I giovani non conoscono la grande musica: è questa la triste realtà che ha analizzato Uto Ughi a margine della cerimonia organizzata in suo onore dalla Regione Piemonte. Il celebre violinista, che ha ricevuto il premio alla carriera, ha parlato dello scarso appeal che suscita la musica classica nei ragazzi. «Non è sicuramente colpa loro se non conoscono la grande musica», ha spiegato Ughi, che ha ben chiaro chi è il responsabile. «La colpa principale è del Ministero dell’Istruzione, che non ha mai istituito qualcosa di serio per la diffusione della musica nelle scuole» – ha aggiunto il violinista, secondo cui non ha senso per un 18enne entrare in Conservatorio – «È tempo perso, è come costruire una casa dal tetto, senza le fondamenta».
I ragazzi, secondo Uto Ughi, dovrebbero entrare nel conservatorio a sei, sette o otto anni, non quando hanno l’età per diplomarsi. Punta, dunque, il dito anche contro la parificazione del conservatorio alle università. «Sono tutte cose fatte alla leggera da persone che non conoscono profondamente la realtà della musica», ha dichiarato con durezza il celebre violinista, che si aspetta una valorizzazione della musica come materia scolastica. Ora «è quasi considerata un accessorio». Ughi non dispensa solo critiche, ma anche suggerimenti: ad esempio, consiglia l’aumento dei docenti, l’introduzione di concerti per scuole e università, di programmi fruibili e, quindi, non troppo impegnativi, che però siano spiegati, perché i giovani «sono molto ricettivi».