I docenti che hanno partecipato alla prima fase del concorso scuola 2016, quella delle prove scritte che si sono concluse lo scorso 31 maggio, hanno spesso polemizzato con il Miur riguardo vari aspetti della selezione. Ora che è terminata la parte dei test sul social network Twitter sono comparsi alcuni tweet ironici, in risposta a quanto pubblicato sul proprio account ufficiale dal ministro dell’Istruzione Stefania Giannini l’ultimo giorno di prove scritte: “Oggi concluse le prove scritte del #ConcorsoScuola, la macchina ha funzionato. In bocca al lupo a chi ora dovrà affrontare l’orale”. Alcuni insegnanti hanno scritto: “#concorsoscuola taxi, treni, aerei, autostrade, strutture alberghiere sentitamente ringraziano; Per far ripartire il turismo in questo paese ci voleva il #Concorsoscuola; Ieri Valdagno oggi Schio … #concorsoscuola”.



Le prove scritte di matematica e italiano del concorso scuola 2016 hanno fatto registrare un boom di presenze. A dirlo sono i dati diffusi dal Miur e riportati da OrizzonteScuola al termine della prima fase della selezione: “Tra le prove più partecipate, quelle di Spagnolo (si è presentato il 96,6% dei candidati attesi), Matematica e scienze nella scuola media (96,09%), Italiano (96%)”. Riguardo poi allo svolgimento delle prove scritte del concorso scuola il ministero dell’Istruzione ha ricordato che “Le aule informatiche, utilizzate durante il Concorso sono state 4.395. Le prove scritte computer-based, che avevano una durata di 150 minuti, si sono svolte regolarmente, solo in pochi casi si sono verificati problemi di tipo tecnico (ad esempio per cadute di tensione della rete elettrica). I casi in cui si sono verificati inconvenienti temporanei, comunque risolti nell’arco della sessione di esame, sono stati meno di 50, valore che, se rapportato al totale delle prove sostenute in questo concorso scuola 2016 (175.243, un candidato può aver sostenuto più di una prova) rappresenta lo 0,03 % del totale. Non si è dovuto mai ricorrere alle prove di riserva, che comunque erano state predisposte”.



C’è attesa tra i ricorrenti al concorso scuola 2016 per il parere del Consiglio di Stato sul ricorso presentato. La decisione è attesa per giugno. Intanto si sono concluse le prove scritte ed è iniziata la correzione degli elaborati da parte delle commissioni. Secondo quanto riferito da OrizzonteScuola il Miur ha comunicato che “il tasso di presenza medio finale alle prove  del concorso scuola è stato del 76,23%. Tra le prove più partecipate, quelle di Spagnolo (si è presentato il 96,6% dei candidati attesi), Matematica e scienze nella scuola media (96,09%), Italiano (96%)”. Il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, ha dichiarato, come si legge sempre sul sito di riferimento degli insegnanti: “La macchina amministrativa del Miur, in raccordo con gli Uffici Scolastici Regionali, ha funzionato e ha consentito a migliaia di candidati di svolgere serenamente le prove. Si tratta di uno sforzo che va riconosciuto e che va ricordato insieme a quello della scorsa estate, quando in pochi mesi sono stati assunti 90.000 insegnanti. Una cifra record, la più alta negli ultimi 20 anni”.



Terminata la prima fase del concorso scuola 2016, quella delle prove scritte, si tirano le somme di questa parte di selezione che si è appena conclusa. Le domande di partecipazione, secondo i numeri forniti dal Miur, sono state 165.578 per 63.712 posti messi a bando. Le prove scritte sono iniziate a fine aprile e sono andate avanti per tutto il mese di maggio. Secondo i dati citati da La Tecnica della Scuola in generale si è registra una percentuale di partecipazione media dell’81%: i docenti che si sono sottoposti alla prova sono stati dunque almeno 130mila, il doppio rispetto alle cattedre disponibili. Gli ultimi due giorni di prove scritte al concorso scuola sono state però registrate percentuali più alte di assenti: sempre secondo quanto si legge sul portale della scuola, alla prova della scuola Primaria di non si sarebbe presentato il 30% dei candidati e per quella dell’infanzia il 40%. Resta da capire ora che cosa accadrà per i ricorrenti al concorso scuola 2016: il parere del Consiglio di Stato è infatti atteso a giugno.