Una sentenza del Tar del Lazio prova a fare chiarezza dopo il caos scoppiato sul concorso docenti 2016. La giustizia amministrativa è intervenuta per rimediare agli errori commessi dal Miur, emersi in seguito ai ricorsi degli insegnanti. Dopo la sentenza del Tribunale crescono i dubbi sui criteri di valutazione in merito alla correzione delle prove del concorso. Il Tar del Lazio ha stabilito la prova scritta e pratica devono essere valutate congiuntamente, quindi la Commissione ha sbagliato e i docenti vanno riammessi alla prova orale del concorso a cattedra. La motivazione è stata espressa con due ordinanze: è stato chiarito che non è possibile frazionare il punteggio di 40 punti per la prova scritta e pratica del concorso scuola 2016. Il Tar del Lazio, sezione III bis, ha quindi accolto in pieno la tesi difensiva dei ricorrenti della UIL Scuola, difesi dall’avvocato Domenico Naso, il quale ha sostenuto il contrasto del D.M. 95/2016, che prevede il frazionamento del punteggio con due distinti valutazioni per la prova scritta e quella pratica o scritto-grafica, con l’articolo 400 del d.lgs. 16 aprile 1994, numero 297. I candidati si sono visti riconoscere le loro ragioni, quindi la loro bocciatura è stata annullata e sono riammessi alla procedura concorsuale. Una sentenza simile è stata emessa l’8 marzo dal Tar del Lazio, quindi sul frazionamento del punteggio è stata delineata una giurisprudenza ben precisa, come riporta ScuolaInforma. 



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