E’ ancora caos commissari per il concorso scuola 2016 le cui prove scritte sono ormai in pieno svolgimento. Per sopperire alla mancanza di commissari per la selezione, alcuni Uffici scolastici regionali stanno procedendo a nomine d’ufficio e anche per chi non ha 5 anni di ruolo. A comunicarlo è la Tecnica della Scuola. Sul quotidiano della scuola online si legge infatti che a Roma “nei giorni scorsi i dirigenti dell’Usr hanno dato mandato agli impiegati di contattare direttamente le scuole dove operano i docenti delle classi di concorso scuola  rimaste sguarnite di commissari: una volta raccolta la disponibilità dei docenti, si è quindi chiesto loro di presentare domanda”. E sarebbero stati reclutati – almeno un caso è documentato da la Tecnica della Scuola che ne ha ricevuto notizia – anche docenti con meno di cinque anni di servizio di ruolo. Dunque sarebbe stato deciso di soprassedere alla norma che prevedere un quinquennio minimo di servizio svolto per poter svolgere la funzione di commissario al concorso scuola 2016.



Sono stati pubblicati da poco i quesiti delle prove scritte di Matematica applicata per le relative classi nel concorso scuola docenti 2016: oggi si sono tenuti altri esami per gli insegnanti che tentano la fortuna del posto nel concorsone Miur tempestato da polemiche e ricorsi, come documentiamo ampiamente nei precedenti aggiornamenti. Sul portale specializzato di Orizzonte Scuola troviamo dunque i 7 quesiti che sono stati posti ai docenti oggi per le classi di concorso in Matematica applicata. Si parte dai numeri irrazionali (programmazione e contesto), per passare poi al secondo quesito sul concetto di limite di una funzione, anche qui con competenze minime e contesto da programmare. Terzo punto il teorema di Pitagora, con griglie di valutazione e verifiche possibili. Gli ultimi tre quesiti prevedono la legge di Bayes, i giochi a sfondo matematico per l’integrazione e i testi in inglese sull’interazione scolastica di studenti e famiglie straniere.



Grossissime lamentele continuano ad arrivare sul concorso scuola docenti 2016 che, al netto del calendario prove scritte che prosegue giorno dopo giorno, mostrano varie lacune da parte del Ministero e anche numerose iniziative di sindacati e associazioni di categoria per provare a dar voce a queste lamentele. Un avvocato esperto di diritto scolastico in Umbria è protagonista di battaglie giudiziarie in difesa degli insegnanti: si chiama Antonio De Angelis e proprio oggi ai colleghi locali del Perugia Today ha dichiarato quanto segue: «In queste ore sto ricevendo numerose segnalazioni di irregolarità nelle svolgimento delle prove concorsuali in tutto il territorio umbro. E’ importante che tutti coloro che dovessero riscontrare tali irregolarità chiedano alla commissione di poterle mettere a verbale. La commissione non può rifiutarsi di verbalizzare le segnalazioni che provengono dai partecipanti al concorso”. A questo punto, la possibilità che anche la graduatoria di questo concorso pubblico possa essere decisa nelle aule di un Tar si fanno concrete».



Scoppia, anzi si allarga la polemica sul concorso scuola docenti 2016, dopo un lettera pubblicata da Orizzonte scuola e indirizzata al Miur di alcuni docenti infuriati per la questione dei ricorrenti: dopo l’ammissione del Consiglio di Stato di circa 25mila docenti non abilitati ma che hanno presentato ricorso per entrare nel “Concorsone”, gli insegnanti abilitati del Tfa fanno sentire la propria voce e accusano il Ministero di avvantaggiare in questo modo i ricorrenti. «Non è da escludere l’ipotesi di prove suppletive per i ricorrenti in modo da consentire ai ricorrenti beneficiari di provvedimenti cautelari favorevoli di svolgere le prove, qualora i provvedimenti di ammissione con riserva dovessero intervenire in ritardo rispetto alle date già fissate dal calendario online», così la nota del Miur di qualche giorno fa che ha fatto infuriare i docenti già in possesso del Tfa. «Non è quantomeno iniquo dare la possibilità a un’intera categoria di partecipanti al concorso di svolgere la prova scritta successivamente a quelle degli abilitati, di modo da consentirgli di prendere visione della tipologia e del taglio delle domande relative a ciascuna classe di concorso e, di fatto, dotarli in tal senso di una marcia in più?». La parola al Ministero.

