Sul concorso scuola 2016 arriva la richiesta di un confronto da parte del sindacato FLC CGIL al ministro dell’Istruzione Stefania Giannini. Il segretario generale della FLC CGIL, Domenico Pantaleo, ha inviato una lettera al ministro perché “dia risposte alle tante voci che in questi giorni stanno avvelenando il clima del concorso a cattedre, voci che arrivano a mettere in discussione l’adeguata preparazione dei docenti, pur di giustificare l’alto numero di non ammissioni alle prove orali”. Pantaleo sostiene che “la mancata convocazione del sindacato in prossimità della pubblicazione del bando, ma anche nel prosieguo delle operazioni, ha fatto sì che la fretta e l’approssimazione prevalessero sull’obiettivo di un concorso pubblico così importante per tutta la società civile”. Dunque la richiesta della Cgil è quella di un confronto sul concorso scuola proprio perché “convocare il sindacato su questo tema è un atto dovuto fintanto che la legislazione lo prevede”: clicca qui per leggere tutta la lettera.



E’ un “dato preoccupante” quello dei docenti bocciati al concorso scuola 2016. Commenta così i numeri fin qui registrati dalla selezione, che dovrebbe portare dietro le cattedre nei prossimi tre anni quasi 64mila docenti, Andrea Gavosto, Direttore della Fondazione Agnelli. La Fondazione Giovanni Agnelli è un istituto indipendente di cultura e di ricerca nel campo delle scienze umane e sociali. Gavosto è stato ospite nei giorni scorsi di Rainews24 e sul fatto che il 45% dei candidati sia stato ammesso agli orali ha affermato: “La qualità della scuola dipende dalla qualità degli insegnanti”. E ha aggiunto: “Chi ha partecipato al concorso era abilitato, ha già superato un esame di abilitazione e, come si è sempre sospettato, questi corsi di abilitazione sono molto diversi in termini di qualità della preparazione. Andrebbe rivisto l’accesso attraverso l’abilitazione che non è sufficiente. In questo modo avremo posti scoperti per l’anno che sta per iniziare”. (clicca qui per vedere il video).



Prosegue la pubblicazione delle graduatorie di merito del concorso scuola 2016 da parte degli Uffici scolastici regionali. OrizzonteScuola pubblica gli aggiornamenti regione per regione e ricorda che in base ai risultati delle prove scritte è possibile anticipare che i vincitori della selezione, compreso il 10% di idonei, “saranno in numero inferiore rispetto ai posti messi a disposizione nel bando”. Nelle graduatorie di merito sono inseriti i candidati che hanno superato tutte le prove, nel limite massimo dei posti messi a bando per ciascuna procedura concorsuale maggiorati del 10%: l’elenco è formato secondo l’ordine del punteggio finale espresso in centesimi conseguito dai candidati al concorso scuola 2016 e tenuto conto delle preferenze e precedenze a parità di punteggio. In alcune classi di concorso, visto l’alto numero di docenti bocciati, vari posti resteranno vuoti: clicca qui per leggere tutto.



Fa ancora discutere l’alto numero di bocciati al concorso scuola 2016. Secondo il presidente del sindacato Anief, Marcello Pacifico, come si legge su OrizzonteScuola, la colpa delle bocciature è da imputare alle prove della selezione e non alla scarsa preparazione dei candidati: “Penso che nelle procedure concorsuali ci sia stato qualcosa che non è andato per il verso giusto. Rispondere in 15 minuti per costruire un’unita didattica al pc, ad esempio. Perfetto, abbiamo selezionato i migliori del domani ma siamo sicuri che gli altri dopo anni di insegnamento, valutati idonei alla professione debbano essere esclusi?”. E riguardo alla formazione di questi docenti e alle Università che hanno rilasciato le abilitazioni all’insegnamento afferma: “Non condivido articoli della stampa che salutano la formazione post universitaria. I ragazzi delle SSIS o SFP hanno superato un concorso in entrata dove il voto di laurea era rilevante, poi due anni di corso con 300 ore di tirocinio a scuola, 30 esami, uno finale con una commissione nella quale erano presenti i docenti universitari e i supervisori di tirocinio, che hanno fatto un concorso per essere selezionati. Ridicolo” (clicca qui per leggere tutto).

Va avanti tra le polemiche il concorso scuola 2016 che dovrebbe portare dietro le cattedre nei prossimi tre anni quasi 64mila docenti. La correzione delle prove scritte e gli orali proseguono anche se finora sono tanti i candidati che sono stati bocciati. Questo ha fatto scattare le denunce da parte degli insegnanti e dei sindacati contro il Miur. Ma non sono solo le valutazioni delle commissioni ad essere contestate. Per quanto riguarda proprio i commissari d’esame ci sono state difficoltà nel formare le commissioni per il concorso scuola 2016: una delle questioni sollevate è stata anche quella dei bassi compensi che questi insegnanti avrebbero ricevuto per il loro lavoro. Il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini aveva promesso di aumentare i compensi dei commissari ma, come riporta OrizzonteScuola, il decreto per definirli non è ancora stato firmato. Si tratta di una disposizione “è contenuta nella legge 89 del 26 maggio, con la quale veniva convertito il decreto 42 del 29 marzo, in cui si disponeva che il provvedimento dovesse essere emanato entro un mese dalla data di pubblicazione della legge”. Quindi il termine per la definizione dei nuovi compensi dei commissari del concorso scuola 2016 è scaduto a fine giugno scorso e non c’è traccia al momento del decreto.