Il rischio di un maxi ricorso è assai alto per il concorso scuola docenti 2016 che a pochi giorni dall’avvio dell’anno scolastico 2016-2017 presenta non pochi problemi di soluzione anche a medio-termine. Il Concorsone avrebbe dovuto riempire le cattedre mancanti dalla chiamata diretta in questo primo anno a pieno regime della Buona Scuola: e invece al momento i numeri sono carenti, visto che circa un docente su due è stato bocciato agli orali o alle prove scritte. Le regioni più virtuose? Secondo i dati di Tuttoscuola sarebbero Marche, Umbria, Basilicata e Friuli Venezia Giulia. Mentre Toscana, Lombardia e Piemonte restano le più falcidiate dalle bocciature – anche se va detto che presentavano i numeri maggiori di iscritti: il rischio di ricorso però è altissimo visto che ad oggi, con la scuola che inizia tra due settimane, non ci sono ancora tutte le correzioni delle commissioni e questo potrebbe portare una sorta di “class action” per gli insegnanti abilitati ma bocciati dalle prove concorsuali. Insomma, è ancora un grande caos…



Emergenza Miur dopo il concorso scuola docenti 2016, visto l’altissima numero di insegnanti bocciati durante le prove orali o addirittura scritte: ci sono infatti 4-5mila cattedre ancora vuote (dati dei sindacati riportati su Orizzonte Scuola) che non lasciano ovviamente tranquillo nessun detto ai lavori, visto che l’anno scolastico è davvero alle porte. I contenziosi per la mobilità, le assegnazioni provvisorie e il concorso che ha bocciato molti aspiranti insegnanti titolari. Per l’emergenze creatasi, il Ministero dell’Istruzione ha convocato per domani, martedì 30 agosto 2016, i vertici dei sindacati per la scuola proprio negli uffici Miur per discutere il da farsi a due settimane dall’avvio del nuovo anno. Sembrano bastare i 32mila nuovi assunti per l’anno che verrà: metà dal concorso scuola e l’altra per le graduatorie, Ma i numeri che circolano quali sarebbero davvero? Stando alla fonte del portale Orizzonte Scuola, sono 10.500 posti vacanti sui 63.712 messi a bando nel prossimo triennio; il dato impressionante vede anche 300 commissioni su 800 che non hanno completato la correzione degli scritti. Per ora la soluzione sembra ancora la stessa di tutti questi anni, i precari, ma di certo i problemi si aprirebbero ancora una volta, con l’annosa situazione precaria a rispuntare fuori dopo un concorso che è nato proprio con l’obiettivo di diminuire e non aumentare le forze a tempo determinato nel mondo della scuola. Ora però la situazione è grave visto che rischia di saltare l’avvio dell’anno scolastico.

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