La strada da percorrere è chiara a tutti: a studenti, aziende, fondazioni e università internazionali. Il futuro dei giovani sono gli Its (istituti tecnici superiori) e a dimostrarlo non sono solo i numeri che attestano, tassi di occupazione alla mano, che si tratta di un sistema maturo e “risolutivo”, ma anche i costanti accordi con università straniere che giorno dopo giorno proiettano gli Its in un contesto internazionale, all’avanguardia e sempre più “Industria 4.0 oriented”.



Dopo l’accordo con il Canada dello scorso 26 settembre tra la cabina di regia Its Italia, rappresentata da chi scrive (nella qualità di coordinatore) e Denise Amyot (President Colleges and Institutes Canada) con cui si aprono le porte agli studenti italiani che vogliano proseguire gli studi nei colleges canadesi, un altro tassello nel mosaico della formazione internazionale è stato fissato il 23 ottobre con la firma di un accordo tra il sistema Its Italia del turismo e dell’ospitalità e la Stenden University of Applied Sciences (Leeuwarden, Olanda). Firma con cui si mette nero su bianco la possibilità per i ragazzi degli Its italiani del turismo di prendere la laurea in Olanda e, tra le altre cose, promuove lo scambio di know-how tra i due sistemi formativi, stage e gemellaggi e promozione di attività di ricerca.



L’ulteriore prova che il sistema Its c’è e cresce ogni giorno di più, riscuotendo consensi fuori e dentro l’Italia.

Un’apertura al mondo che non rimane solo in aula, ma diventa autoimprenditorialità: gli Its sono Hub di educazione all’imprenditorialità, incubatori di veri e propri talenti: come nel caso di una studentessa, Verdiana Micocci, che — stanca del classico percorso accademico e con in mano un ulteriore bagaglio di incertezze — apre un giornale dove trova un invito ad una selezione per l’iscrizione ad un corso Its. Non sa cosa sono, telefona, le risponde la Fondazione Its per le nuove tecnologie della vita di Pomezia (Roma). Verdiana sceglie e decide di affrontare una nuova esperienza, che possa dare risposta alla sua creatività e alla sua voglia di realizzarsi. Si iscrive alla selezioni, le supera. E’ un mondo nuovo, non solo libri su libri, ma soprattutto attività laboratoriali, congressuali e tanto altro, una esperienza di lavoro simulato che porta a realtà concrete.



Questo coinvolgimento l’ha condotta, per caso e per gioco, a riflettere sulle proprie idee sviluppando una creatività che non pensava neanche di avere. Qualcuno crede che non siano idee banali, qualcun altro crede anche che su queste idee possa partire un progetto di creazione d’impresa. E così nasce la prima idea: un prodotto naturale per ridurre la carica di microbi, un prodotto per aiutare i bambini che giocano per terra. Poi una proposta, una idea/studio per cercare di ridurre il costo di un principio attivo antimalarico. Una sfida, ma una certezza: aiutare i bambini che vivono in Africa che, come in altre parti del mondo, muoiono per questa malattia. E così nasce il progetto Solidarietà Solidale. “voglio essere solidale con i bambini dell’Africa — racconta Verdiana — , voglio partecipare a costruire un ponte di relazioni umane e a superare le incertezze e le paure che nascono dall’ignoranza, dalla non conoscenza tra le persone. Non voglio che ci siano competizioni né sfruttamenti, ma una crescita condivisa, equa e solidale sia per noi in Italia che per loro in Africa”.

Insomma il sistema Its c’è, è l’unico sistema educativo in Italia realmente flessibile e in grado di integrarsi con le imprese: risponde alle esigenze e alle aspirazioni dei giovani e del mercato del lavoro. Ed è un progetto ad alto impatto sociale.