Per la fine delle prove scritte del concorso scuola docenti 2016, conclusosi settimana scorsa e mentre si attendono le date per le varie prove orali di luglio, i vari uffici regionali scolastici, i cosiddetti Usr, hanno mandato in alcune regioni lettere di ringraziamento per le scuole del territorio. Nel Lazio e in Piemonte soprattutto, i dirigenti degli Usr hanno voluto ringraziare dipendenti propri e delle scuole per il lavoro eseguito durante le prove scritte nei precedenti due mesi. «Ringraziamo per per il contributo offerto per il regolare svolgimento delle prove. Un egregio lavoro volto, anche per le nuove modalità tramite cui si sono svolte le prove, ossia per mezzo di procedure e strumenti informatici». Magari non saranno dello stesso avviso tutti quei docenti che in queste prove hanno evidenziato numerosi problemi – a volte anche in maniera eccessivamente polemica, va detto – con i computer, le prove non perfettamente comprensibili e soprattutto per il grande caos su abilitazioni e ricorsi. Addirittura il direttore del Piemonte ha definito il lavoro svolto come una impresa che non ha precedenti nella pubblica amministrazione italiana: il direttore dell’Usr Lazio ha invece citato Verga, «i vicini devono fare come le tegole del terzo, a darsi l’acqua l’un l’altro», come riporta il sito portale Orizzonte Scuola.
Nel periodo di attesa per le correzioni delle prove scritte nel concorso scuola docenti 2016 e mentre si aspettano anche le date degli orali, in tanti tra gli insegnanti alle prese con gli esami si chiedono come sia possibile vincerlo o che probabilità maggiori vi siano. I numeri sono chiari: 125mila candidati, 63mila posti disponibili, per una media del 50% in pratica: ma è proprio cos’ alla fine? Si è interrogata anche il portale La Tecnica della Scuola, oltre ai colleghi del Corriere della Sera che hanno provato a dare la loro interpretazione dei fatti. «Tutto dipende dalle singole province e dalle diversi classi di concorso, visto che per alcune vi sono molto più candidati che posti, come per scuola primaria e dell’infanzia, mentre per altre scarseggiano i candidati, tanto che molti posti resteranno scoperti anche dopo il concorso», scrive il Corriere. Secondo la Tecnica della Scuola per la primaria e l’infanzia il tasso di astensione si aggira al 30% e per questo è troppo semplicistico, riferiscono, avere la possibilità di trovare un posto su due per infanzia e primaria, le probabilità scendono drasticamente.
Arrivano notizie non buone per i docenti che hanno fatto ricorso nel Concorso Scuola 2016 in atto ancora in questi giorni, con la correzione delle prove scritte in attesa della comunicazione delle date per gli orali: tra i tanti insegnati che hanno fatto ricorso tramite i sindacati per poter essere ammessi alla prova scritta, la classe di concorso degli Insegnanti Tecnico Pratici (ITP) della Sicilia ricevono “picche” dagli Usr regionali. La decisione arrivata tramite il contenzioso Itp-Concorso Scuola docenti è quella di non ammettere tali insegnanti ricorrenti a sostenere le prove pratiche per le classi di concorro tecnico-pratiche; l’ultima parola andrà però al Miur, con “tutti i candidati ricorrenti e non che dovranno attende l’eventuale fissazione a livello nazionale di apposite sessioni suppletive di ciascuna prova, scritta, pratica ed orale”, recita l’Usr Sicilia.
I docenti impegnati con il concorso scuola 2016, in questi giorni di correzione di prove scritte, sono già proiettati sulla seconda fase della selezione bandita dal Miur, quella delle prove orali. I candidati che hanno superato le prove scritte riceveranno una mail in cui sarà indicato il punteggio con cui è stato superato il test e anche la data per la convocazione per gli orali del concorso scuola 2016, almeno venti giorni prima. Secondo quanto comunicato qualche giorno fa dal sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone in un’intervista al Giornale di Sicilia, entro la fine di luglio inizieranno gli orali, in modo da permettere ai futuri vincitori di essere assunti all’inizio del prossimo anno scolastico. L’assunzione a partire da settembre sembra invece essere più complicata per i docenti che hanno sostenuto le prove scritte del concorso scuola 2016 per la Scuola dell’Infanzia e la Primaria. I test si sono svolti gli ultimi due giorni, il 30 e 31 maggio, e i candidati erano i più numerosi di tutte le classi di concorso: per loro l’assunzione slitterà all’anno scolastico 2017-2018.