La prassi è consolidata da qualche anno a questa parte: Maturità 2016? Terza prova alle porte? L’ansia degli studenti corre sempre e comunque su Twitter. Sulla nota piattaforma social i maturandi alle prese con uno degli ultimi ostacoli di questi esami di stato in queste ore commentano soprattutto il loro stato d’animo prevalentemente pessimista in vista del quizzone multidisciplinare. Un’utente ad esempio cinguetta:”Devo accelerare questa cosa del ripasso/studio pre #terzaprova perchè COSÌ NON VA BENE”. Qualcuno invece denota gli effetti “controproducenti” dello studio:”Passare le giornate a studiare per la terza prova, ma ti rendi conto che sai ancora meno di quanto sapevi prima #maturità2016 #terzaprova”. Qualcuno invece addebita la mancata resa negli studi al clima torrido di questo periodo:”Il caldo africano ovviamente poco prima della terza prova così non riesco a studiare e sono costantemente sul punto di svenire”. Insomma, sembra proprio che ogni motivo sia buono per non studiare!
Ormai poche ore separano il mezzo milione di studenti italiani impegnati nella Maturità 2016 dalla terza prova, e il portale Skuola.net ha voluto sentire le impressioni dei maturandi stessi sul temuto quizzone. Come riportato da “Leggo” 300 dei 1000 alunni intervistati (30%) si sono detti favorevoli ad una riforma della terza prova: questi in particolare eliminerebbero il segreto vigente sulla scelta delle materie presenti nel test. Quasi il 20% dei maturandi vorrebbe disporre invece di un arco di tempo maggiore tra la seconda e la terza prova, mentre il 18% degli intervistati ritiene utile ridurre il numero di discipline oggetto dello scritto poiché per testare la conoscenza completa del programma c’è già l’orale. Infine soltanto il 9% invidia i propri colleghi più giovani, i ragazzi di terza media, e per eliminare disparità fra classi e commissioni opterebbe per un tipo di prova nazionale come il Test Invalsi.
La maturità 2016 si avvia verso la terza prova, il quizzone multidisciplinare che terrorizza gran parte degli studenti italiani. Da un sondaggio svolto da Skuola.net però, emerge in maniera molto chiara che una porzione molto grande di professori sia davvero pronta a tutto per diminuire la tensione tra i propri alunni. Il 38% dei 1000 intervistati fra questi ultimi ha dichiarato infatti di essere a conoscenza delle materie che comporranno la terza prova perché “spifferate” dai docenti. La percentuale raggiunge quasi il 50% quando si chiede se i ragazzi siano addirittura informati sui quesiti specifici della prova. A conferma della tendenza “buonista” dei professori in questa maturità 2016 arriva anche il dato riguardante il controllo andato in scena durante prima e seconda prova: il 64% degli alunni intervistati ha considerato infatti il controllo presente ma molto “blando”; l’8% lo ha valutato addirittura “assente”. Beati loro penseranno alcuni…
Inizia l’ultimo weekend di ripasso per la Maturità 2016 con la terza prova che vi attende lunedì mattina, 27 giugno, per chiudere il ciclo degli scritti a questi Esami di Stato 2016: una settimana sicuramente intensa che si è chiusa con la prima prova e le varie tracce del tema d’italiano e con la seconda prova divisa per indirizzo dei vari istituti di scuola superiore. Ebbene, cosa poter fare in questi due intensi e ansianti giorni? Di sicuro riposatevi, se siete maschietti magari godetevi gli Europei che ricominciano questa sera se invece siete ragazze concedetevi qualche breve shopping per impegnare la mente fuori dai vari temi e materie del Quizzone che lunedì vi faranno finire gli scritti di questa intensa maturità 2016. Ricordatevi che le prove d’esame per questa terza prova non sono ministeriali e dunque ogni commissione preparerà singolarmente il compito con le cinque materie scelte: ecco, se magari aveste qualche dubbio, quali possono essere tutte le possibili tipologia di prova che vi troverete sui banchi tra 48 ore. Si passerà dalla trattazione sintetica degli argomenti, ai quesiti a risposta singola, in alcuni ed istituti saranno presenti risposte multiple ovvero a crocette. Saranno possibili, sempre a discrezione delle commissioni, trovare problemi scientifici a soluzione rapida, casi pratici e professionali oppure ancora interi sviluppi di progetti. Tutto chiaro? Ora vi concediamo un grande lusso: se volete dare un’occhiata a quanto fatto invece finora con i primi due scritti, abbiamo raccolto per voi tutte le soluzioni delle varie tracce d’esame che mercoledì e giovedì scorso hanno “occupato” i vostri pensieri e messo alla prova le vostre esperienze. Si tratta di svolgimenti di tracce prodotte o direttamente da esperti del Sussidiario oppure raccolte e spiegate all’interno dei nostri articoli: come raggiungerli? Semplice, basta un clic e il vostro personale vademecum della Maturità sarà presto che servito.
