Il Tirreno racconta la toccante storia di un ragazzo quattordicenne, Leonardo, afflitto da grave disabilità ma che aveva trovato speranza e miglioramenti dal rapporto con il suo insegnante di sostegno a scuola a Viareggio. Il 44enne Andrea Giachetti ha stabilito un ottimo rapporto con il ragazzo, tanto da avergli insegnato a fare le scale per la prima volta, mano nella mano, con grande pazienza e guadagnando la fiducia del giovane. Una storia che apparentemente non potrebbe non avere lieto finale, ma nel dedalo delle decisioni incomprensibili che spesso vanno a formare quello che è il vero e proprio labirinto del mondo della scuola, sembrava che per Andrea, nel nuovo anno scolastico, fosse impossibile lavorare ancora con Leonardo. Una decisione che avrebbe disatteso le linee guida del Ministero, che stabiliscono come gli insegnanti di sostegno debbano avere un percorso di continuità nel corso dei diversi anni scolastici con i loro alunni, anche e soprattutto per salvaguardare i rapporti creatisi che possono aiutare anche gli alunni più problematici a compiere progressi straordinari.



LA SENSIBILITA’ DEGLI ALTRI INSEGNANTI

La mamma di Leonardo, Barbara Piagentini, si era esposta in prima persona per chiedere ai quasi mille insegnanti in cerca di una cattedra di non scegliere quella del loro collega Andrea Giachetti, che solo così avrebbe potuto proseguire il suo lavoro al fianco di Leonardo. E Andrea ha commentato con soddisfazione al riassegnazione al fianco del suo alunno con il quale aveva iniziato un lavoro straordinario l’anno prima. “Finché non vieni chiamato non hai la certezza, ed eravamo davvero tanti, ed io avevo un punteggio alto ma non altissimo. Penso a tutti i miei colleghi che non ce l’hanno fatta a vedersi confermare la cattedra dell’anno scorso e ai loro studenti che non li rivedranno. A molti di loro non lo si può neppure spiegare, e questa è la violenza più grande che si possa fargli, altro che buona scuola.”. Quando Leonardo è stato riassegnato alla cattedra di Andrea è partito un applauso: nessuno si era fatto avanti per quel posto, mostrando sensibilità e solidarietà.

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