Il Miur dovrà rendere noto l’algoritmo della mobilità degli insegnanti 2016/2017. A stabilirlo è stato il Tar Lazio che ha dato ragione ai sindacati che avevano presentato ricorso contro il Ministero dell’Istruzione. Sotto accusa era finito il sistema di calcolo in base alla quale sono state effettuate le operazioni di mobilità dei docenti per l’anno scolastico 2016/17. I giudici amministrativi, spiega la Flc Cgil, hanno ordinato al Miur di rilasciare alle organizzazioni sindacali ricorrenti “copia dei cd. codici sorgente del software dell’algoritmo di gestione della procedura della mobilità dei docenti per l’a.s. 2016/2017 di cui all’O.M. M.I.U.R. n. 241 del 2016 nel termine di 30 (trenta) giorni decorrenti dalla notifica a cura di parte”. Soddisfazione per la decisione del Tar Lazio è stata espressa dai segretari generali di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil scuola e Snals Confsal: “È questo un primo risultato positivo della battaglia che abbiamo portato avanti per fare piena luce sull’applicazione errata del Ccni sulla mobilità. Finalmente si apre una strada di verità che potrebbe rendere giustizia a migliaia di docenti, vittime incolpevoli degli errori dell’amministrazione”. Anche la Gilda degli Insegnanti plaude alla decisione e attraverso l’avvocato Michele Bonetti fa sapere che “valuterà l’opportunità di promuovere una campagna risarcitoria per tutti i docenti vittime dell’algoritmo, riservandosi anche di presentare un esposto alla Corte dei Conti”.
La questione dell’algoritmo della mobilità degli insegnanti 2016/2017 risale allo scorso anno. I sindacati hanno contestato il sistema di calcolo del Miur per per i trasferimenti interprovinciali dei docenti, accusando il Ministero dell’Istruzione di una “gestione iniqua” della procedura. Prima dell’inizio di questo anno scolastico anche i deputati di Possibile avevano chiesto al Miur di rendere noti i criteri di calcolo dell’algoritmo in modo che ogni passaggio fosse trasparente. Secondo Possibile l’algoritmo era stato responsabile di anomalie nei trasferimenti dei docenti, come nel caso della Campania dove “su poco più di mille operazioni di mobilità, sono stati registrati oltre 400 errori”. “Sono centinaia i docenti che dalla Sicilia, Calabria e Campania dovranno trasferirsi al Nord. Su 366 docenti assunti in provincia di Benevento, ad esempio, ben il 27% dovrà trasferirsi in Lombardia e il 10% nel Lazio”, aveva sottolineato il movimento politico. Possibile lo aveva definito “un vero e proprio esodo che vede complessivamente coinvolti oltre 8 mila docenti in tutta la penisola”. Ora si attende che il Miur renda noto l’algoritmo per verificare la procedura dei trasferimenti dei docenti.