Proseguono le contestazioni dei docenti riguardo il concorso scuola 2016. Gli insegnanti polemizzano con il Miur sul fatto che la selezione sia stata aperta ai soli abilitati. E propongono di annullare il concorso scuola 2016 e promuoverne uno sia per abilitati che non abilitati. Il professor Alfredo Pudano scrive a OrizzonteScuola una lettera a nome del movimento spontaneo “In-Segnanti Uniti”, promotore e primo firmatario della petizione “Stop Al Concorso Truffa” in rappresentanza degli attuali 35.635 firmatari. Nella lettera si legge appunto la proposta. “Una delle nostre proposte – tra le tante espresse anche mediante interrogazioni parlamentari a cui non c’è stata risposta – oltre al semplice scorrimento di graduatoria, è una soluzione che avrebbe posto rimedio anche alla situazione gravosa dei docenti senza abilitazione esclusi dal concorso: annullare il concorso appena bandito, promuovendo un concorso in cui possano partecipare sia gli abilitati che i non abilitati (evitando sicuri ricorsi) con una differenziazione in 2 FASI”. (clicca qui per leggere la lettera)

Sul concorso scuola docenti, mentre il calendario delle prove scritte prosegue anche oggi, i problemi non finiscono mai e ora sorgono anche polemiche sui docenti residuali nelle Graduatorie ad esaurimento che lamentavano un danno dall’approvazione dell’emendamento sulla proroga della possibilità di richiedere l’assegnazione provvisoria anche per i neoimmessi in ruolo 2015/2016. Ha risposto loro l’onorevole Coscia, del Partito Democratico, pubblicando su Facebook la sua versione: «Docenti che hanno principalmente voluto evitare cattedre lontane da casa, preferendo lunghi anni di precariato in attesa di un’immissione in ruolo nella provincia. Nessuno ha garantito loro che il futuro assorbimento da GAE rimanga al 50% (specie se entreranno i diplomati magistrali)». C’è da dire che alla domanda postagli da un utente su Orizzonte Scuola, rispetto al doppio canale per le assunzioni in ruolo, Coscia si è difeso così: «le ho detto che rimarrà così certamente. Se dovessero entrare migliaia di diplomati magistrali non so che soluzioni si potranno trovare».

Ancora polemiche riguardo al concorso scuola 2016 per il quale si stanno svolgendo le prove scritte. Quello che ci si chiede in queste ore è se la selezione riuscirà a coprire tutti i 63.712 posti messi a bando dal Miur. A porsi la domanda è La Tecnica della Scuola che sottolinea che “in diverse regioni non vi è un numero sufficiente di candidati per alcune classi di concorso, nonostante vi sia una eccedenza di candidati in altre regioni per la medesima classe di concorso”. La soluzione proposta dal quotidiano della scuola online è di creare una graduatoria nazionale sui posti vacanti che servirebbe così a coprire tutti i posti nelle regioni con numero inferiore di candidati. Sul sito del quotidiano si legge infatti che “sono poco più di duemila i posti che fin da questo momento si sa che non verranno coperti a causa di una squilibrata distribuzione di candidati, in particolare per i posti di sostegno (oltre 1.100 certamente vacanti)”. Quindi una graduatoria nazionale alla quale possano iscriversi i candidati inseriti nelle graduatorie di merito delle proprie regioni “sarebbe una soluzione che economizzerebbe gli oneri delle procedure concorsuali attuali, stabilizzerebbe un ulteriore numero di candidati, assicurerebbe la piena attuazione del reclutamento programmato e concorrerebbe a ridurre la precarietà degli organici”.

Molta confusione e qualche buona notizia per il concorso scuola docenti 2016 che prosegue nel suo fitto calendario di prove scritte: da un lato il governo Renzi ha provato a correggere il tiro su alcuni errori compiuti nella fretta di imbastire il concorsone e ieri in Senato è stato depositato il famoso emendamento richiesto anche dal ministro Giannini che dovrebbe sistemare la situazione compensi. «Il governo deposita emendamento per aumentare compenso componenti commissioni concorso scuola fino a 8 milioni di euro», sono le parole su Twitter del senatore Pd Andrea Marcucci e che riporta notizie dei 6 emendanti al decreto Buona Scuola tra cui spunta proprio la situazione dei compensi. In sostanza il compenso dei commissari del concorso insegnanti, pari ad 1euro e 5 centesimi l’ora è stato praticamente raddoppiato e legato non alle ore ma ad ogni singolo candidato. Ma restano altri problemi di natura molto più tecnica e che invece riguardano i docenti impegnati in rima persona con le prove scritte del concorso scuola 2016. Dai forum dei candidati si apprende che alcune migliorie sono state fatte dal Ministero visto che rispetto alle prime prove di settimana scorsa sono state tolte le Ud – Unità didattiche – e Uda – Unità di apprendimento, oltre alla scomparsa dei modulo. Erano arrivate molte critiche per la scelta di inserire nelle domande delle tracce questi moduli particolari e con molti professori che sono intervenuti a difesa dei candidati: un professore di università ha rivolto una lettera aperta al ministro Giannini dove la intimava di prendere in considerazione “se lei dovesse fare oggi questo esame, anche se professoressa, farebbe fatica per prima ad assolvere un compito così tanto difficile”. Sono però stati aggiunti molti più contenuti e info nozionistiche che vengono criticati in massa dai docenti che ribadiscono “noi l’abilitazione ce l’abbiamo già, perché deve avvenire una seconda verifica praticamente uguale se non più difficile?”, lamentano sul web alcuni professori.