E’ scontro in Emilia Romagna sul concorso scuola 2016 tra il sindacato Gilda degli Insegnanti e l’Ufficio scolastico regionale. Il sindacato denuncia di aver appreso dalla stampa dei probabili rallentamenti nello svolgimento della selezione, con conseguente slittamento delle assunzioni. Come riporta Piacenzasera.it, Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda di Piacenza e Parma, ha dichiarato: “Il fatto che è un simile scenario non sia stato ufficialmente reso noto alle organizzazioni rappresentative dei docenti le quali, almeno nel nostro territorio, lo hanno saputo solo grazie ai media è la dimostrazione di come l’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia Romagna sia lontano rispetto alla nostra realtà territoriale. Sarebbe ora che la politica, già colpevole di aver disastrato la scuola italiana con la legge della ‘cattiva scuola’, almeno a livello periferico faccia la sua parte per ripristinare il funzionamento dell’ufficio regionale”.



I docenti continuano a contestare il concorso scuola 2016. La selezione bandita dal Miur per portare dietro le cattedre nei prossimi tre anni quasi 64mila docenti ha ricevuto tante denunce. In particolare le polemiche hanno riguardato negli ultimi giorni il numero elevato di candidati bocciati alle prove scritte e agli orali del concorso scuola 2016. Su Twitter sono vari i post pubblicati e c’è anche chi parla di “fallimento”. Eccone alcuni che si possono leggere sul social network: “La #buonascuola si fa con gli insegnanti #concorsoscuola pessimo inizio @repubblicait @MiurSocial @dariodivico @PuglisiPD @riotta”, “Fallimento #PD ma si continua fino alla fine con il #concorsoscuola. Non c’è giustizia in italia #abilitatitfa”, “@SteGiannini @Corriere come mai non parla un po’ del #concorsoscuola e degli #abilitatipas e #abilitatitfa che insegnano da decenni???”, “Cialtroneria e improvvisazione al governo. Incapaci di organizzare #concorsipubblici”, “#CGIL chieda intervento anche per #abilitatiTfa. #concorsoscuola da annullare per perpetrate irregolarità”.



Sono tanti i quesiti che in questi giorni i docenti si pongono riguardo al concorso scuola 2016. Oltre alle polemiche sull’alto numero di bocciati quello che ci si chiede è se ci sarà uno slittamento delle assunzioni dei candidati vincitori. Le operazioni di correzione delle prove scritte e di svolgimento degli orali in alcuni casi stanno procedendo a rilento per ritardi nella formazione delle commissioni d’esame o per l’alto numero di candidati. Per quanto riguarda la scuola primaria e dell’infanzia, come riporta OrizzonteScuola, sembra già chiaro che le assunzioni degli insegnanti vincitori del concorso scuola 2016 non avverranno nell’anno scolastico che sta per iniziare: “saranno assunti sicuramente a partire dal 2017/18 i docenti, che stanno partecipando al concorso per i posti di scuola dell’infanzia e primaria, innanzitutto per la volontà politica di esaurire (cosa che probabilmente non avverrà) le GM infanzia 2012 e poi per il fatto che gli aspiranti ai citati posti sono molto numerosi e le prove scritte si svolte alla fine di maggio, le ultime di tutta la procedura concorsuale” (clicca qui per leggere tutto).



Ancora polemiche e denunce sul concorso scuola 2016, contestato soprattutto da docenti e sindacati per l’alto numero di candidati bocciati alle prove scritte e quindi non ammessi agli orali. Il rischio, come sottolinea OrizzonteScuola, è che molti posti messi a bando dal concorso scuola 2016 restino scoperti e quindi gli stessi docenti bocciati siano chiamati per le supplenze. L’ultima denuncia, pubblicata dal portale di riferimento degli insegnanti, arriva da un’insegnante che ha partecipato alle prove scritte del concorso scuola 2016 in Sicilia per la classe A18 – Filosofia, psicologia e scienze dell’educazione in cui “nessuno dei 114 partecipanti è stato ammesso agli orali”. La docente sostiene che il concorso scuola 2016 “oltre ad essere stato uno spregiudicato strumento elettorale, forse è servito, principalmente, ad arginare la spinosa questione della stabilizzazione dei precari, i quali, è bene dirlo, gravano molto di meno sul bilancio dello stato rispetto agli insegnanti di ruolo. Questo aspetto, dovrebbe far riflettere, e già da solo, forse, sarebbe sufficiente a spiegare il livello così alto di bocciature in alcune classi di concorso”. E fa una richiesta al Miur: “ammettere che questo concorso è stato un fallimento su tutti i fronti e non utilizzarlo per svilire, agli occhi dell’opinione pubblica, l’immagine, degli insegnanti, già mediaticamente depauperata” (clicca qui per leggere tutta la lettera).