Il prossimo lunedì 27 giugno circa mezzo milione di maturandi si dovrà cimentare nella temuta terza prova dell’esame di stato 2016. Il famigerato Quizzone che come noto toccherà vari argomenti il che rappresenta per gli studenti un rischio piuttosto concreto di beccare domande su argomenti non ripassati a sufficienza nonché motivo di ansia. Dunque sotto con lo studio in questi due giorni che precedono la terza prova magari lasciandosi aiutare dalla tecnologia ed in particolare usando delle apposite app che teoricamente dovrebbero alleggerire il compito. Ci sono diverse app ben fatte e studiate che permettono di avere un certo riscontro come iMatematica, iFisica, Mathpix e tante altre ancora. Magari vi potreste esercitare con app che prevedono quesiti di ogni sorta sulla falsa riga del Quizzone.
I maturandi 2016 sono ormai a metà dell’opera avendo già sostenuto la prima e la seconda prova. Ora tutta l’attenzione è rivolta nei confronti della terza prova scritta che per molti rappresenta un punto interrogativo piuttosto allarmante e soprattutto lo sono gli orali. Vediamo alcuni consigli per cercare di non perdere di vista l’obiettivo. Il primo e più importante è quello di indirizzare lo studio in questi giorni in un’ottica di ottimizzazione cercando di sintetizzare. A dirlo sono gli stessi insegnanti, che rimarcano come sia importante in tale fase sintetizzare l’enorme mole di informazioni appresa in tutti questi anni di studio e farne una sorta di concentrato per assimilare al meglio tutto. Insomma, come sottolineato da Gianni Mereghetti nella propria lettera: “Facendo la sintesi sarete protagonisti degli esami, se vi perderete nell’analisi vi opprimerà la paura e una tensione cattiva, nervosa, insopportabile”.
La terza prova dell’esame di stato 2016 è ormai a vista e per gli studenti queste sono le ultime ore utili per prepararsi adeguatamente. Il consiglio è di studiare ma senza strafare sottoponendosi ad inutile stress che certamente non vi sarà di giovamento. A tal proposito meglio stilare un prospetto su come gestire al meglio questi ultimi due giorni. Un prospetto nel quale inserire quanti più simulazioni possibili reperendole sul web. Ripetere si ma essenzialmente i riassunti che avete redatto nel corso dell’anno giacché sono sintetici e permettono di assimilare il concetto senza inutili giri di parole. A tal proposito occorre anche avere un certo intuito nel capire quali potrebbero essere gli argomenti che saranno inseriti dai docenti. Se c’è tempo organizzare un gruppo di ripasso. Il tutto va fatto tenendo in considerazione che la notte prima della prova debba essere usata esclusivamente per riposare.
La Terza Prova della maturità 2016 si sta avvicinando: tranquilli, per chi è ancora rimasto segnato da questi due primi scritti degli Esami di Stato, il tempo per il riposo c’è eccome, da oggi e per i prossimi due giorni. Ci saranno chiaramente i vari ripassi del genere da impostare, bisognerà finire la tesina, ma comunque non ci sarà la stesa pressione per questi primi due esami: la maturità si è sbloccata e ora si è a metà strada, cari maturandi. Ebbene, in molti di voti sui social, sui forum e sul web si interrogano sulla reale funzione del Quizzone considerato da molti “inutile” o peggio “dannoso”. Ma quali a sono allora le finalità di questa terza prova? «Accertare le conoscenze, competenze e capacità acquisite dal candidato, nonché le capacità di utilizzare e integrare conoscenze e competenze relative alle materie dell’ultimo anno di corso, anche ai fini di una produzione scritta, grafica o pratica», riferisce il Miur nel suo statuto sulla nuova formula della Maturità dettata dalla precedere riforma della Scuola. Con questo no pretendiamo che voi ci convinciate, ma di certo è un esercizio con molti limiti che però mette lo studente di fronte ad una buona indicazione per gli obiettivi dei prossimi anni. La terza prova poi, proprio per questo motivo di indagine competenze dell’ultimo anno scolastico, non può basarsi a livello nazionale o imposta dal Ministero, ma decisa internamente da ogni singola commissione di maturità.
È tempo di pensare alla terza prova, la maturità 2016 non si ferma anche se la pausa dopo il thriller di due giorni passati è assolutamente necessaria: prima e seconda prova andate, archiviate, non ci pensate più. Ora spazio a relax, ultimazione della tesina per il colloquio orale, e poi tanto tanto ripasso per il cosiddetto “quizzone” che potrà regalarvi magari una impennata di voto positivo dopo le difficile prime due prove. Studenti divisi in due per quanto riguarda la terza prova: o la si odia o la si ama. Di sicuro ci sono tante modalità di avvicinamento e tanto timore per più materie contemporaneamente, ma è anche un modo per riuscire a mitigare materie in cui si è più deboli con i propri assi nella manica. E per le lingue però, come funziona? Per la valutazione delle lingue straniere può essere richiesta nella terza prova – visto che ricordiamo essere di natura Commissione interna e non ministeriale – o una breve esposizione di uno o più argomenti con l’indicazione di parole e righe che si possono utilizzare. Oppure i docenti potranno chiedervi una breve risposta in lingua straniera o in italiano a quesiti formulati in lingua straniera (fonte Skuola.net): è chiaro poi che se l’istituto prevede lo studio di più lingue e una di queste è stata già la materia d’indirizzo per la seconda prova, la terza prova di lunedì 27 giugno dovrà prevedere domande sull’altra lingua.
