Non è ancora concluso il concorso scuola 2016 ma già si pensa al dopo selezione. Visto l’alto numero di candidati bocciati alla selezione il rischio è che molte cattedre restino vuote e debbano essere coperte con le supplenze. Ma il paradosso, come ricorda OrizzonteScuola, è che i vincitori del concorso scuola 2016 “in attesa dei posti nel triennio, potrebbero non avere supplenza, a differenza di colleghi che il concorso non lo hanno superato ma vantano un alto punteggio in graduatoria”. Ecco la richiesta di una docente pubblicata dal sito di riferimento degli insegnanti: “Onorevoli Presidente del Consiglio, Ministro dell’Istruzione e Sottosegretario al Ministero dell’Istruzione, sono una vincitrice del concorso scuola 2016 che non verrà immessa in ruolo quest’anno per mancanza di posti. Sono a chiederVi di poter avere almeno la precedenza nell’assegnazione delle supplenze da graduatorie di istituto altrimenti si assisterà al paradosso che, in attesa dell’assunzione, i vincitori del concorso non lavoreranno mentre coloro che non lo hanno superato sì. Nella speranza di un positivo accoglimento della presente richiesta porgo i miei più sentiti saluti. Chiara Carbonari”.



In vista della conclusione del concorso scuola 2016 i docenti si chiedono che cosa accadrà ai candidati risultati idonei ma che non rientreranno nel 10%. Come ricorda OrizzonteScuola nelle graduatorie di merito sarà inserito un numero di candidati pari ai posti banditi per ciascuna procedura concorsuale (infanzia, primaria, classi di concorso secondaria e sostegno infanzia, primaria, secondaria primo e secondo grado) con una maggiorazione del 10%: queste graduatorie avranno validità triennale. Ma che cosa accadrà ai docenti che saranno risultati idonei ma non vincitori? Il sito di riferimento dei docenti si chiede se questi candidati al concorso scuola 2016 dovranno attendere un’altra selezione per entrare in ruolo. OrizzonteScuola sottolinea però che “qualche misura provvisoria sarebbe possibile, ma con l’intervento del MIUR e con la sollecitazione dei vari USR interessati. Per esempio vi sono alcune classi di concorso dove docenti vincitori hanno lasciato i posti liberi, perché non provvedere alla riassegnazione tramite scorrimento della graduatoria ivi interessata?” (clicca qui per leggere tutto).



“Questo sarà l’anno delle assunzioni del concorso scuola 2016“. Ad affermarlo è il sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone che, come riporta OrizzonteScuola, ha risposto così alle domande sugli esiti della selezione bandita dal Miur durante la trasmissione radiofonica “Attenti a quei due” su Radio 24. A proposito dell’iter del concorso scuola 2016 Faraone ha infatti sottolineato: “Abbiamo rispettato la tabella di marcia, tutti dicevano che il piano non si sarebbe mai fatto, invece la tabella sta funzionando. Quando metti in campo un’operazione così grande ci possono essere problemi. Sapevamo quanti docenti avrebbero partecipato, ma non quanti lo vincevano. Non potevamo saperlo. Il primo anno è stato l’anno delle assunzioni da GaE, il secondo l’anno del concorso, vedremo quanti ne assumeremo. Dal prossimo anno andremo a regime”.



Ieri in occasione del primo giorno di scuola, il tema del concorso scuola docenti 2016 è stato chiaramente tra i must dell’intervista al ministro Giannini avvenuta sul videoforum di Repubblica Tv. Tante domande sul destino dei bocciati al concorso, sugli insegnanti ancora alle prese con i ricorsi e con le cattedre che rischiano di rimanere con supplenti per molti mesi. Il titolare del Miur ha provato a rassicurare tutti, inizialmente confermando quando affermato due giorni fa per cui “tutti gli insegnanti che hanno superato concorso saranno assunti entro l’anno”, ma non solo. «Le bocciature sono nella media. I candidati, che non hanno superato le prove scritte e quindi la procedura concorsuale,  non avevano una preparazione adeguata per superare una selezione che valuta e promuove chi insegna adottando adeguate metodologie». Pioggia di critiche chiaramente per queste parole tra social e web con i docenti infuriati ancora contro il Miur e i tanti meccanismi che non hanno convinto nel concorsone: la Giannini ha poi continuato dicendo che «un concorso di queste proporzioni, ossia con un elevato numero di partecipanti, in genere si fa una preselezione, cosa che non è avvenuta per una scelta ben precisa. L’ultimo vero concorso, prosegue la titolare del Miur, si è svolto 16 anni fa, intendendo con “vero concorso” una procedura altamente selettiva e meritocratica, come quella in atto». L’anno scolastico è iniziato ma le polemiche come si può ben vedere restano ancora del tutto intatte.