Un attore e la maturità 2016: due mondi come possono essercene tanti, come tutti quei lavori che dopo gli esami di stato non c’entrano più direttamente con il mondo della scuola, eppure in un modo o nell’altro vi si ritorna sempre. A parlare intervistato dal Corriere Universitario, è Ascanio Celestini, attore tv, teatro e anche conduttore radiofonico: Ascanio dà la sua versione della maturità, vissuta a Roma in un liceo classico. «Viene descritto da molti come momento fondamentale e invece secondo me è solo un passaggio. La maturità non è così importante. Negli anni ti rendi conto che le interrogazioni e gli esami non sono per nulla formativi, creano una tensione prodotta esclusivamente dal voto. La cosa più importante nella vita è acquisire nozioni. Ma la vera conoscenza è inevitabilmente legata all’esperienza». Discutibile sicuramente come posizione, ma di certo rimane la sottolineatura sull’esperienza: una scuola senza esperienza è vuota, ma anche una senza nozioni non interpreta al meglio il ruolo a 360° sull’educazione.



Mancano pochi giorni agli Esami di Stato 2016 e i ragazzi sono sempre più in fibrillazione per la tesina da portare agli orali della Maturità. Il lavoro finale è tanto odiato quanto temuto dai maturandi che sono alle prese con la scelta degli argomenti da collegare tra di loro per fare bella figura soprattutto davanti ai commissari esterni. A riguardo Skuola.net ricorda a cosa serve la tesina, pubblicando la normativa di riferimento: “Il colloquio ha inizio con un argomento o con la presentazione di esperienze di ricerca e di progetto, anche in forma multimediale, scelti dal candidato. Esso, tenendo conto di quanto previsto dal comma 8, prosegue su argomenti proposti al candidato a norma dell’art. 4, comma 5. Gli argomenti possono essere introdotti mediante la proposta di un testo, di un documento, di un progetto o di altra indicazione di cui il candidato individua le componenti culturali, discutendole. Nel corso del colloquio deve essere assicurata la possibilità di discutere gli elaborati relativi alle prove scritte”. Dunque la tesina degli Esami di Stato 2016 è uno strumento messo a disposizione degli studenti per dare il via al proprio esame orale partendo da un argomento sul quale hanno avuto modo di prepararsi maggiormente e che permetta loro di spaziare in tutte le materie.



12 lunghi giorni alla prova d’esame di maturità 2016, con i ragazzi che in tutti i modi cercando tecniche astruse per far allungare i giorni, fallendo miseramente come ogni anno: rassegnatevi, il tempo scorre e gli Esami di stato 2016 non attendono. Resta però un ottimo modo quello di preparasi al meglio come già sicuramente starete facendo, magari facendo un piccolo ripassino su quelle cose che sembrano ovvie ma che da ultimi sondaggi condotti dal portale Skuola.net non sembrano poi così scontate. Su un campione di circa 1.300 maturandi, tra licei e istituti tecnici, si viene ad esempio a conoscenza di come uno studente su 7 non abbia ancora ben chiaro nemmeno quando saranno i giorni delle prove scritte (ne approfittiamo, si parte il 22 giugno con il tema di italiano). Ma addentrandosi negli argomenti si copre ancora peggio: tipologie della prima prova, punteggio minimo per la sufficienza negli scritti e colloquio orale non vanno meglio: un maturando su 4 non sa quale voto corrispondo alla sufficienza nelle prove scritte e il 63% degli intervistati non sa che pur non esistendo una voto minimo al colloquio orale di maturità, per essere considerati sufficienti bisogna ottenere un punteggio minimo di 20 punti. 1 su 2 pensa che il 18, come in università, sia il voto minimo: ecco, magati un piccolo ripasso fatelo!



Mentre si avvicinano a grandi passi gli Esami di Stato 2016 per quasi mezzo milione di studenti italiani, la maturità e ogni suo componente tiene in ansia un’intera generazione di maturandi. Dai commissari esterni, alle prove scritte fino a tesina e orali: ma se vi dicessero dall’anno prossimo commissioni solo esterne? O interne? In questi anni il Ministero ha provato a fare qualche cambiamento e rispetto al passato sicuramente di questioni ne sono cambiate: in un dibattito sul forum Ansa ha voluto esprimere la sua in merito il vicepresidente Anp (Associazione Nazionale Presidi) Mario Rusconi. «Una commissione mista come quella di oggi non è raro che si creino delle conflittualità forti all’interno della commissione, in nessun posto si lavora bene senza sperimentarsi a vicenda. Così, quasi sempre, a farne le spese sono gli studenti che magari vedono abbassarsi il voto per un capriccio fra professori». Ci permettiamo di dire allora, e se ci fossero solo membri interni e un commissario come nel recente passato? Costi abbattuti sicuramente, ma forse un po’ troppi problemi di imparzialità visto che molti istituti potrebbero approfittarne; solo esterni e un interno come nella maturità degli anni Settanta-Ottanta? Più imparzialità, ma nessuna conoscenza o quasi dello storico e della esperienza del singolo studente: e allora forse se rimaniamo con la formula di adesso così malvagio non è. E voi, come la pensate?

A pochi giorni dall’inizio dell’esame di maturità 2016 ci si interroga ancora su un tema che, ricorrente ogni anno, potrebbe a breve diventare realtà: e se negli Esami di stato fossero introdotte anche delle Prove Invalsi? I tentativi da parte del Miur di comprendere quanto sia adeguato o meno l’inserimento e quindi il cambiamento radicale dell’esame di maturità ci sono e sono molto attivi anche quest’anno: non vi preoccupate ragazzi, per ora e sicuramente anche per il 2017 tutto ciò non avverrà, ma questo non vuol dire che non possa essere messo in cantiere a breve. Secondo due esperti, intervistati da Ansa pochi giorni dopo l’uscita dei nomi per i commissari esterni che comporranno le commissioni d’esame: Roger Abravanel, saggista ed editorialista del Corriere della Sera, sostiene che le prove Invalsi siano un buon modo per inserire una misura standard di valutazione e di consentire così, magari, l’eliminazione dei test universitari. Gli risponde Andrea Gavosto, direttore della Fondazione Giovanni Agnelli, «non credo che introdurre i test Invalsi come prova d’esame servirebbe a granché, bisogna cambiare la maturità radicalmente, magari seguendo le migliori pratiche internazionali come le prove standardizzate o gli esami centralizzati».

Dopo la pubblicazione dei nomi dei commissari esterni degli Esami di Stati 2016, avvenuta da parte del Miur lo scorso martedì 7 giugno, cresce tra gli studenti l’ansia per la tesina. Mancano meno di due settimane infatti al via della Maturità – il prossimo 22 giugno sarà il giorno della prima prova scritta – e i ragazzi sono alle prese con la conclusione del testo da presentare agli orali. Sui social network c’è chi chiede aiuto per collegamenti mancanti, chi opinioni sui lavori svolti e chi consigli per titoli da dare al proprio elaborato o su programmi da utilizzare per creare una bella presentazione. E proprio per rispondere a tutti questi dubbi dell’ultimo minuto sulla tesina per gli Esami di Stato 2016 Studenti.it mette a disposizione dei ragazzi che devono affrontare la Maturità una guida online. Si possono trovare spunti per la scelta degli argomenti, idee per collegamenti, suggerimenti su come scrivere l’introduzione, la sitografia e bibliografia e anche aiuto per fare la mappa concettuale della tesina (clicca qui per leggere tutto). Non c’è dunque che l’imbarazzo della scelta per i maturandi per fare bella figura soprattutto davanti ai commissari esterni