In merito all’esclusione dei docenti laureati dal concorso scuola 2016 per tutte le nuove classi di concorso per cui non sono stati mai attivati i Tirocini Formativi Attivi il Consiglio di Stato, in sede cautelare, chiede al Miur chiarimenti. A riferirlo è il sindacato Anief. Il presidente nazionale Marcello Pacifico sottolinea che si tratta di “tutte quelle classi di concorso di nuova istituzione, prima fra tutte la A-23, Lingua italiana per discenti di lingua straniera, per cui mai nessun docente ha potuto conseguire specifica abilitazione, proprio perché istituite ex novo con il DPR n. 19/2016 emanato pochi mesi prima del concorso. Per questi docenti, in possesso di titoli di accesso utili all’insegnamento per queste classi di concorso di nuova istituzione, abbiamo chiesto che il Consiglio di Stato concedesse tutela cautelare e, se ci darà ragione, otterremo per centinaia di ricorrenti, per lo più docenti precari da molti anni, l’accesso al concorso 2016 anche tramite l’attivazione di prove suppletive”. E il sindacalista aggiunge: “Adesso è il Miur a doversi ‘giustificare’ e a spiegare in tribunale come sia possibile escludere i laureati dalla partecipazione a un concorso per cui nessuno poteva possedere specifica abilitazione per classi di concorso istituite solo poco prima del bando”.
Fa registrare ancora polemiche il concorso scuola 2016 per il quale le regioni stanno pubblicando le graduatorie di merito. Dopo le denunce sull’alto numero di bocciati arrivano ora quelle che riguardano i vincitori. I candidati che hanno superato il concorso scuola 2016 chiedono che sia superato il limite del 10% degli idonei. E su questo Giuseppe Romanini del Partito democratico, come riporta OrizzonteScuola, ha fatto un’interrogazione al ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini. Romanini ha chiesto di “consentire l’immissione in graduatoria di quei candidati che, alla luce delle ‘opzioni’ esercitate da numerosi docenti che hanno superato più di una prova concorsuale, risulterebbero necessari al fine di integrare le medesime graduatorie in funzione dello stimato fabbisogno triennale”. Alcuni docenti hanno vinto il concorso scuola 2016 in più di una graduatoria di merito e al momento dell’assunzione, hanno dovuto esprimere una scelta. “Questa ‘opzione’ – continua il deputato Pd – ha determinato il rapido scorrimento delle graduatorie di alcune discipline che, di fatto, a poche settimane dalla loro pubblicazione definitiva e benché valevoli per il triennio, si sono già esaurite senza la copertura di tutti i posti in ragione del fatto che il bando ne limitava la lunghezza al numero di posti disponibili maggiorato del 10%”.