur di non creare una corsia preferenziale per i precari storici. «È un bel pasticcio, non siamo soddisfatti delle procedure, dell’approccio, della definizione del sistema che non ha tenuto conto dei nostro suggerimenti», ha detto la Gissi parlando in un incontro a Torino sulla scuola. Come riporta il sito “La tecnica della scuola“, il segretario di Cisl Scuola ha poi condotto una vera e propria invettiva contro le scelte del Miur: «Avevamo chiesto di tener ben distinto un concorso aperto per il futuro della scuola da un concorso che poteva mettere a sistema i precari storici che per decine di anni hanno garantito la continuità didattica nelle scuole. Ora vedremo quali saranno gli effetti delle sentenze e probabilmente, se la magistratura dovesse avere il sopravvento, saranno le aule dei tribunali a dover decidere al nostro posto».
Sono state pubblicate le domande delle prove scritte di Arte per il concorso scuola docenti 2016 che oggi ha visto proprio l’esame di Arte per l’ambito AD01 (Arte e Immagine e Disegno e Storia dell’Arte). Sul portale di Orizzonte Scuola, canale specializzata sul concorso scuola 2016, sono state riportate le sei domande: si va da Giotto e il compianto sul “Cristo Morto”, al concorso del 1401 per la seconda porta del battistero di Firenze. La terza domanda ha visto “Manet e Cezanne: il rapporto con l’impressionismo”, mentre la quarta domanda aperta vedeva la vicenda della Terra Motus nella Reggia di Caserta. La quinta domanda trattava della teoria di Itten, mentre l’ultima era ad orizzonte più ampio: «Oggi nella scuola vi è la presenza di molti studenti con bisogno educativi speciali. Il candidato spieghi le strategie da adottare per una didattica che punti al successo formativo dell’alunno».
Prove scritte del concorso scuola docenti che sono cominciate anche per questo pomeriggio, mentre sul lato istituzionale e sindacale proseguono le due principali polemiche attorno al concorsone del governo Renzi: i ricorsi dei non abilitati e i compensi per le commissioni. Oggi a Milano – come raccontiamo qui sotto – molti docenti si sono lamentati per la scarsa presenza di personale didattico tra i commissari e questo è dovuto sostanzialmente alla poca finora convinzione in un vero guadagno per effettuare tale incarico. Anche se questo, va detto, dalle parti del Ministero sembra che sia arrivata una soluzione definitiva: «Non verranno un euro all’ora come è stato detto, ma a candidato. È stato introdotto in un ddl al Senato in questi giorni, un emendamento governativo che raddoppia le retribuzioni rispetto a quelle dello scorso concorso. Un commissario potrà prendere in media dai 7/800 euro fino ai tremila-quattromila nel caso dei presidenti di commissioni», sono le parole del sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone, interpellato dall’Ansa.
Tra le varie polemiche sorte sul concorso scuola docenti 2016, nelle ultime ore emergono alcune critiche anche per le modalità di svolgimento delle prove scritte: da quest’anno sono “computer based” ma vi sono alcune anomalie riscontrate nel software del video che molti docenti hanno segnalato al portale specializzato di Orizzonte Scuola. «A beneficio dei prossimi candidati al concorso docenti, segnalo schematicamente alcune anomalie del Concorso docenti delle quali spero siano informati i membri delle commissioni esaminatrici», segnala il docente: i problemi sono sostanzialmente di carattere tecnico. Non si possono fare i copia/incolla sul documento di lavoro, non è dato al candidato la possibilità di verificare che tutte le domande siano salvate prima del’’upload definitivo, ma non solo. Movimenti rapidi da una domanda all’altra, layout senza bordi che rallenta la lettura e tanto altro ancora: la critica forse più dettagliata viene però riservata al fattore “generale”. «In un quarto d’ora un insegnante non programma né un’unità didattica, né una singola lezione, né una griglia di valutazione. Se bastasse così poco tempo avrebbero pienamente ragione tutti quelli che giudicano gli insegnanti degli scioperati, che lavorano 18 ore a settimana, hanno vacanze lunghe e si lamentano pure».
Dopo Roma anche Milano denuncia irregolarità nello svolgimento del concorso scuola docenti 2016 che oggi vede il quarto giorno di esami per alcune classi di concorso che segnaliamo qui sotto nel dettaglio. Ieri all’Istituto Tecnico Eugenio Montale di Cinisello Balsamo, alle porte di Milano, si è svolta la prova di lettere del concorsone a cattedra con alcuni insegnati che hanno chiamato la Polizia e il sindacato di categoria della Gilda. «Mancano le griglie di valutazione, la commissione era fatta solo da personale amministrativo e pochi docenti e le prove erano esclusivamente per docenti di scuole secondarie di secondo grado, mentre tutti i candidati erano abilitati per le medie. E alcuni candidati sono stati costretti a ripetere la prova». Le telecamere della Gilda hanno poi diffuso il video sul web rilevato dal CorriereTv: clicca qui per il video.
