Prosegue tra la polemiche il concorso scuola 2016 a pochi giorni dal via al nuovo anno scolastico. L’Associazione Coordinamento Nazionale Tfa (Tirocinio formativo attivo, ndr) chiede l’abolizione del limite del 10% degli idonei. L’obiettivo, come spiega il coordinamento in un comunicato pubblicato da OrizzonteScuola, è di “creare una Graduatoria di Merito comprensiva di tutti coloro che hanno superato le prove concorsuali da utilizzarsi nell’ambito del suo triennio di validità al fine di coprire eventuali rinunce o nuove esigenze dell’Amministrazione. Tale idoneità potrà ulteriormente valere come titolo valutabile per le Graduatorie di II fascia o successivi concorsi, nel caso in cui gli idonei non vengano assunti nel triennio”. E in merito al concorso scuola 2016 il coordinamento aggiunge: “alla luce della delicatezza della situazione, da cui dipende il futuro lavorativo di migliaia di docenti, si chiede infine di rendere in ogni caso pubblici gli elenchi di chi ha superato le prove orali, in modo da consentire a tutti gli aspiranti docenti un più facile controllo della propria posizione e dei punteggi a loro attribuiti per i titoli culturali e di servizio”. (clicca qui per leggeer tutto)
Il caos attorno al concorso scuola docenti 2016 purtroppo prosegue, con il Miur che sta ancora latitando nel rispondere alle richieste di tanti insegnanti bocciati che chiedono di sapere quale sarà il loro destino nei prossimi anni. O di tutti i dirigenti scolastici che attendono di sapere chi prenderà il posto delle cattedre rimaste vuote dopo i tanti bocciati alle prove scritte e orali del concorsone indetto dal Miur. Scoppia un’altra grana mentre il mondo scuola viene alimentato nella sua già “tradizionale” modalità di polemica per ogni decisione del Ministero, a prescindere dal colore dei governi politici. Segnala il portale di Orizzonte Scuola come molti Usr regionali hanno pubblicato l’avviso con il quale viene comunicato che le richieste di accesso agli atti delle prove corrette saranno emesse non nei canonici 30 giorni ma entro 60 giorni dalla richiesta. In questo modo tantissimi docenti lamentano di sentirsi ostacolati nella possibilità di presentare il ricorso per essere riammessi al concorso, laddove infatti molte prove orali sono già calendarizzate. «quegli atti sono indispensabili proprio per decidere se presentare ricorso avverso la decisione della commissione di bloccare per molti candidati il concorso», spiegano molte lettere al portale online. Alcuni insegnanti infatti magari giù accettato la valutazione della commissione che magari ha compiuto macro errori, alcuni sono stati verificati, nell’abbinamento tra compiti e codici di ogni singolo candidato del concorso. I ricorsi “alla cieca” con l’anno scolastico che sta cominciando sono sempre più una falla che il Ministero deve assolutamente tappare.