Il concorso scuola 2016 prosegue nonostante le polemiche e le denunce dei docenti e nonostante alcuni problemi tecnici. Tra questi ultimi la mancanza in alcune regioni di componenti aggregati per l’accertamento delle conoscenze informatiche e delle competenze linguistiche, come segnalato da OrizzonteScuola. Per far fronte al problema il ministero ha previsto la seguente modifica all’ordinanza: “In caso di mancanza di aspiranti, il dirigente preposto all’USR competente nomina i presidenti e i componenti, fermi restando ì requisiti e le cause di incompatibilità previsti dal Decreto e dalla normativa vigente. Ove non risulti possibile reperire componenti aggregati per l’accertamento delle conoscenze informatiche e delle competenze linguistiche, il dirigente dell’USR può prescindere dai requisiti di cui all’articolo 4 comma 7, lettere a) e b) del Decreto Ministeriale n. 96 del 23 febbraio 2016, ferma restando la conferma in ruolo. Qualora non sia possibile reperire componenti aggregati nemmeno ai sensi del precedente periodo, il dirigente dell’USR competente può ricorrere con proprio decreto motivato alla nomina di componenti aggregati assicurando la partecipazione alle commissioni giudicatrici di esperti di comprovata competenza nel settore”. 



Le griglie di valutazione delle prove scritte del concorso scuola 2016 continuano a suscitare contestazioni da parte dei docenti. Un candidato bocciato scrive una lettera, pubblicata da OrizzonteScuola, in cui sottolinea l’ “incompatibilità tra i quesiti delle prove scritte e i criteri di valutazione”. Nella denuncia si legge infatti che “gli scritti consistevano in 8 domande aperte e 2 domande a scelta multipla. Tralascio le domande a scelta multipla, sulle quali non ho nulla da obiettare, e mi soffermerò sugli otto quesiti “aperti”. (…) Tra gli elementi di novità annunciati a più riprese vi erano: il poco tempo a disposizione, la valutazione non nozionistica, la valutazione delle capacità didattiche. Risulta ovvio che, nelle pratica, il Concorso doveva premiare la capacità di sintesi e la familiarità, quasi automatica, con la didattica quotidiana della scuola. (…) Adottando invece i criteri di valutazione del Concorso 2012, senza aver tenuto conto di una prova radicalmente diversa, si è andati incontro al disastro”. (clicca qui per leggere tutto)



Parlano di “fallimento” del concorso scuola 2016 gli abilitati TFA (Tirocinio formativo attivo). I docenti continuano a contestare la selezione bandita dal Miur e che porterà dietro le cattedre quasi 64mila insegnanti nei prossimi tre anni. La protesta dei docenti corre sul social network Twitter al quale sono affidati i commenti nei confronti del ministro dell’Istruzione Stefania Giannini e del premier Matteo Renzi. In questi giorni d’estate infatti il concorso scuola 2016 sta andando avanti: in alcune regioni le commissioni d’esame devono ancora finire la correzione delle prove scritte mentre in altre gli orali sono già iniziati. E anche le contestazioni proseguono. Questi sono alcuni degli ultimi tweet che si possono leggere online: “@matteorenzi Dopo fallimento #concorsoscuola si lavori per riconoscimento #doppiocanale ad #abilitatiTfa perché #Tfa = Ssis”, “@matteorenzi la prima ingiustizia nei confronti dei giovani che hanno studiato tanto #concorsoscuola #TFA vergogna!”, “#concorsoscuola = fallimento: ammettetelo e provvedete a #doppiocanale … #abilitatiTFA #TfaèConcorso @Deputatipd”.



Ancora denunce da parte dei docenti sulle procedure di correzione delle prove scritte del concorso scuola 2016. Per alcune classi di concorso infatti la valutazione degli elaborati non è ancora terminata dalle commissioni d’esame mentre in alcune regioni gli orali sono già iniziati. A Bologna il Coordinamento precari scuola solleva una questione in merito alle griglie di valutazione della classe AD04 del concorso scuola 2016. I docenti precari, come riferisce OrizzonteScuola, denunciano che “a differenza delle altre regioni e classi di concorso, le griglie emiliane includono nella valutazione item non richiesti nella consegna, proponendo inoltre (fatto anch’esso inedito sul piano nazionale) tre diverse griglie per i sei quesiti”. Il timore dei candidati è che “quelle griglie, ingiuste ma funzionali ad una correzione rapida, non possano dare altro esito se non una massiccia bocciatura, coerentemente con quanto sta avvenendo in alcune classi di concorso scuola a livello nazionale e anche regionale (basti vedere il caso dell’ambito AD07), anche in presenza di molti posti disponibili (che resteranno scoperti)”. 

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