In questo 2017, specie in questi primi due mesi, dovrebbero essere pubblicati i bandi per il concorso Dirigenti Scolastici e per il Concorso Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA): lo ha ribadito il Miur a fine 2016 dopo l’approvazione della Legge di Stabilità al Senato, con l’intenzione tra i mesi di gennaio e febbraio di indire finalmente il bando di concorso pubblico per tutti i posti liberi del prossimo anno amministrativo. Secondo l’Anief, «l’indizione dei concorsi per dirigenti scolastici e per Dsga costituisce un’importante occasione per andare a stabilizzare del personale precario che andrà a coprire i tanti posti vacanti, circa 1.400 per profilo professionale, che nella prossima estate sono destinate anche ad aumentare per via dei pensionamenti. È evidente che il Miur dovrà pubblicare entrambi i bandi, si spera anche quello per Coordinatore amministrativo, nel volgere di pochissime settimane, perché qualora i tempi si allungassero ulteriormente sarebbe impossibile mettere in ruolo i vincitori di concorso dal prossimo 1° settembre», riporta il sindacato del mondo scuola. Per gli aspiranti Presidi e Dirigenti amministrativi nel mondo scuola l’attesa è ovviamente molto alta dato che da mesi si parla dei bandi ma ancora di elementi concreti resta poca carne al fuoco; «È intenzione del ministro bandire il corso-concorso per tutti i posti vacanti e disponibili nell’anno scolastico 2016-2017, nonché per quelli che si renderanno tali nel successivo triennio. Questo dovrebbe consentire di eliminare l’annoso fenomeno delle reggenze. Manca ancora l’ultimo passaggio dell’iter, ovvero l’autorizzazione della Funzione Pubblica ed Economia del Mef», riporta il sottosegretario all’Istruzione Vito De Filippo, rispondendo in aula alla Camera a un’interrogazione.



Forte polemica mossa dal Governatore del Veneto Luca Zaia contro il Miur nell’attesa della pubblicazione del Bando Dirigenti Scolastici, il concorso più atteso del mondo scuola nel anno 2017. «Non mancano soltanto 7 mila docenti nelle scuole del Veneto. Non risultano all’appello anche 218 dirigenti scolastici. E il Ministero della Pubblica Istruzione cosa fa? Autorizza soltanto 285 posti in tutta Italia. Cornuti e mazziati, dunque. Come se negli ospedali scomparissero di colpo tutti i primari. Vi immaginate cosa accadrebbe?», scrive su Facebook il governatore della Lega Nord, ponendo l’accento sulla totale insufficienza di dirigenti scolastici negli istituti del Nord. «Il 20 ottobre il ministro ha dichiarato in Senato che autorizzerà soltanto 285 posti in tutta Italia. Sono pochissimi, se si considerano le esigenze delle Regioni. Le immissioni di dirigenti calcolate sul numero totale autorizzato dal Ministero potrebbero aggirarsi intorno alle 15 o 20 unità per regione. Le famiglie e gli studenti, che pagano le imposte, si vedono negare un diritto costituzionale. In aula, sulla cattedra e nell’ufficio del preside» conclude Zaia. Il concorso sarà bandito nei prossimi giorni ma ancor prima di uscire già è rimpiatto di critiche e polemiche da ogni parte, non solo dalla politica e dalle opposizioni. Un sinistro richiamo a quanto avvenuto solo un anno fa con il concorso scuola docenti, autentico “flagello” per il Miur e per il Governo Renzi che ci ha rimesso non pochi voti al referendum costituzionale del 4 dicembre 2016.

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