Prosegue la trattativa tra Miur e i sindacati sulla mobilità docenti 2017: il calendario degli incontri è serrato e prevede negoziati fino al 19 gennaio. La Gilda ha fatto il punto della situazione, spiegando i temi affrontati e quelli che saranno approfonditi, indicando anche quelli che non sono stati ancora trattati. Nei primi due giorni di confronto, come riportato da Orizzonte Scuola, sarebbero stati esaminati i primi 12 articoli della proposta contrattuale presentata dal Miur. Si è discusso dei destinatari del contratto, quindi i docenti con contratto a tempo indeterminato, delle sedi esprimibili, cioè fino ad un massimo di 5 scuole e 10 ambiti, e della percentuale da destinare alla mobilità professionale e a quella territoriale, rispettivamente del 10% e 30%. I sindacati hanno discusso con il Miur anche del procedimento relativo ai trasferimenti e ai passaggi, oltre che della mobilità professionale verso i licei musicali.



L’accordo tra sindacati e Miur sul tema della mobilità docenti 2017 era stato raggiunto a dicembre, ma si stanno tenendo nuovi incontri per affrontare alcuni punti critici che restano in campo e che i rappresentanti diplomatici di sindacati e ministero non hanno ancora risolto. Secondo quanto scrive la FLC Cgil sul proprio sito ufficiale, l’incontro è stato positivo ma restano comunque aperti alcuni punti, specie i problemi di aliquote ed erogazione punti. «Resta sospesa la questione dell’aliquota per la mobilità sulle discipline specifiche dei licei musicali che sarà affrontata durante i prossimi incontri. Qualche dubbio ancora sulle sedi disponibili per le operazioni di mobilità: La trattativa – conclude la FLC Cgil – proseguirà in un serrato calendario di riunioni per tutta la settimana. Sull’esito degli incontri daremo costanti aggiornamenti».



Il tanto atteso accordo tra sindacati e Miur per la mobilità docenti 2017 era stato raggiunto a dicembre, quando è stata, infatti, firmata l’intesa per il prossimo anno scolastico. Scopriamo le principali novità che annoverava: innanzitutto gli insegnanti potranno presentare liberamente la domanda di mobilità, indicando scuola, ambito o provincia con il conseguente superamento del vincolo triennale. Inoltre, come riportato da Orizzonte Scuola, verranno revisionate le tabelle dei punteggi: in questo modo verrà valorizzata l’esperienza e il servizio pre ruolo. Il passaggio da titolarità di ambito a quella di scuola sarà regolamentato con una nuova contrattazione. È stata poi stabilita la distribuzione dei posti disponibili: il 60% sarà destinato alle nuove assunzioni, il 30% alla mobilità e il restante 10% alla mobilità professionale (passaggi di ruolo e/o di cattedra), che verrà riequilibrata nei contratti successivi.



Arriva dalla Lombardia e da un dirigente scolastico l’idea per “combattere” alcuni problemi della Mobilità Docenti 2017, nel giorno in cui l’incontro con i sindacati e il Miur dovrebbe rendere più chiaro l’immediato futuro per tanti insegnanti sparsi nel nostro Paese. L’idea di Simona Convegna – dirigente scolastico nel Comasco – è molto semplice: «Incentivare l’acquisto della casa così il docente immesso in ruolo al nord possa portare anche la famiglia, questo l’obiettivo», una sorta di bonus casa per tutti quei docenti che sono chiamati al nord e che per grossi motivi famigliari richiedono subito il trasferimento proprio per poter stare più vicino alle proprie famiglie. «Con i Comuni, gli enti e i protagonisti del territorio aprirò un tavolo per costruire un piano di edilizia convenzionata pensato per i prof. che si trasferiscono nel lario. Dobbiamo permettere a chi arriva da Salerno, da Cosenza o da Sant’Agata di Militello di vivere qui con la famiglia», spiega a Orizzonte scuola questa preside combattiva sul fronte della Mobilità Docenti, uno dei problemi purtroppo ancora cardine della scuola e dell’intero Miur. 

Ci sono molti nodi da sciogliere per quanto riguarda la mobilità docenti 2017 e oggi sarà una giornata importante in tal senso, perché ci si occuperà di precedenze e di posti persi nell’incontro tra Miur e sindacati per la stesura del contratto sulla mobilità. Di conseguenza questo è un argomento che indirettamente coinvolge tutti i docenti di ruolo interessati alla mobilità. Sono molti allora gli aspetti da chiarire, a partire dal modo in cui i docenti otterranno la sede del trasferimento in seguito a precedenza, una procedura che l’anno scorso ha destato dubbi in quanto a correttezza. È bene ricordare che anche per il prossimo anno scolastico la precedenza assoluta nelle operazioni di mobilità viene riconosciuta ai docenti non vedenti e emodializzati. Il docente che, invece, assiste un familiare secondo la legge n.104/92 non ha alcuna precedenza nella mobilità, ma può usufruire di tale diritto nelle operazioni di assegnazione provvisoria. Come si otterrà la titolarità per i docenti assunti su ambito territoriale nelle scuole oggetto di dimensionamento? L’incontro di oggi tra Miur e sindacati dovrà affrontare anche questo argomento, secondo Orizzonte Scuola.

I sindacati e il Miur hanno cominciato a discutere del nuovo contratto per la mobilità docenti 2017 e una delle novità più importanti riguardanti le preferenze sarà l’inserimento del codice unico dell’istituto comprensivo o superiore, quindi non più i singoli codici meccanografici. I docenti, che potranno indicare fino ad un massimo di 15 preferenze di cui massimo 5 scuole, non potranno esprimere una singola sede, ma un intero codice meccanografico dell’istituto comprensivo o superiore. La scuola serale e diurna prevede ancora una distinzione, quindi tali sedi saranno ancora esprimibili nella domanda di mobilità e il docente dovrà indicarle chiaramente nella domanda. Cosa cambia concretamente? Il docente non potrà più scegliere di un Istituto di Istruzione superiore che comprende professionale, tecnico e liceo uno dei tre, ma indicare il codice meccanografico unico dell’IIS. Non sono ancora chiari, però, i criteri per l’assegnazione dei docenti ad un organico o all’altro. Anche questo tema dovrà essere affrontato nell’incontro tra i sindacati e il Miur.