Nel quarto giorno di prove scritte del concorso scuola 2016, iniziate lo scorso 28 aprile e in programma fino al prossimo 31 maggio, si discute del tempo a disposizione dei docenti per rispondere alle domande. OrizzonteScuola infatti sottolinea che le prove scritte prevedono un tempo massimo di 150 minuti per lo svolgimento di 6 quesiti a risposta aperta e due quesiti di inglese a risposta multipla: “per ogni quesito quindi ogni candidato ha a disposizione un tempo massimo di 15 – 18 minuti. I programmi di esame ci dicono che i candidati saranno chiamati a strutturare dei percorsi didattici. Improntati all’istante, senza consultazione dei testi, tutto a memoria. Sì, proprio quelli per i quali si impiegano interi pomeriggi a confrontare testi, reperire materiale, organizzare tempi e strategie, simulare verifiche, programmare per alunni BES”. Quindi, secondo il sito di rifermento per gli insegnanti, “viene fatto credere che questo lavoro possa essere svolto – e bene, perché vale l’assunzione a tempo indeterminato, in poco più di un quarto d’ora”. La richiesta è dunque quella che “i commissari nella correzione valutino anche il rapporto con il tempo, non solo i contenuti in sé”.
Partite anche oggi le prove scritte del concorso scuola docenti 2016 anche per la giornata di oggi, 3 maggio: oggi a cimentarsi con il fitto calendario di esami ci saranno le classi di concorso A12-A22, le discipline letterarie; A16 per ridisegno artistico nella mattinata che finirà tra circa un’ora, Nel pomeriggio sarà invece la volta delle cattedre A02 (design metalli), B09 (laboratori di scienze), B26 (laboratorio e tecnologie del legno) concludendo la giornata di prove scritte. Nell’attesa delle tracce con gli argomenti e le probabili soluzioni – ripetiamo che il concorso scuola in esame scritto durerà fino al 31 maggio e solo in seguito verranno pubblicati i risultati con le soluzioni del Miur – ricordiamo che la prova consiste in un “computer based” con 6 quesiti a risposta aperta di carattere metodologico e didattico, ma non nozionistico e in seguito altre due domande in lingua a risposta chiusa. In tutto 150 minuti, un tempo già più volte contestato dai vari insegnanti che hanno già sostenuto la prova scritta.
Si apre una nuova giornata per il concorso scuola docenti 2016, ma ovviamente le polemiche non placano tra sindacati, insegnanti e opposizioni contro il “concorsone” del Ministero che sembra non convincere proprio nessuno. Scende dunque in campo direttamente il premier Renzi per difendere la legittimità di questa riforma e delle ultime decisioni del Governo: «Un’operazione di reclutamento che per il Premer Renzi va annoverata tra i meriti dell’Esecutivo, con buona pace di chi contesta. Facciamo un concorso che non era fatto da anni, e se negli ultimi 20 anni si fosse investito anziché tagliare, questa situazione non si sarebbe creata», ha affermato all’Ansa il presidente del Consiglio. «Abbiamo fatto il concorso scuola per chi aveva diritto costituzionale: chi per responsabilità dei governi passati non ha questo titolo, purtroppo o per fortuna, la Costituzione ci impedisce di assumerlo senza concorso». Nei giorni passati lo stesso Renzi rispondendo ad una contestatrice dopo l’incontro sul referendum che gli rinfacciava l’umiliazione dei docenti, ha risposto “lo vada a dire a chi si è comportato in modo indecoroso. Noi abbiamo messo tre miliardi nella scuola”.
Ancora polemiche riguardo al concorso scuola 2016. I candidati alle prese con le prove scritte in questi giorni temono, secondo quanto si legge su OrizzonteScuola, “una valutazione soggettiva”. Secondo quanto riporta il sito di riferimento dei docenti il ministro dell’Istruzione Giannini ha assicurato che le griglie di valutazione per il concorso scuola 2016 ci sono già e sono quelle utilizzate nei pubblici concorsi: sul sito però ci si chiede “come potranno essere applicate nella correzione di un quesito come quello in cui si chiede ai candidati della prova di Italiano per gli ambiti AD4 e AD8 di strutturare una unità didattica per spiegare le motivazioni dell’insegnamento della letteratura oggi”. OrizzonteScuola si domanda ancora: “a fronte di un quesito generico “l’importanza della letteratura oggi”, anche se mitigato dalla richiesta di far riferimento alle Indicazioni Nazionali 2012, come si comporteranno i commissari? Chi potrà giudicare se la scelta di autori (italiani o stranieri) sarà azzeccata, se i tempi previsti all’interno di un curricolo saranno adeguati, se strategie e finalità coincideranno con la visione di letteratura da parte della commissione”.
Le polemiche continuano a circondare il mondo del Concorso Scuola Docenti 2016, ma sembra che tutto stia volgendo verso una strada sicura. Orizzonte Scuola infatti riporta le dure parole di Stefania Giannini, Ministro dell’Istruzione, che ha annunciato le misure messe in atto per il problema emerso di recente: “come sapete l’unico dato di fatto delle molte, pur legittime considerazioni, è un’ordinanza cautelare emanata dal consiglio di Stato che riguarda tre o quattro persone”. Nel frattempo la prova di italiano è stata svolta nella giornata di ieri, aprendo le porte del concorso a cattedra ai 63.712 insegnanti che stanno partecipando al salto di ruolo. La Giannini si è dimostrata molto ottimista sul futuro che attende l’istruzione, mettendo a tacere i dubbi ed i timori che stanno insorgendo riguardo alla ristrettezza dei tempi. La Ministra ha infatti ricordato come una situazione simile si era venuta a creare anche l’anno scorso, a causa di un piano assunzionale che prevedeva all’interno anche il mese d’agosto. Nonostante la pausa estiva, l’obiettivo di 90.000 docenti assunti era stato raggiunto in tempo per il primo settembre.