Hanno usato poche parole, ma molto forti, per attaccare la preside: «Milena datte e mori». Una frase choc, che letteralmente vuol dire “vattene e muori”, rivolta a Milena Nari, dirigente scolastico del liceo Socrate di Roma. Le parole, accompagnate da altri epiteti, scritte su un foglio anonimo qualche giorno fa sono finite nelle mani degli inquirenti, che stanno indagando sul caso. La preside però ha replicato alla lettera con ironia: «Mancano 154 giorni al termine dell’anno scolastico e lì voi ed io dobbiamo arrivare. Sul morire non posso dare rassicurazioni, ma sono certa che prima o poi mi toccherà». La circolare compare sul sito del liceo romano balzato nelle ultime ore agli onori delle cronache. La preside ha aggiunto che a giugno chiederà il trasferimento, certa che i suoi superiori, «stanchi di tutte le seccature che ho procurato loro», la sposteranno. Il riferimento è al problema del sovraffollamento del liceo per cui a inizio novembre gli studenti hanno occupato la scuola e chiesto che la dirigente venisse sollevata dal suo incarico.
MESSAGGIO CHOC CONTRO PRESIDE: MOTIVI E REAZIONI
Non è mancata la solidarietà degli altri docenti e dei rappresentanti degli studenti. «Questo è un atto vile e mafioso che non ha nulla a che fare con la nostra mobilitazione contro l’operato della Dirigente», ha scritto il Comitato studentesco in un comunicato. Il presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, Giorgio Rambado, ha fatto i complimenti a Milena Nari per la reazione e per aver affrontato benissimo quel comportamento, «dando dimostrazione di grande forza di fronte ad attacchi spropositati, al limite della criminalità». Studenti, docenti e genitori le hanno manifestato solidarietà, ma il malumore corre tra i corridoi del liceo. Gli studenti hanno infatti occupato la scuola per sovraffollamento: il numero dei liceali è salito a 946. «In corridoio non si riesce a passare e poiché mancano le aule, ci spostiamo da una parte all’altra», raccontano i ragazzi.
Gli stessi professori hanno criticato la preside per non aver rispettato le regole accettando più studenti di quanti la scuola potesse permettersi. Sta provando a trovare una soluzione la Città Metropolitana di Roma, alla ricerca di 10-12 aule. Lo stesso direttore scolastico del Lazio Gildo De Angelis attacca: «Ha provocato un disastro e lascia il problema a qualcun altro – ha dichiarato al Corriere della Sera – Io mi impegnerò per trovare una soluzione, ma lei ha fatto arrabbiare molte persone e sono convinto che quella lettera anonima non arrivi da uno studente».