Lunedì 27 giugno tutti i maturandi d’Italia saranno coinvolti nella terza prova dell’esame di stato 2016. Viene dopo le prime due, ma non è meno importante, perché la sua valutazione si somma a quella delle prime due ma soprattutto perché offre molto spesso un’ancora di salvezza per gli studenti che hanno commesso gravi errori nelle prima e nella seconda prova scritta. Ecco che la terza prova può costituire l’inizio del loro riscatto, che potrebbe avere nel colloquio il secondo momento decisivo. Della terza prova la legge ha stabilito la gamma di tipologie possibili (dalla tipologia A alla F, ma le prime due tipologie, A e B, sono le più frequenti), mentre le varie commissioni di maturità, da scuola a scuola, decidono quale tipologia adottare e i contenuti da verificare nei quesiti. come si diceva, le tipologie più frequenti sono la A (trattazione sintetica di argomenti significativi (non più di 5), mediante domande a risposta aperta, con eventuale indicazione del numero massimo di righe da impiegare); e la B (da 10 a 15 quesiti a risposta singola, su argomenti riguardanti una o più materie. Anche in questo caso la commissione può indicare l’estensione massima. Gli studenti devono tener presente che di solito la commissione tralascia le discipline oggetto della prima e seconda prova scritta; questo servirà loro per prepararsi. Ma soprattutto, devono saper bene economizzare il tempo. Quanto dura la terza prova? Il Miur non lo dice, la durata è stabilita dalla commissione. Un tempo normalmente adottato corrisponde a tre ore di tempo. In questo arco di tempo, il maturando deve innanzitutto evitare di sprecarlo. Ecco la strategia migliore. 1. Evitare di saltare da un quesito all’altro e andare con ordine, perché non tutti i quesiti sono di uguale complessità, alcuni saranno più facili, altri più difficili. 2. Ragionare bene mentalmente pensando a quello che si vuol dire, e poi scriverlo, badando allo spazio consentito. 3. Suddividere il tempo a disposizione per ognuno dei quesiti/materie, riservandosi almeno mezz’ora per la revisione finale. 4. Non lasciare nessun quesito in bianco. E quanto ai contenuti? La terza prova verte su quanto si è studiato durante tutto l’anno scolastico… Questo, forse, spiega perché è così temuta. Ma le commissioni lo sanno, e se i commissari interni fanno bene il loro lavoro, gli studenti possono (almeno in parte) stare tranquilli. Ecco quindi il consiglio n. 5: non è possibile ripassare tutto. Andare per nuclei tematici, privilegiando le proprie carenze personali.
Il colloquio è la prova finale dell’esame di stato. Durante la prova orale il candidato si trova davanti a tutta la commissione, e comincerà dall’argomento a scelta, che, quasi sempre, coincide con la presentazione della famosa (o famigerata) tesina. Il colloquio di maturità è importante perché da ciò che un giovane dice, e da come lo dice, chi è chiamato a valutarlo può farsi finalmente un’idea diretta, personale, del metodo, della maturità, della capacità di ragionare e di affrontare un problema da parte della persona che gli sta davanti. Al colloquio molto difficilmente si può dare un’impressione diversa da quello che si è nella realtà. Meglio dunque andare subito al punto, rispondere alle domande senza privilegiare tesi preconfezionate e risposte precotte, ma riflettendo realmente su ciò che chiede l’interlocutore. Per questo la tesina è un’opportunità che non va sprecata. Appuntamento temuto da alcuni, àncora di salvezza per altri, la tesina per alcuni studenti è provvidenziale, per altri maturandi è una calamità. Una leggenda che va sfatata è il cosiddetto mito del collegamento: collegare tutto con tutto. Errore: la tesina è l’esposizione di un tema multidisciplinare, ma non per questo si possono mettere insieme le cose più disparate e astruse. Le connessioni devono “tenere” perché una cosa riguarda effettivamente l’altra, non per semplice accostamento stereotipato (ci ha già pensato il vicino di banco). Al colloquio, nell’esposizione della tesina, i maturandi hanno però la possibilità di mostrare il loro vero interesse e la loro capacità di rielaborazione di quanto hanno studiato; in altre parole, la loro vera maturità. L’elaborato presentato alla commissione dovrà essere sintetico, personale, non scopiazzato da Wikipedia, anche perché in questo caso la commissione se ne accorgerebbe subito e il candidato otterrebbe l’effetto opposto: alimentare un preconcetto negativo e farsi penalizzare. Chi ha una tesina pronta, la riveda e la ripassi criticamente, usandola come base per ripassare ciò in essa è suscettibile di approfondimento, e che potrebbe emergere durante il colloquio. Chi non l’ha preparata… ha perso una buona occasione.